CONCLUSIONI SEMPLICI SUL “PADRE NOSTRO” - ISTRUZIONI DI GESU’ AI DISCEPOLI PER LA PREGHIERA - Riflessioni utili per lo studio sul "Padre Nostro" - Renzo Ronca -23-6-15 -agg 23-10-20

 

 

 

 

Scorrendo le pagine di questi studi di vari e bravi studiosi ci siamo resi conto di quanto questa preghiera insegnataci da Gesù sia profonda, sia davvero un “modello” di considerazioni e di comportamenti.

 

La prima conseguenza allora, quando la pronunciamo, potrebbe essere la lentezza, la calma.

Non recitiamo a memoria una filastrocca, ma pensiamo parola per parola quello che stiamo dicendo. Forse ci vorrà tempo, ma che fretta c’è? Almeno nella preghiera cerchiamo di non guardare l'orologio.

 

Non ringrazieremo mai abbastanza l'Eterno per il privilegio che abbiamo ricevuto, per i meriti di Gesù, di chiamarLo "Padre". Ci sia sempre la lode allora dentro di noi e sulla nostra bocca.

 

Un altro punto che io vedo attuale e su cui possiamo aprire un grande panorama è: “venga il Tuo regno”. Al di là del regno iniziato con la manifestazione potente del Cristo con la Sua autorità sopra Satana, ed oltre al Suo ingresso liberatorio nel nostro cuore, pensiamo anche al regno messianico, al millennio, al periodo in cui Gesù tornerà e regnerà realmente sulla terra.

Nei nostri giorni per molti cristiani l’attesa del ritorno di Gesù è molto forte. Purtroppo ci sono gruppi che da decenni esasperando questa attesa dicono: “la fine del mondo è adesso è tra un mese è domani” ma questi non agiscono secondo gli insegnamenti di Gesù.

Nessuno sa il momento in cui Gesù tornerà, evitiamo quindi le date e il collegamento del ritorno di Gesù alla fine del mondo che non c’entra niente. Ricordiamo anche che il ritorno di Gesù Cristo quando verrà a governare la terra seguirà il rapimento dei credenti. Dagli insegnamenti biblici sappiamo che è bene vivere come se il momento in cui Gesù rapirà la Sua Chiesa fosse tra poco.

 

Noi evangelici che preghiamo a cure aperto, con parole spontanee secondo come ce le suggerisce lo Spirito, manteniamo tutti gli insegnamenti del “Padre nostro” come dei pensieri vivi, input effervescenti, che vivacemente si spostano da un fatto all’altro edificando il nostro futuro ed il comportamento di oggi.

 

Apriamo la mente il cuore e lo spirito a spazi illimitati! Portiamo i nostri pensieri oltre questo tempo e questa terra quando diciamo insieme lentamente e con grande rispetto: “Poiché tuo è il regno la potenza e la gloria in eterno. Amen. ”

 

 

 

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