“I LEADER DELLE CHIESE” – daLA GRANDE RESPONSABILITA’ NEL CRISTIANESIMO DI CHI PARLA E DI CHI ASCOLTA NEI TEMPI IN CUI VIVIAMO” - PARTE 2 - di Renzo Ronca - 13-6-17

 

 

 (Segue)

 

Il declino delle varie comunità che già intravedeva l’apostolo Paolo quando era prossimo a lasciare “questa tenda terrena” si è più che realizzato; anzi, è andato così avanti che nessuna rifondazione sembra ormai possibile (1). Siamo probabilmente al punto in cui occorre tagliare i ponti con chi che si è allontanato troppo dal Signore e andare avanti “salvando il salvabile” (2).

Le chiese cristiane oggi versano in condizioni disastrose. Proviamo ad evidenziarne alcune responsabilità:

 

a) La responsabilità maggiore di tanta divisione, dispersione, corruzione, confusione, apostasia, è di chi ha ruoli di gestione e potere nelle chiese, vale a dire di quelli che non si vedono mai se non nelle riunioni di medio-alto livello. Parliamo di quei personaggi potenti seminascosti, in grado di condizionare le scelte di migliaia di comunità di fedeli, quelli che  sono a capo delle gerarchie ecclesiastiche di ogni tipologia di chiesa cristiana, siano esse cattoliche ortodosse o protestanti (3).

 

b) A seguire poi, la responsabilità si estende a chi ha il compito pratico di condurre le piccole comunità, vale a dire predicatori, anziani, pastori, preti, monaci, dottori, profeti, evangelizzatori, ecc.

 

c) Ma anche i semplici credenti non sono esenti dalle loro proprie responsabilità; infatti un ipotetico insegnamento errato o corrotto (che può venire da chiunque, in qualunque momento), non avrebbe nessuna possibilità di attecchire se i credenti passivamente non lo lasciassero prosperare.

 

Poniamoci dunque TUTTI, con umiltà, davanti a una RIFLESSIONE sulla nostra condotta.

Del resto è meglio metterci adesso volontariamente alla prova, piuttosto che essere trovati mancanti dal Signore quando tornerà. Infatti se dovessimo sbagliare, una correzione adesso ci permetterebbe di ritornare sulla via giusta, ma quando tornerà il Signore, se non abbiamo usato bene i suoi doni, potremmo essere esposti al Suo giudizio, che sarà molto severo, soprattutto verso chi ha avuto più talenti di altri.

 

a) Quelli che  sono a capo delle gerarchie ecclesiastiche

Senza fare una trattazione approfondita è facile scorgere ai vertici delle chiese moderne troppa politica, troppi interessi, troppe ambiguità estranee agli insegnamenti biblici. Più che uomini di Dio questi responsabili sono diventati dei manager, dei leader che, oltre a non lavorare, controllano l’ingresso delle decime e delle donazioni nelle casse,  la quantità delle conversioni ottenute in tutti i modi, i consensi della gente alle loro strategie, la gestione del potere. Per la popolarità e i risultati immediati non è raro da parte loro tollerare/consigliare  aperture magari a quei falsi predicatori dagli effetti speciali, showman da palcoscenico in grado di richiamare folle immense in poco tempo.  Oppure in strategie più sottili non è difficile vedere una chiesa che si apre a “minoranze sociali” di dubbia moralità (che poi sono un numero impressionante di individui). Queste chiese si allontanano dall’integrità biblica ma acquistano sicuramente potere, soldi, successo, grandezza…

Se da una parte è vero che dobbiamo avere sempre rispetto per quelli che hanno ruoli di prestigio, è pure vero che, dati i tempi, abbiamo il dovere di controllare sempre che quanto ci viene proposto/imposto sia davvero in linea con le Scritture bibliche. Gli avvertimenti delle ultime lettere del Nuovo Testamento da parte di Giovanni, Pietro, Giuda (chiamata questa anche “atti degli apostati”), si sono realizzati pienamente. Nelle chiese si sono infiltrati da tempo falsi apostoli, falsi profeti, falsi dottori… E’ così che si comincia a manifestare e poi si sviluppa l’apostasia: quando i capi religiosi “fornicano coi re della terra” (4), portando di fatto la chiesa che li segue a diventare una “meretrice”, chiamata simbolicamente “Babilonia”. La maggior parte delle chiese cristiane sta APOSTATANDO sotto i nostri occhi. Come potremmo seguire questi capi? No, non vedo in essi il riflesso dei dolci insegnamenti del nostro Signore Gesù, ma ne vedo una prossima condanna quando il Signore stesso tornerà. Lasciamo dunque a Lui il compito di rimproverarli.

 

Per quanto riguarda noi, DIREI DI EVITARE l’iscrizione ufficiale nei Registri di una qualsiasi chiesa o “la consacrazione” nell’ubbidienza gerarchica ad essa. Credo sia sufficiente per la salvezza nostre anime la consacrazione solo a Dio. Non andiamoci a mettere sotto il giogo di regole e di dogmi che potrebbero soffocare lo Spirito che il Signore ha messo in noi.

 (continua)

 

 

 

 

 NOTE

(1) “La condizione morale descritta dall’epistola che stiamo affrontando [2 Timoteo –ndr] non era altro che la sensazione e il preludio di uno stadio morale che andava peggiorando man mano che i tempi della fine si avvicinavano. Dinanzi a questo stato di cose, quale doveva essere il comportamento del credente chiamato ad attraversarlo? Domanda importante e seria che l’apostolo rivolge a Timoteo, come a qualsiasi altro credente desideroso di glorificare il suo Maestro nel tempo attuale. Questo comportamento diventa necessariamente sempre più individuale, per quanto i credenti siano chiamati a raggrupparsi per servire il Signore in mezzo ad uno stato di cose che non può più essere riformato” (da “La seconda epistola di Paolo a Timoteo” - Studio di H. Rossier – Ed. Il Messagg. Cristiano).

Con l’occasione ricordo i cinque principi della riforma: 1. Sola Scriptura: La Scrittura è la sola autorità; 2. Sola Gratia: la salvezza è per sola grazia; 3. Solus Christus! Veniamo salvati solo con l’opera di Cristo; 4: Sola Fide: la giustificazione è per sola fede; 5. Soli Deo Gloria! Solo a Dio la gloria. [da http://www.luthergrewp.it/ewp/documenti/i-cinque-%C2%ABsola%C2%BB-della-riforma]

 

(2) Non si può più tornare ad una rieducazione di base; occorre proseguire “salvando il salvabile”: questo concetto, per chi interessa, è stato da me espresso in due sermoni su youtube: LA DIFFICILE MATURITA' DI FEDE prima del ritorno di Gesù - PARTE 1 (20 min), e soprattutto in LA DIFFICILE MATURITA' DI FEDE prima del ritorno di Gesù - PARTE 2 (27 min).

 

(3) Sarebbe bene diversificare la nostra riflessione specificando le peculiarità dei tre ceppi cristiani ortodossi, cattolici, protestanti, ma per evitare pesanti analisi ci riferiremo all’insieme dei cristiani, con una particolare considerazione verso la nostra realtà evangelica.

 

(4) Apocalisse 17:2  “I re della terra hanno fornicato con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione”; Apocalisse 18:3 “Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso”; Apocalisse 18:9 “I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei”.

 

 

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