RESURREZIONE DI GESU’ - BREVE TRACCIA BIBLICA PER MEDITAZIONI SUL RITORNO DEL SIGNORE NEL PERIODO PASQUALE, IN OGNI SABATO, E OGNI VOLTA CHE SI SPEZZA IL PANE - di Renzo Ronca - 31-3-18

 

 

Il periodo primaverile, che inizia dalla Pasqua ebraica, è senza dubbio il momento più adatto per meditare sul “passaggio” dell’Eterno che non ha mezze tinte: morte per alcuni (1) e liberazione salvezza e “partenza” per altri.

Anche noi, rivivendo quel periodo, per fede siamo “quegli altri” che aspettano il Risorto affinché compia la Sua promessa:

«Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4 e del luogo dove io vado, sapete anche la via» (Giovanni 14:1-4)

 

Per chi volesse, per se stesso o per la propria famiglia o la propria comunità di preghiera, leggere dalla Scrittura punti significativi, proponiamo questa traccia:

 

1) Leggere Esodo capitolo 12.

 

Anche se conosciamo già l’istituzione della Pasqua e il suo significato, leggiamolo di nuovo, senza fretta, cercando di immedesimarci in quei momenti, dove vita e morte si intrecciano.

 

«Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell'anno – Non è solo l’inizio naturale dell’anno (2), ma per estensione raffigura anche la nostra nuova nascita, quella reale, con un corpo glorioso.

 

L’”agnello senza difetti”, per noi cristiani è il simbolo di Gesù. L’architrave segnato col Suo sangue è il tempio del nostro corpo, del ns cuore, della ns famiglia… tutto è protetto dal Suo sangue versato in sacrificio per noi. Se la morte eterna (3) non ci toccherà, lo dobbiamo solo all’amore di Dio, espresso in Cristo sulla croce, che ha pagato la condanna al posto nostro, permettendo, a chiunque ripone in Lui la sua fiducia, di poter accedere alla grazia di Dio e dunque di poter tornare alla Sua casa, per l’eternità.

 

2) Leggere Matteo 26:17-19.

Il Signore Gesù facendo preparare l’”ultima cena”, si inserisce perfettamente nella Pasqua ebraica, rispettandola in ogni punto. In questa rivela meglio Se stesso e la Sua missione. Meditiamo su quella frase: “il mio tempo è vicino, farò la Pasqua da te..” Anche noi dobbiamo preparare la Pasqua, ovvero prepararci per il “passaggio”.

 

3) Leggere 1 Cor. 11:23-26 – Nella “santa cena”, che noi effettuiamo regolarmente, spezziamo il pane, ricordiamo il sacrificio di cristo e annunciamo la Sua resurrezione e il Suo ritorno. Ogni volta che spezziamo il pane è per noi “Pasqua” [alla fine delle nostre letture e riflessioni, se siamo in famiglia o in comunità, possiamo tornare su qs versetti di 1 Cor 11-23-26 ed effettuare realmente la “santa cena”, più consapevoli di quanto lo eravamo prima].

 

4) Leggere Giovanni 14.

Le consolazioni, rivelazioni, promesse di Gesù, sono fondamentali per la nostra vita nell’attesa di rivederLo. Chiediamo sempre la presenza dello Sp. Santo.

Il v. 15 “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti” merita una sosta. I comandamenti non sono solo quelli di un blando amore fraterno e di una fede teorica, ma come poi riprenderà Giacomo, il fratello di Gesù, in maniera concreta e vigorosa (Giac 2:5-20), i comandamenti della legge rimangono perché la fede senza le opere sarebbe morta, inutile. E i dieci comandamenti di Dio (o “legge regale”) non sono da prendere uno si ed uno no, ma sono da rispettare tutti insieme. La differenza è che mentre prima erano essis tessi come un idolo, applicati senza cuore, adesso invece con la presenza viva del Risorto, li abbiamo  in noi stessi e sarebbe impossibile non amarli e non desiderare, non tendere a metterli in pratica tutti.

 

5) Leggere Esodo 19 e 20. Tutti abbiamo sentito parlare dei 10 comandamenti, ma almeno nel ns Paese che per il 97 % ha una impronta cattolica, conosciamo i comandamenti biblici in una versione da “catechismo cattolico”, vale a dire versetti non corrispondenti alla Scrittura, manipolati, corretti, sintetizzati, dove un comandamento è addirittura stato tolto ed un altro è stato diviso in due per far tornare il conto di dieci. E' bene leggere direttamente sulla Bibbia quali sono i dieci comandamenti. Compaiono in chiaro in Esodo 20:1-17, ma vengono ripetuti  in Deuteronomio 5:6-21 (ci sarà un motivo in qs ripetizione di fronte a degli uomini che sanno solo dimenticare).

 

6) Leggere Marco 16. Certo le nostre debolezze sono tante, e non riusciremmo mai ad adempiere la legge, ma il Signore lo sa, non ci obbliga a fare ciò che non potremmo mai fare: noi siamo come quelle donne che, dopo la morte di Gesù, il primo giorno della settimana all’alba vanno alla tomba per assestarne il corpo, pur sapendo che non sarebbero mai potute entrare, vista la macina pesantissima che vi era stata messa davanti. Le donne vanno (per fede), pur sapendo che vi era una impossibilità fisica di entrare. “Entrare” è anche capire, penetrare il mistero del Risorto. Ed è per questo che Dio premia la ns fede, realizzando per noi quello che noi non riusciremmo a fare: “E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?» 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro…” (Mar 16:3-5) E’ questo che noi cerchiamo di fare anche oggi: nonostante il nostro raziocinio ci sia contrario, andare lo stesso verso Gesù e “alzare gli occhi”. Ciò che contempleremo sarà un’apertura (per noi impossibile) realizzata dalla potenza di Dio; e potremo anche noi “entrare”, per scoprire che il Signore nostro non è tra i morti. Egli è davvero vivo e lo incontreremo presto.

 

 

  

 

(1) Quando passava l’Angelo della morte in Egitto, solo chi aveva il sangue dell’agnello sugli stipiti delle porte (gli Israeliti) venivano risparmiati ed erano pronti per partire, finalmente liberi. (Esodo 12);

 

(2) Marzo-aprile secondo il calendario ebraico è l’inizio dell’anno. Se ci pensiamo bene è anche giusto da un punto di vista naturale perché è qui che la morsa invernale finisce e la primavera inizia a manifestarsi per un nuovo ciclo.

 

(3) La “morte eterna” non è solo la morte del corpo, ma l’impossibilità della salvezza alla fine dei tempi. Solo chi avrà creduto potrà entrare nell’eternità promessa da Dio. Cristo è la ns salvezza, la nostra Vita presente e futura.

 

 

 

 

indice rifless. bibliche n. 2    -    Home

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE