COME IN CIELO COSI’ IN TERRA (Matt 6:10c) - ISTRUZIONI DI GESU’ AI DISCEPOLI PER LA PREGHIERA - Riflessioni utili per lo studio sul "Padre Nostro" - Renzo Ronca - Parte 11b - agg 16-10-20

 

 

 

Il versetto di Matteo 6:10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra”(NR), non è così semplice come sembra: di quel: “in cielo come in terra (CEI)” abbiamo alcune interpretazioni:

 

1) L’interpretazione seguita da quasi tutti i commentatori è quella che considera “il cielo” come un modello di perfezione, il luogo della dimora di Dio; e dunque la preghiera potrebbe essere: “così come la tua volontà è eseguita perfettamente in cielo (dagli angeli), fa in modo che si realizzi identicamente anche qui sulla terra (da noi uomini)”.

 

2) La seconda interpretazione, strettamente letterale (nota 1), considera parte fondamentale: “sia fatta la tua volontà”, mettendo poi come aggiunta: “sulla terra e così in cielo”. In pratica l’invocazione a Dio sarebbe: “Sia fatta la tua volontà sia in cielo che sulla terra”.

 

Tali differenze tra la prima e la seconda interpretazione sono motivate: a) dalla identificazione non sempre facile del concetto di “cielo” o “cieli” nella Bibbia, e: b) da un ragionamento escatologico.

 

a) Concetto di “cielo” e di “cieli” nella Bibbia: Nella Bibbia si distingue: il cielo atmosferico (sopra la ns testa dove si muovono le nuvole e gli uccelli); il cielo siderale (quello sopra l’atmosfera dove si trovano pianeti e stelle); cielo spirituale (dove si trova la dimora di Dio e dei Suoi angeli (nota 2). Secondo quasi tutti gli studiosi “tutto il linguaggio del NT può essere perfettamente compreso nell’ottica del cielo come luogo della perfezione” (nota 3), tuttavia, a mio modestissimo avviso, non sempre è così matematica questa affermazione.

 

b) Il ragionamento, che potrebbe rendere stimolante la seconda interpretazione al posto o assieme alla prima, sta nella concezione escatologica della fine dei tempi, quando vi saranno “cieli nuovi e terra nuova” (solo alla fine dei tempi); sottintendendo che al momento, essendoci una “guerra nel cielo” (Ap 12:7 CEI), dove Satana combatte assieme agli “angeli ribelli” contro “l’esercito del cielo”, non è stato ancora tutto concluso. Satana non è stato ancora gettato nello “stagno di fuoco” ed è ancora relativamente libero di spostarsi nel cielo; per cui “i cieli” (inteso come il creato), non è ancora perfetto, stabile, concluso. Lo sarà quando sarà distrutto definitivamente Satana coi suoi angeli.

 

3) Ci sarebbe anche un terza interpretazione, suggerita in aggiunta alla prima interpretazione, da Agostino d’Ippona; in questa, cielo e terra sarebbero due simboli: “Il cielo in noi è la nostra anima, la terra in noi è il nostro corpo”; anche se in senso lato, molto generico,  potrebbe andare, non è comunque quella preferiamo.

 

Conclusioni:

Il punto importante di questo versetto che dobbiamo tenere presente nella preghiera del “Padre nostro” è questo: “sia fatta sempre la tua volontà Signore” DOVUNQUE.

 

Il parallelo cielo-terra è invece utile per farci comprendere che esiste sempre un collegamento tra la nostra realtà terrena e quella nel cielo. Ad es. non ci è facile comprendere i concetti: “l’uomo creato ad immagine di Dio”, oppure “come hai mandato me io mando loro”, o “Gerusalemme celeste” con Gerusalemme terrena ecc. tuttavia sappiamo che esiste una relazione sublime tra cielo e terra di cui sempre dobbiamo tenere conto.

 

 

NOTE

(1) La traduzione letterale del passo è la seguente: “venga il regno tuo sia fatta (la radice è la stessa di "genesi", quindi, di nascita, forza produttrice/generatrice) la volontà tua come in cielo e (καὶ “e”, ma associato a  ὡς si traduce con “così”)  in terra” (T.M.);  “Venga il regno tuo, venga alla luce (il verbo è lo stesso di partorire quindi indica qualcosa che viene espulso dal di dentro di qualcuno o di qualcosa verso l'esterno) la volontà tua, in cielo e in terra” (Sargentini)

(2) Nuovo Dizionario Biblico – R. Pache

(3) Dizionario Biblico GBU

Altre fonti consultate:

-“Novum testamentum graece et latine” – Libreria Editrice Vaticana

-“Le nostre radici” in dialogo con i “Fratelli maggiori” per l’approfondimento delle radici ebraiche del Cristianesimo   http://www.nostreradici.it/Pater-ebr-aram-grec-vulg.htm;

- Commentario esegetico-pratico dei quattro Evangeli del Rev. Roberto Gualtiero Stewart, Dott. in Teol., già pastore della Chiesa Scozzese a Livorno. Terza edizione, riveduta ed alquanto abbreviata dal Prof. Enrico Bosio, D. D; Torre Pellice, Libreria Editrice Claudiana, 1929;

- Tutto l’Evangelo – Studio sul “Padre Nostro” -http://www.tuttolevangelo.com/studi/un_modello_di_preghiera_una_preghiera_modello.php;

- UNITALSI - http://www.unitalsi.info/public/web/documenti/620121161742263_SCHEDA.pdf

- Senecio – NA http://www.senecio.it/sag/Giolo_padre_nostro.pdf;

- S. Agostino - Discorso 59 - https://www.augustinus.it/italiano/discorsi/discorso_072_testo.htm.

 

 

 

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