"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)

 

 

NON FATE LE VOSTRE VENDETTE, MIEI CARI, MA CEDETE IL POSTO ALL'IRA DI DIO; POICHÉ STA SCRITTO: «A ME LA VENDETTA; IO DARÒ LA RETRIBUZIONE», DICE IL SIGNORE. Romani 12:19 –  (di Renzo Ronca) - RIFLESSIONI DETTAGLIATE SULLE ESORTAZIONI DELL’APOSTOLO PAOLO IN ROMANI 12:9-21 . N.18 - 11-3-15-  

 

 

 

 

Quello che è interessante in questa frase è che il divieto “non fate le vostre vendette”,  non condanna la vendetta in se stessa, ma l’azione dell’uomo qualora la volesse compiere da solo; infatti la vendetta non si annulla, ma sarà realizzata da Dio stesso: “a me la vendetta”.

 

Il concetto di vendetta nella Scrittura andrebbe capito in tutta la sua pienezza: nella parola latina “vindicta” non è contenuto solo il termine di “vendetta” come lo intendiamo oggi, come “castigo” e “rivalsa” per qualche torto subìto, ma con la stessa parola si intende anche “rivendicazione” e “liberazione” (Treccani).

 Abbiamo dunque due componenti nella azioni “vendicative” di Dio: l’ottenere giustizia (contro chi ci ha fatto cose ingiuste) e la retribuzione verso di noi secondo il giusto merito.

 

L’uomo attende la sua giustizia in un mondo dominato dall’ingiustizia ed è sicuro che in Dio l’otterrà:

SIGNORE degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni e il cuore, io vedrò, sì, la vendetta che farai su loro, poiché a te io affido la mia causa! (Geremia 20:12)

 

Vendetta e retribuzione sono spesso insieme nelle azioni di Dio:

Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete! Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio; verrà egli stesso a salvarvi». (Isaia 35:4)

 

Poiché è il giorno della vendetta del SIGNORE, l'anno della retribuzione per la causa di Sion (Isaia 34:8)

 

Nella vendetta di Dio c’è una ricchezza d’amore sorprendente: giustizia, salvezza, ma anche gelosia di noi, contro chi ci vuole portare via dal Suo amore:

egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello. (Isaia 59:17)

 

Noi cristiani che siamo imbevuti di dolcificanti e “buonismo” a basso costo, dimentichiamo spesso quanto sia forte ed terribile l’amore di Dio. Quel “porgi l’altra guancia” viene spesso usato fuori luogo, come se l’offensore o l’ingiusto possano continuare a offendere o a commettere ingiustizia contro di noi mentre restiamo passivi e nel “dover soffrire”. Non è così ovviamente. Certo, dalle situazioni ingiuste ci potremmo difendere a modo nostro, facendo la “nostra” personale vendetta; potrebbe sembrare soddisfacente; ma il Signore, è come un padre che ci viene in aiuto: immaginate di vedere vostro figlio o vostra figlia aggredito da un malvagio! Non interverreste? Così come figlioli di Dio, davanti ad un nemico vile che si è approfittato di noi, Egli, l’Eterno, il Padre, interviene mentre ci dice: “Lascia che me ne occupi io!” E noi sappiamo che Lui compirà una vendetta ben più terribile e significativa della nostra!

Infatti nel vendicarsi personalmente potremmo trovare delle trappole, come l’assorbimento di una rabbia e di un rancore e di una violenza che poi ci prende e non sapremmo più controllare. Ma Dio si che può manifestare la sua ira senza essere irascibile e la sua furia senza essere ingiusto. E persino manifesta il suo rancore contro il malvagio, inteso come memoria del peccato di chi ci ha fatto del male, una memoria fino al giudizio finale, dove nulla sfuggirà.

Il nostro Dio è un Padre che ci ama in modo molto molto forte:

Il SIGNORE è un Dio geloso e vendicatore; il SIGNORE è vendicatore e pieno di furore; il SIGNORE si vendica dei suoi avversari e serba rancore verso i suoi nemici. (Naum 1:2)

 

La vendetta di Dio, collegata alla giustizia, all’amore nostro e alla distruzione del malvagio, fa parte del disegno di Dio:

Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto. (Luca 21:22)

 

La terribile vendetta di Dio verrà certamente ed è fervente l’attesa nostra e di quanti prima di noi sono in attesa della resurrezione:

Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?» (Apocalisse 6:10)

 

Quindi retribuzione come il paradiso e vendetta come la giustizia tanto attesa, fanno parte delle nostre certezze di fede.

 

“Non fate le vostre vendette, miei cari…” Egli con tenero affetto ci tratta come “figli cari” e ci invita delicatamente a fare posto alla sua ira contro chi ci fa del male “..cedete il posto all’ira di Dio..”. Facciamolo allora! Cediamo l’azione a Dio, lasciamo che Lui prenda le nostre parti nell’ingiustizia che ci è stata arrecata. Lasciamo che sia nostro Padre ad agire per noi, perché la Sua azione sarà ben più forte e terribile di ogni nostra azione. A noi la pace e la protezione, al nemico la gelosia e l’ira di Dio in un mondo ben diverso da questo.

 

 

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