Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

EVANGELIZZAZIONE IN INTERNET

 2° LIVELLO , n.1

Riassunto - scelta del destinatario - prime considerazioni - Decalogo esempio sintesi

 di Renzo Ronca - 17-8-09

 

 

 

 

Riassunto:

Come forse avrete avuto modo di leggere nelle correlazioni precedenti, esiste già un discorso avviato sulla evangelizzazione in internet, che abbiamo chiamato di 1 livello; diamo per scontato che l’abbiate letto. Consigliamo a chi non l’ha fatto di mettersi in pari prima di proseguire. Ecco i riferimenti:

1)    Evangelizzare in Internet - 1 livello (pp)  - Nov 2007 - 19 schede in p.point - Schede del seminario tenuto ai giovani delle Assemblee dei fratelli di Luni, Avenza Carrara e La Spezia;

2)    Note al seminario  sopra elencato "Evang. in internet 1 livello" (pdf) - 9 pg pdf  300 Kb

3)    Evangelizzare oggi (pdf) - 2003/2004 - 27 pg pdf  1,2 Mb - base dell'evangelizzazione - cosa fare e non fare - vasi comunicanti - pulsioni repressioni - chi può evangelizzare - accenni al web  

Inoltre in Predicazione o evangelizzazione? abbiamo accennato alle differenze tra le due attività ed alle responsabilità di chi, come noi, usa evangelizzare in forma scritta attraverso internet. Abbiamo anche accennato all’attenzione che ci vuole non solo per i contenuti nella scelta dei pezzi che proponiamo, ma anche ai toni ed alla forma che usiamo. Come nelle Lettere del Nuovo Testamento che avevano sempre un intestatario una data ed un autore ben evidenziati all’inizio, dobbiamo sempre tener conto nel nostro linguaggio, della cultura e dello stato delle persone a cui ci rivolgiamo, del tempo attuale che stiamo vivendo e della nostra personalità, affinché non sia troppo preponderante e non sopravanzi quella dei lettori. Servire con modestia, questa è la prerogativa.

 1) Scelta del “destinatario” -  statistiche e prime considerazioni - esempio sintesi Decalogo

 Ci rivolgiamo a tutti, ma operando in internet è chiaro che indirettamente abbiamo già fatto una mezza selezione: ci rivolgiamo per ovvi motivi a chi ha un computer connesso in rete.

Il 56% della popolazione europea usa internet regolarmente;  Nei giovani di età compresa tra 16 e 24 anni l’Europa è ai primi posti nel mondo, il 73% di loro infatti usa servizi avanzati di internet con scambio dati e informazioni. Si tratta dunque di una nuova “generazione informatica” che cresce rapidamente.[1] “In Italia il 59,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni dichiara di avere un accesso a internet da qualsiasi luogo (casa, ufficio, studio, altri luoghi);  nel mese di marzo risultano 10,020 milioni gli utenti attivi nel giorno medio per 1 ora e 34 minuti di tempo speso e 160 pagine viste per persona. Per quanto riguarda l’accesso a internet “in movimento” il 6,2% degli individui dichiara di avere accesso a internet da cellulare, smartphone o PDA.”[2]

La lettura in rete diventa sempre più rapida: “il 92 per cento di chi legge abitualmente giornali elettronici si sofferma per prima cosa su titoli e articoli, mentre poco più della metà (64 per cento) si lascia attrarre dalle fotografie e appena due su dieci guardano il corredo di schede e grafici”[3]

La rapidità delle informazioni dei media (dunque anche TV, radio ecc.)  è tale che non permette (NON VUOLE permettere) la possibilità di pensare a quanto si ascolta o si vede. Questo comporta uno stato di apparente conoscenza (i titoli) ma una reale ignoranza (non si approfondiscono e non si elaborano i contenuti).

Ora se noi vogliamo portare qualcuno a riflettere sulla salvezza per grazia, ad esempio, considerando quanto abbiamo detto, è inutile che gli mandiamo un trattato di trenta quaranta  pagine! Potrà essere ben fatto, ma è estremamente improbabile che quella persona si metta a leggerlo tutto. Allora come fare? Anche questo la Scrittura ce lo fa capire:

Prendiamo il decalogo: Quando Dio per la prima volta si volle rivolgere a tutto il suo popolo lo disse subito nell’indirizzo: “Ascolta Israele!” ed in forma scritta usò pochissime parole in maniera molto semplice e chiara, che non si prestassero ad ambiguità o polemiche.

In pratica da questo capiamo che più è grande il numero delle persone a cui ci rivolgiamo e più il messaggio deve essere breve ed incisivo. Non vogliamo dire che i contenuti debbano essere pochi, ma intendiamo riferirci alla massima sintesi di grandi contenuti: poche parole, accessibili da tutti, che poi GRADATAMENTE possono se mai essere riprese ed approfondite.

(continua)

 

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[1] Dati tratti da: http://www.diariodelweb.it/Articolo/Economia/?d=20090804&id=96410

[2] Dati tratti da: http://www.chiaroweb.net/blog/?p=57

[3] http://www.repubblica.it/online/tecnologie_internet/newsonline/newsonline/newsonline.html

 

 

 

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