BREVISSIMO CHIARIMENTO SULLE MOTIVAZIONI DEL PERCORSO CHE STIAMO FACENDO CON RIFERIMENTO ALLE CHIESE - da "AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO" parte 4 - di Renzo Ronca - 18-1-19

 

(segue)

Come vedete siamo arrivati al comandamento come è realmente (riposo biblico del sabato) dopo aver visto quello che invece è diventato (“ricordati di santificare le feste” imponendo la domenica). Prima di continuare vorrei dare dei chiarimenti necessari affinché questi scritti non siano travisati.

Mi sono servito di questa “leva” (un breve percorso dalla domenica al sabato biblico) per poter “scardinare” un meccanismo ed entrarci dentro. Ho fatto questo tentando di scoprire appena un poco, ma quanto basta, le origini e le verità dietro ai comportamenti, alle abitudini e alle tradizioni, sperando che questo porti molti alla riflessione.

Non voglio esaltare il legalismo o tornare all’idolatria dei comandamenti come probabilmente era in una parte dei giudei che gestivano il potere al tempo d Gesù.[1]  

Vorrei tentare di ragionare per capire più a fondo quella spinta che, insinuandosi nella fede cristiana, porta molte chiese ad apostatare. Va da se che il concetto di apostasia dipende da chi e come esamina il contesto, quindi la cosa è sempre soggettiva.   (vedi ns dossier CHE COSA SIGNIFICA APOSTASIA?)

Il mio scopo non è andare contro nessuno, nemmeno contro la Chiesa cattolica, anche se ad essa faccio più riferimento che ad altre essendo l’Italia al 99% cattolica; parlo di tutte quelle persone nelle chiese che le spingono ad allontanarsi dalla Scrittura biblica.

Gesù fondò la Chiesa, ma ahimé la maggior parte delle chiese di oggi (salvo pochi illuminati) a me sembrano solo frammenti inconciliabili e riottosi di quella inziale, frammenti in cui prevalgono gli interessi umani (denaro, potere, individualismo) più che quelli spirituali (servire Dio servendo il prossimo). Non mi riferisco ripeto alla maggior parte dei credenti che sono nelle chiese, mi riferisco essenzialmente ad alcuni vertici di queste chiese che, corrotti o spinti da interessi personali, hanno indotto le brave persone a seguire le loro indicazioni.

E’ mia opinione infatti (ripeto: una semplice opinione) che il cristianesimo, essendo stato fondato da Gesù  un giudeo e seguito dai primi discepoli che erano giudei, sia il proseguo l’evoluzione di una parte importante del giudaismo. Per questo motivo ritengo che l’Antico Testamento sia come la radice che porta la nostra fede a maturare. Se applicassimo l’AT come facevano molti giudei di allora, tanto varrebbe dichiararsi farisei e dimenticare Gesù. D’altra parte accettare Gesù non significa stravolgere la legge, perché Gesù non lo fece[2] anzi la osservò come la osservarono i Suoi discepoli. 

E’ in questo tentativo di riscoprire e “salvare il salvabile” che vorrei inserire il mio pensiero.

Escludendo allora ogni forma di polemica estremismi o fanatismi tra confessioni e denominazioni, mi rivolgo con questi scritti solo a chi cerca nella chiesa i valori di un tempo con un rapporto personale con il Signore e studia la Bibbia nella pace interiore per migliorarsi.

 

Adesso quindi, dopo aver accennato le volte precedenti ai motivi della istituzione della domenica, vediamo di accostarci al significato biblico del sabato. Avremo modo di scoprire che non si tratta di un giorno al posto di un altro ma di meditare su  profondità sorprendenti.

(continua)

 

 


 

[1]

(Gesù condanna scribi e farisei) “Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. 14 [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.] 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato. 17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro? 18 E se uno, voi dite, giura per l'altare, non importa; ma se giura per l'offerta che c'è sopra, resta obbligato. 19 Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? 20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto quello che c'è sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita; 22 e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra. 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello. 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. 28 Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. 29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti 30 e dite: "Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!" 31 In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i profeti. 32 E colmate pure la misura dei vostri padri! 33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? 34 Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, 35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l'altare. 36 Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione. (Matt 23:13-36)

 

 [2]

 Matteo 5:17 “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.”

 

 

 

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