QUANDO E COME PREGARE NEI TEMPI CHE PRECEDONO  IL RITORNO DEL SIGNORE – P.4 – la preghiera di lodedi Renzo Ronca – 3-9-18

 

 

 

LA PREGHIERA COME in Efesini 6:18-20 : “18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. ...”.

 

(segue)

 

La preghiera di lode

 

«Abbiamo spesso un'idea confusa sul significato di questa parola e del perché Dio la desideri. Ormai abbiamo imparato a considerare la preghiera come non solo dei suoni da recitare a memoria, ma come un atto vivo dello spirito, un tendere del cuore nostro a quello di Gesù. La lode e' un atto cosciente dell'uomo, di approvazione, di fiducia, di rispetto, a Dio e al suo operato. "Ti lodo Padre, lode a te, Gesù" significa fede, amore, accettazione della volontà di Dio. E' il saluto fedele a Chi ci e' fedele sempre. La lode  e' il rinnovare continuamente il patto di Dio con l'uomo. E' un gesto meraviglioso d'offerta. Dio gradisce quest'offerta, questo gesto pulito del cuore, dello spirito, della mente. E' un atto volontario che Egli accetta e ricambia con infinito amore. Lodare Dio significa riconoscerLo. Ecco perché bisogna lodarLo sempre, al primo mattino, al giorno, prima della notte ed anche quando le cose sembrano andare male. La lode libera l'attività' benefica del Signore dagli ostacoli che noi stessi gli poniamo davanti. Le nostre incertezze, la rabbia, i tradimenti... tutto viene a togliersi di mezzo quando lodiamo Dio, perché lo salutiamo e lo riconosciamo come nostro Signore e Creatore. Atto di fede breve e conciso sul suo potere e sulle sue intenzioni d'amore nei nostri confronti, di cui ci fidiamo sempre. E poi non e' difficile questo saluto, ci siamo solo disabituati a farlo; ci pare una lingua antica dimenticata, forse un tantino ridicola; ma non e' così: il Signore desidera essere riconosciuto, vuole sapere se gli vogliamo sempre bene o se procediamo in una fede stanca, fatta di abitudine. La lode parte dal cuore e rivela il nostro amore per chi ci ama enormemente. E' un tenero scambio d'affetto come tra due sposi. Tra marito e moglie non e' necessario rinnovare l'amore, le promesse fatte il giorno del matrimonio? Niente grandi cose, un pensiero, un sorriso, un saluto con una carezza, un bacio sulla guancia. Pensate che il Signore non desideri il nostro amore? Non basta dire "Ma tu tanto lo sai che credo in te", questo si può dire anche ad un capufficio. Il Signore, Dio, e' una persona vera e i gesti d'amore, quando sono spontanei, sentiti nel cuore, lo commuovono, lo fanno contento, se così si può dire. Ed egli pure ricambia con altro amore, altre piccole e grandi attenzioni verso di noi; come quando si e' fidanzati che ci si porta tanti piccoli doni per il solo piacere di un sorriso, di uno sguardo bello e tenero, rivolto a noi, solo a noi. Diciamo insieme ora "Sia lode a te Padre" “Lode a Te o Dio” diciamolo dal profondo del cuore, come ad una persona di cui siamo tanto innamorati, come un saluto di fedeltà, come un'attesa di un bacio.. "lode a Te Signore. A Te le mie mani, i miei pensieri, la mia vita" Diciamolo anche quando le cose vanno male, come un atto di fede e di attesa della giustizia, che certo Chi ci ama non tarderà a  mandare: "Lode a te Gesù, abbi pietà di me"» (1)

 

Abbiamo detto “..La lode libera l'attività' benefica del Signore dagli ostacoli che noi stessi gli poniamo davanti..” ed è vero, ma credo sia bene ripetere un principio fondamentale che in certe chiese, piccole e grandi, è andato perduto ed ha assunto una valenza idolatrica: Non è la parola che pronunciamo che abbia in se stessa un benché minimo potere, altrimenti sarebbe magìa. Ripetere come un “mantra” (2) le stesse parole produce solo un suono di continue parole; non è nulla. Ciò che conta è invece l’atteggiamento interiore di umiltà e d’amore che proviene da un cuore rinnovato in Cristo. E’ questo anelito spirituale che si rivolge consapevolmente a Dio, che può essere accolto da Dio stesso e ricevere da Lui aperture e pace. Questo deve esserci ben chiaro: se io ripeto un milione di volte parole di lode ma lo faccio come leggendo distrattamente l’elenco del telefono, a poco mi giova.

 

La continua lode a Dio forma attorno a noi come uno spazio particolare, una intercapedine spirituale tra il mondo senza Dio, che progredisce veloce per il suo destino, e la nostra anima, che progredisce invece verso la santità (=distacco dalla mondanità). Un piacevole e protettivo “alone di santità” in cui possiamo respirare la grazia.

Ripetere consapevolmente “lode a Te Signore” per ogni cosa che riceviamo nel momento presente raccoglie i pensieri in un ordinato modo di vedere i fatti e le circostanze. Ciò che vediamo e ciò che sentiamo –visione ed amozione- non saranno più divisi da valutazioni solo umane di convenienza, apparenza, piacere fisico, desiderio, paura, ecc. ma abitueremo la nostra anima ad accogliere tutto ciò che Dio ci manda come una benedizione continua. Il momento presente sarà per noi sempre la scoperta della creatività di Dio, il tempo della grazia dove TUTTO sarà per noi, per il nostro bene: “Or sappiamo che TUTTE LE COSE COOPERANO AL BENE DI QUELLI CHE AMANO DIO, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Rom. 8:28)

 

La preghiera di lode, come altre preghiere simili che abbiamo chiamato la volta scorsa “ad ampio spettro”, generalmente non sono mirate a una richiesta specifica che poniamo davanti all’Eterno; tendono piuttosto a predisporre l’anima, a inserirla nel “tempo giusto” in perfetta sintonia col tempo di Dio, cioè l’’eternità.  Il tempo giusto per chi impara a lodare Dio è sempre, semplicemente perché la lode, uscendo dai pensieri limitati del mondo e dalle sue preoccupazioni, adagia lo spirito dell’uomo sulle ali dello Spirito di Dio.

 

La preghiera di lode è serena e spesso gioiosa, ma a questo si arriva, è un punto di arrivo. Agli inizi non sarà facile lodare Dio quando avremo davanti a noi le amarezze della vita; tuttavia non ci dobbiamo spaventare, procediamo per fede non per apparenza; per cui testardamente lodiamo Dio perché se Lui ha detto che TUTTO è per il nostro bene, noi sforziamo la nostra mente a passare dalla logica terrena dell’esteriorità a credere in questo apparente assurdo, dove viene detto che TUTTO quello che al presente ci manda Dio è per il nostro bene. I risultati ci saranno perché la nostra mente si aprirà a considerazioni/contemplazioni più vaste. Le nostre inquietudini si calmeranno nell’amore di Dio come un ferro ardente immerso nell'acqua trasparente.  Ci renderemo conto che non senza motivo Dio fa ciò che fa. Il mondo è destinato alla distruzione, ma per noi che crediamo nel Signore c'è una grande speranza. Queste preghiere placano le angosce e ci dispongono ad accogliere la pace vera, quella di Gesù.

 

(continua)

 

 

 

 

 NOTE

 

(1) Tratto dal ns “PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE - 1989-1994  Rev.3 - di Renzo Ronca - IDOLI E PREGHIERE - CAP. 3 :  SULLE PREGHIERE - https://www.ilritorno.it/es/eshtml/es1/es1-p3/es1-p3_3a.htm

 

(2) Mantra - Nell'induismo, formula che viene ripetuta molte volte come pratica meditativa. (Dizion. Google)

 

 

 

 

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