LA CONSULTAZIONE DEGLI SPIRITI OGGI COME ALLORA – APPROFONDIMENTI SCRITTURALI DEI TEMPI ANTICHI PER UNA RIFLESSIONE DEI NOSTRI TEMPI - SOFONIA - da "AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO" parte 20 - di Renzo Ronca – 11-3-19

 

 

 

(segue)

Sotto l’azione di Satana il mondo si era sempre più corrotto adorando e consultando infiniti tipologie di spiriti e di dèi. Anche per questo Dio suscitò un suo popolo particolare, Israele, il quale avrebbe dovuto essere un esempio per tutti; l’Eterno se ne sarebbe servito per vincere e distruggere l’idolatria. Spesso fu così ma non sempre. A volte gli stessi re giudei aderirono alle pratiche idolatriche come Acaz e Manasse trascinando Israele nel peccato e nelle sue conseguenze.

Infinite forme di consultazioni spiritistiche già esistevano molto prima di Mosè, anzi nella sua prima parte della vita egli fu educato proprio in quell’Egitto ripieno di riti idolatrici.[1] Nel resto del mondo non era diverso.[2]

Dio non ha mai smesso di raccomandare al Suo popolo (e per estensione anche a noi che di quel popolo siamo diventati un ramo innestato) di non unirsi alle pratiche magiche idolatriche, vediamone alcuni esempi:

 

Deuteronomio 18:9-12

9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 10 “Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco,[3] né chi esercita la divinazione,[4] né astrologo,[5] né chi predice il futuro, né mago,[6] 11 né incantatore,[7] né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna,[8] né negromante,[9] 12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te.”

 

Isaia 8:19-20

19 Se vi si dice: «Consultate i medium e i maghi, che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Non deve un popolo consultare il suo DIO? Deve forse rivolgersi ai morti per conto dei vivi?». 20 Attenetevi alla legge[10] e alla testimonianza![11] Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce.

 

«Isaia mette in guardia il suo popolo da coloro che incitano a consultare quelli che evocano gli spiriti e gli indovini. Gli uomini dovrebbero volgersi al Dio vivente, non ai morti in favore dei vivi. La devozione odierna al mondo dell’occulto non è nulla di nuovo: Prima di ogni grande crisi nelle questioni umane c’è stata un’esplosione di spiritismo. Fu così in Giuda e in Israele appena prima della cattività. Fu così al tempo dell’incarnazione di Cristo e della sua morte espiatrice. Così è oggi. Dio ha provveduto a tutto ciò che serve per il nostro cammino e le nostre necessità spirituali nelle Scritture di verità (2 Ti 3:16-17). Ogni insegnante dev’essere provato alla luce della parola di Dio. Se il suo insegnamento non concorda con le Scritture, in esso non c’è luce (ND).»[12]

 

In effetti le persone che si fidano degli spiriti satanici entrano sempre più in un tormentoso stato di sudditanza che diventa dipendenza grave e schiavitù. Probabilmente le stesse sorelle Fox hanno tentato di uscire da quella spirale satanica, ma quando si è troppo avanti ecco che la nostra volontà non risponde più come prima:

«Le stesse iniziatrici dello spiritismo moderno, le sorelle Fox, rimasero intrappolate dalle presenze evocate dai loro giochetti medianici. Lea, la maggiore delle tre sorelle, volle narrare in un libro la storia delle prime manifestazioni spiritiche e scrisse che le consideravano: “Come una grande sciagura, come un’afflizione abbattutasi su di noi… Tentammo di resistere, di lottare contro le influenze misteriose pregando costantemente per essere liberate da esse, mentre tuttavia uno strano fascino ci attirava verso queste… manifestazioni imposte a noi contro la nostra volontà da potenze invisibili che non potevamo né combattere, né controllare, né comprendere”»[13]

 

Sofonia 1:4-6

4 «Stenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; eliminerò da questo luogo quanto rimane di Baal, il nome dei preti degli idoli, con i sacerdoti, 5 quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste, quelli che si prostrano e giurano per il SIGNORE, e poi giurano anche per Malcam, 6 quelli che si allontanano dal SIGNORE,
e quelli che non cercano il SIGNORE e non lo consultano.

Vediamo di commentare questo passo.

 

Quando l’Eterno profetizza giudizi o situazioni particolari dobbiamo spesso interpretare lo scritto profetico su due piani:

a) la profezia storica a breve tempo che si realizza con “quei” popoli in “quel” tempo con “quegli” idoli specifici;

b) la profezia escatologica, ovvero riferita agli ultimi tempi, dove quegli eventi e quegli idoli e quegli stati d’animo e quelle corruzioni sono esempi di quanto avverrà o sta già avvenendo ai ns giorni. 

Spesso questi due piani sono sovrapposti e spetta a noi con l’aiuto qualche testo serio, e soprattutto con la guida da parte dello Spirito Santo, cercare di capirli.

 

eliminerò da questo luogo quanto rimane di Baal

«Baal era la divinità cananea della fertilità che molti in Israele avevano adorato al tempo dei Giudici (Gc 2:13) e ai tempi di Achab (1 R 16:32). Il culto a Baal comprendeva terribili pratiche sessuali. Manasse, il malvagio re di Giuda, aveva eretto a Baal delgi altari (2 Cr 33:3,7), ma il nipote Giosia li distrusse (2 Cr 34:4). Però questa “riforma” religiosa di Giosia del 622 a.C. non ebbe effetti duraturi. Il culto a Baal ricominciò (cfr. Gr 19:5; 32:35). Ma disse Sofonia sarebbe venuto il tempo in cui Dio avrebbe rimosso anche le ultime vestigia di questo culto pagano.»[14]

            

             Questi esempi di riforme e nuove ricadute degli antichi Israeliti fanno pensare facilmente alle riforme e controriforme –a volte sanguinose- del cristianesimo. Quante volte i riformatori hanno “ripulito” la fede corrotta e quante volte poi le chiese sono ritornate alle pratiche idolatriche! Nel corso delle nostre riflessioni sui comandamenti per esempio ci siamo resi conto di come il riposo sabbatico sia stato completamente sostituito con un giorno di riposo dedicato ad un idolo. Inoltre stiamo diventando sempre più consapevoli di quanti errori porti l’assenza del secondo comandamento biblico, senza cui non viene più proibito l’accostamento al culto degli spiriti dei morti (sia dei “santi” che quelli dei cari parenti defunti), spiritualmente perverso.

 

il nome dei preti degli idoli, con i sacerdoti,

«Sofonia parlò di due classi di ministri religiosi. Di una facevano parte i preti degli idoli, non Leviti, che ottenevano l’incarico dai re di Giuda (2 R 23:5; cfn. Sacerdoti “idolatri” in Os. 10:5 che è la stessa parola ebraica). La parola ebraica tradotta con l’espressione preti degli idoli è kemarîm, che significa appunto “sacerdoti che si prostrano davanti agli idoli”. Dell’altro gruppo facevano parte i sacerdoti idolatri, cioè i sacerdoti leviti che avevano tradito il culto del vero Dio per una fede superstiziosa.»[15]

            

Questa distinzione è interessante anche per i nostri tempi. Pensiamo ad esempio ai preti cattolici, a quelli ortodossi e ai pastori evangelici (e tra questi, i due estremi: quelli usciti da università di teologia riconosciute e quelli senza studi che tuttavia insegnano). Questi “uomini di Dio” che hanno seguito questa vocazione nelle tre confessioni cristiane, dovrebbero essere tutti “sacri a Dio” (sacer-dos “fare sacro”) invece sono molto diversi tra loro e diffondono insegnamenti e dottrine diverse; a volte radicate sulla tradizione o su dei dogmi discutibili, oppure in forme improvvisate ed emotive. Forse dovremmo riflettere se Dio li gradisce tutti allo stesso modo (ci torniamo tra poco a proposito del “sincretismo religioso”).

 

quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste

«(cfn, Gr 19:13;2:29) Cioè davanti agli astri, così da potersi appropriare, si supponeva, dei poteri della natura. Il sole la luna le stelle erano considerate divinità. Benché Dio li avesse chiaramente messi in guardia contro queste pratiche (De 4:19), lo stesso Manasse aveva trascinato il popolo in questa perversione (2 R 21:3,5; cnfr 2 R 23:4-5)»[16]

 

quelli che si prostrano e giurano per il SIGNORE, e poi giurano anche per Malcam,

«In secondo luogo Sofonia menzionò quelli che cercavano di coltivare il culto di YHWH con l’adorazione a Malcam in una forma di sincretismo religioso. Malcam era la divinità principale degli Ammoniti (1 R 11:33). […]  Geremia contemporaneo di Sofonia, disse che i Giudei sacrificavano bambini a Malcam  (Gr 32:35; cfr. 2 R 16:3; 21:6)»[17]

            

             IL SINCRETISMO RELIGIOSO è un argomento che nella nostra trattazione ci interessa parecchio perché assume sempre più consistenza nel mondo attuale; esso consiste nella tentata fusione di due o più dottrine o fedi inconciliabili.[18]

             Una delle ambiguità sataniche più di successo sta proprio nel distorcere e confondere l’affermazione biblica di una unica fede[19] (che si raggiungerà al ritorno del Signore dopo il giudizio delle nazioni), immettendo se stessi, cioè la propria organizzazione ecclesiastica,  come esempio di unica fede. Infatti questa grande chiesa di maggioranza, con una azione sia religiosa che politica in quanto Stato a se stante, imponendosi come unico vicario di Cristo, tende a conquistare il predominio sulle coscienze e un sotterraneo potere politico nel mondo presentando se stesso come unico diplomatico capace di risolvere verso la pace casi difficili tra le nazioni (ma che porterà invece alla guerra di Armaghedon).

             Questa diffusa pratica religiosa che crede di poter mescolare la fede a Dio e la fede agli idoli era in obrobrio a Dio allora, al tempo di Sofonia, e lo è anche oggi. Quanti di noi infatti pregano i morti (i “santi”) o gli “idoli familiari”  (i propri cari defunti) o gli angeli o considerano alcuni oggetti carichi di proprietà magiche?

             Tutto questo ci dovrebbe spingere ad un serio esame della nostra fede in vista di una purificazione, finché siamo in tempo. Quando il Signore rapirà i credenti –e qs non è lontano, può accadere in un qualsiasi momento- di tempo non ce ne sarà più. O saremo tra i “rapiti” o saremo tra quelli che restano.

 

6 quelli che si allontanano dal SIGNORE, e quelli che non cercano il SIGNORE e non lo consultano

            

             La terza categoria a cui si riferisce la profezia di Sofonia tratta degli INDIFFERENTI, cioè quelli che si allontanano dal Signore come in una deriva indolente e non lo consultano; accettando magari indicazioni “facili” di altro genere.

Pensavo ad un programma di successo che da anni, proprio nell’ora di pranzo, intrattiene con l’oroscopo milioni di persone per un tempo superiore ad un telegiornale medio. Le persone lo seguono passivamente come seguono passivamente le gare tra gli schef o le discussioni tra pettegolezzi liti familiari e politica. Mentre la gente è a tavola “si nutre” per così dire anche di falsità e di input pericolosi.  Gli indifferenti sono la categoria peggiore delle persone. La loro sensibilità si è come solidificata in strati di disinteresse sfiducia e cinismo. Vi è anche una fede cristiana “indifferente” e stanca che Dio non gradisce. Lo stesso Sofonia dice:

 

Sofonia 1:12

In quel tempo io frugherò Gerusalemme con le torce e punirò gli uomini che, adagiati sulle loro fecce, dicono in cuor loro: "Il SIGNORE non fa né bene né male".

 

“In quel tempo” non è solo il tempo storico passato, ma sarà anche il tempo del giudizio di Dio, quando rigetterà chi “non è né caldo né freddo” come dice in Apocalisse:

 

Apocalisse 3:15-16

“Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo!  Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.

 

CHE DOBBIAMO FARE ALLORA?

La Scrittura ispirata da Dio ha valore SEMPRE, perché Dio e lo Spirito Santo operano sempre: ieri come oggi e come domani; per questo le stesse parole di Sofonia anche al tempo presente risultano preziose:

 

Sofonia 2:1-4

1 Radunatevi, radunatevi assieme, o nazione spudorata, 2 prima che il decreto abbia effetto, prima che il giorno passi come la pula,[20] prima che venga su di voi l'ardente ira dell'Eterno, prima che venga su di voi il giorno dell'ira dell'Eterno. 3 Cercate l'Eterno voi tutti, umili della terra, che praticate la sua legge. Cercate la giustizia, cercate l'umiltà. Forse sarete nascosti nel giorno dell'ira dell'Eterno.

 

Radunarsi si può intendere sia come comunità e sia come raccoglimento individuale. Dovremmo fermarci per considerare tutto quello che il Signore ci ha detto. Elaborare i contenuti nella nostra coscienza tramite lo stesso Spirito Santo. Facciamo una specie di esame di coscienza, domandiamoci se stiamo facendo le cose gradite a Dio oppure no. Forse, come Ninive, siamo ancora in tempo ad essere perdonati se torniamo alla verità biblica. La chiave per poterlo fare sta nell’umiltà, che nel versetto 3 è ripetuta due volte. Solo chi riesce ad abbassare se stesso, rinunciando al proprio “io”, al voler essere qualcosa sugli altri, forse può trovare la grazia di un’apertura mentale che gli permetta il pentimento e l’ubbidienza al vero Dio Creatore.

 

 (continua)

 


 

[1]

«La morte costituiva per l’egiziano  il primo anello di una lunga catena di fenomeni d’ordine super-fisici. […] la “magia” poteva intervenire modellando a piacere il corso dell’evoluzione post-mortem. [… ] Grazie a qs procedimento magico creava nel dominio dell’al di là un regno insulare popolato da ombre, reame nel quale il defunto doveva dimorare a morte avvenuta, mondo ibrido che per la sua stessa essenza, partecipava sia della sua natura fisica come della natura trans-fisica. Dopo aver abolito la barriera tra la vita e la morte, tra questo nostro mondo e l’altro mondo, l’iniziato procedeva ad abolirne delle altre: tra il mondo divino e quello animale e vegetale, tra l’uomo e gli dèi, tra passato e futuro, e tra le differenti modalità di esistenza» [da “Il libro dei morti degli antichi Egiziani” Ed. Atanor Roma] – Come si può vedere da qui e da altri esempi, si tratta sempre dello stesso spiritismo che oggi imperversa.

 

[2]

«Il Tibet è il paese dei demoni […] i tibetani devono per forza essere in rapporto coi cattivi spiriti che il lamaismo ufficiale si incarica di domare, di convertire, di renderli suoi servitori sottomessi  e, qualora non siano docili, di metterli in stato di non poter nuocere o di sterminarli. In quest’arte gli stregoni fanno concorrenza ai lama regolari, ma spesso seguendo un fine differente, essi tentano di asservire uno o più demoni ed impiegarli in modi nefasti. Se il loro potere non è sufficiente per domarli e farsi obbedire, ne diventano essi stesi i servi per poter da loro essere aiutati. A parte i lama che praticano riti ortodossi insegnati nei collegi monastici di gyud, e gli stregoni che si dedicano alla magia nera, i mistici tibetani approvano un certo genere di rapporti coi demoni che fa parte dell’allenamento psichico. Questi rapporti consistono in incontri provocati volontariamente dai discepoli, sia per sfidare gli spiriti demoniaci, sia per far loro l’elemosina » [da “Mistici e maghi del Tibet” cap. 4 Fantasmi e demoni – di A. David-Neel – Ed. Astrolabio]. Inutile parlare poi della pratiche spiritistiche in Africa tutt’oggi molto vive o in Sudamerica, in India o nel Nordeuropa ecc.

 

[3]

«Questo “far passare attraverso il fuoco” a Molec indicherebbe secondo alcuni un rito di purificazione mediante il quale i figli venivano votati o dedicati a Molec; secondo altri si tratterebbe di un sacrificio vero e proprio. Non c’è dubbio che i cananei e gli israeliti apostati sacrificassero effettivamente i figli. (De 12:31; Sl 106:37, 38) Acaz re di Giuda “bruciava i suoi figli [suo figlio, Sy] nel fuoco”. (2Cr 28:3) Nel brano parallelo, in 2 Re 16:3, si legge: “Perfino il suo proprio figlio fece passare attraverso il fuoco”» [da https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200003101]. Per quanto possa risultare ripugnante persino parlarne vi sono indicazioni in internet di sacrifici umani nel satanismo anche oggi; e questo nelle sfere “alte” del modernissimo e “progredito” nostro mondo occidentale! Troppo spesso viviamo come non vedendo e non sapendo. A volte mi chiedo se siamo davvero così ingenui o se preferiamo non saperne nulla.

 

[4]

La divinazione:  arte o pretesa arte d’indovinare il futuro da segni e simboli esterni (posizione degli astri, volo degli uccelli, forma delle viscere delle vittime sacrificate, ecc.) o da manifestazioni divine (oracoli, sogni, presagi, ecc.) (Trecc)

 

[5]

L'astrologia è un'arte divinatoria, la quale insegna che la posizione relativa del sole nel cielo, della luna e i pianeti hanno un'influenza sugli individui e sopra il corso delle cose degli uomini. La nostra parola "astrologia" nella lingua ebraica significa "divinazione del cielo". La divinazione è l'atto di predire eventi futuri, oppure rivelare cose segrete per mezzo di segni o presagi od altre manifestazioni. Dio proibisce la pratica della divinazione. "Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia"(Levitico 19:26).

"Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si alzino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici a ogni novilunio; ti salvino essi dalle cose che ti piomberanno addosso! Ecco, sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco davanti al quale sedersi. Così sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza andranno senza meta ognuno per conto suo e non ci sarà nessuno che ti salvi."(Isaia 47:13)

Quando gli israeliti stavano per entrare nella terra promessa, Dio li ammonì di non praticarla (Deuteronomio 18:9-11)

La divinazione è ritenuta un grave peccato "infatti la ribellione è come il peccato della divinazione.(1Sam.15:23)

[da “Cosa dice la Bibbia di quelli che consultano gli astrologi e usano l'astrologia per condizionare le loro scelte?” https://www.cristolibera.it/astrologia_e_bibbia.html]

 

[6]

La magìa (kasap) significa compiere pratiche per mezzo di incantesimi [Deuteronomio J.S. Deere – Investigare le Scritture]

 

[7]

Nella Bibbia: incantatore è colui che impiega formule magiche per ottenere l’aiuto degli spiriti malvagi o per scongiurare la loro influenza. [da http://www.tuttolevangelo.com/attualita/fascino_delloccultismo.php]

 

[8]

Chi “dice la fortuna” è qualcuno che “mantiene stretti i nodi” (habar) e quindi tiene legate le persone con parole magiche [Deuteronomio J.S. Deere – Investigare le Scritture]

 

[9]Negromante -  E’ uno che consulta gli spiriti dei morti. In realtà chiunque consulta gli spiriti pensa di comunicare coi morti ma in realtà comunica solo coi demoni. [Deuteronomio J.S. Deere – Investigare le Scritture]

 

[10] 

La Legge di Dio, sinteticamente espressa nei dieci comandamenti e via via spiegata ed ampliata in tutta la Bibbia, adempiuta in Cristo che comunque non l’ha cambiata,  è il nostro riferimento.

 

[11]

La testimonianza – Il Signore ci chiama spesso a testimoniarLo, come in questo caso il profeta Isaia. A volte la ns testimonianza può essere anche molto ostacolata e sofferta. Il primo mezzo che abbiamo per vedere se la testimonianza di una persona rispecchia la volontà di Dio è la coerenza con tutte le Scritture bibliche; per questo occorre conoscerle bene. Ogni pastore prete dottore della Legge predicatore evangelista ecc. se non è in linea con la Bibbia e lo Spirito Santo che la anima, non è nulla.  “16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2Timoteo 3:16-17).

 

[12] “Il commentario biblico del discepolo” William MacDonald

 

[14] John D. Hannah “Sofonia” – Commentario “Investigare le Scritture” – La casa della Bibbia

 

[15] ibidem

[16] ibidem

[17] ibidem

 

[19]

Vi è un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo (Efesini 4:5)

 

[20]

Pula: Quando ero piccolo, nell’operazione di trebbiatura del grano o di altri cereali, i contadini dopo la battitura, separavano i grani dalla spiga che li avvolgeva.  A volte con dei setacci lanciavano delle piccola quantità in aria: la parte più leggera (pula) veniva portata via dal vento e il grano, più pesante, ricadeva a terra.

 

 

pag precedente   -  pag successiva    -  indice rifless. bibliche n. 2    -    Home