Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

PADRE “NOSTRO”?

LA DIFFICILE RELAZIONE TRA DIO E  LE RELIGIONI NELLA GLOBALITA’ DI OGGI

 di Renzo Ronca - 10-1-15- h.19-  (Livello 5 su 5)

 

 

 

 

 

Ebrei, Musulmani e Cristiani (1) provengono religiosamente dallo stesso Dio. Teoricamente potrebbero tutti recitare il “Padre nostro” e sentirsi come fratelli. Purtroppo la realtà è ben diversa, come mai?

 

Bisognerebbe forse riflettere su ciò che mantiene vivo il concetto di “unità” e cosa mantiene invece vivo il concetto di “divisione”.

 

Unità

Dio, nella Sua continua operatività (2) è una “Unità composta” (3) che si espande; non si divide, ma si “espande”.

 

Esempio di “espansione: se mettete una mano su una superficie d’acqua vedrete che dove avviene il contatto si formano dei cerchi che si allargano sempre più. Così è l’azione di Dio nell’universo e nei cuori che si aprono all'azione della Sua mano.

 

In un certo senso allora chi è di Dio dovrebbe “crescere” senza dividersi.

 

La divisione

Per noi credenti vi è però una opposizione a questa legge perfetta. Identifichiamo questo avversità con una creatura maligna, realmente esistente, che chiamiamo Lucifero, Satana, diavolo, ecc, il quale ribellatosi a Dio tenta di essere lui stesso un dio. Ma questa creatura non potendo comprendere “unità ed espansione d’amore” perché NON ha in se stesso la sostanza di Dio, “cresce” a modo suo, come creatura non come Dio. Quindi ricerca una potenza di sé stesso basata sul possesso del potere sulla schiavitù degli animi. Per poterlo ottenere cerca di espandere qualcosa di sé; ma cosa può espandere se non la sua sostanza limitata di creatura malvagia e ribelle? E dove, con chi può tentare di esercitare/trasmettere questo inganno se non con le creature più amate da Dio, cioè noi?

 

La prima divisione sta nell’ateismo. Quando un uomo viene “convinto” della non esistenza di Dio, in pratica è spiritualmente già come morto.  Non gli resta che vivere la sua vita terrena e basta.

 

Altre divisioni sono le filosofie-religioni “ateistiche” di cicli di reincarnazioni; oppure le religioni di una somma di riti, credenze popolari, divinizzazione di animali, forze della natura e credenze varie idolatriche.

 

Divisioni nella stessa religione

Ma quando la coesione della vera fede viene meno, ecco che anche tra i cosiddetti “credenti”, pure della stessa religione, si formano divisioni notevoli tra chi veramente è di Dio e da chi non lo è. A questo proposito vorrei riportare un passo significativo per  noi cristiani, ma che esprime bene il concetto, credo, per tutti quelli di religione monoteista (1)

 

La vera discendenza di Abrahamo

37 «Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non trova posto in voi. 38 Io parlo di ciò che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro». 39 Essi, rispondendo, gli dissero: «Il padre nostro è Abrahamo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo; 40 ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verità che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Perciò essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio». 42 Allora Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è lui che mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola. 44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna. 45 A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete. 46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». 48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: «Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?». 49 Gesù rispose: «Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. 50 Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno». 52 Gli dissero dunque i Giudei: «Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno". 53 Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. È il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. 55 Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57 I Giudei dunque gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?». 58 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono». 59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.

 

Lo studio approfondito del passo ci porterebbe lontano, tuttavia una cosa è chiara per tutti: molti si ritengono figli di Abramo e non lo sono.

 

Di conseguenza penso che tra i Cristiani gli Ebrei e i Musulmani vi siano persone buone e persone cattive, persone che sono amate/accolte da Dio ed altre che, pur parlando di Dio (magari lo insegnano pure)  non Lo conoscono veramente, né sono da Lui riconosciute.

 

Influssi satanici verso le guerre

Satana sa plagiare con un “impulso perverso” (4). Questa pressione, che agisce molto in profondità, cerca di influenzare in maniera duratura il modo di pensare di  tutti i credenti per controllarli, dividerli e sospingerli al male.

 

Questo accadde anche a Pietro quando andò contro ciò che diceva il Cristo. Questa distorsione delle verità (o perversità spirituale) si combatte con un mutamento profondo del nostro modo di essere, che a sua volta produce un diverso modo di pensare, vediamolo espresso in queste due frasi:

 

“Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». 23 Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. (Matt 16:22-24)

 

Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà”. (Rom 12:2)

 

E allora non ha molto senso per l'uomo credente la suddivisione delle religioni e delle denominazioni, quanto invece l’essere unito a Dio oppure no.

 

La prima conseguenza di quanto detto è che il rapporto con Dio non è di categoria (io appartengo a: “nome-di-una-religione/denominazione”) ma è di cuore, ovvero è singolo, di UNA persona col Suo Dio (Io sono di Dio).

 

Certo la religiosità di questa persona si esprimerà nel suo contesto, però prima di tutto è nel cuore di ogni singolo individuo che nasce la fede.

 

Ora l’azione di divisione di frammentazione di Satana da secoli sta bombardando i cuori delle persone, soprattutto ed in primo luogo il cuore dei credenti. L’ingannatore, dividendo gli uomini, prima li rende più deboli, poi o li esalta, o li spaventa, o li stanca con parole vuote. Alla fine rimarranno ben pochi fedeli al Dio originario, a quel Dio che chiamò Abramo.

 

Se osserviamo la globalità delle religioni monoteiste, oggi vediamo che parlano lingue diverse, non si capiscono più e si combattono ferocemente. Si combattono realmente, con guerre paurose che stanno aumentando sempre più.

 

Dopo le “crociate”, le guerre cattolico-protestanti, l’infinta guerra arabo-israeliana o le guerre islamiche, si arriva alle guerre degli ultimi decenni veramente difficili da capire: Iraq, Nord Africa, Afganistan. Che dire poi dell’attacco alle torri gemelle a New York, o dei  massacri che stanno avvenendo adesso nell’Africa sud-sahariana o degli attentati in Inghilterra o  di questi paurosi giorni in Francia?

Non sono uno storico né un sociologo e nemmeno un politico (per fortuna) quindi lascio a loro le chiacchiere. Io, come uomo di fede cristiana, vedo solo che, pur avendo bevuto alla stessa fonte d'acqua pura in Dio, le religioni che credono nell'unico Dio hanno guerre sempre più velenose che investono tutto il mondo.

 

Satana inganna sempre più perché sempre più perdiamo il contatto con l'Eterno. L'ingannatore, dopo aver diviso e frammentato l’idea del Dio unico, sta confondendo le verità religiose con quelle politiche e sociali. Tutte la nazioni di religione  monoteista pensano di essere in Dio, ma lo manifestano con ideologie sociali, culturali, tradizionali e politiche diverse, finendo per combattersi tra loro; cosa che alla fine fa il gioco solo del diavolo.

Infatti il “principe di questo mondo” cioè Satana, tenta di servirsi del nome di Dio per sollevarsi al di sopra della Terra e distruggere quel che resta del popolo rimanente di Dio.

 

Questo "rimanente di Dio" non ha una bandiera politica da imporre, ma è composto da anime umili e povere, molto provate,  conosciute da Dio, che vedono tutto quello che accade nel mondo, ma si astengono da ogni violenza ed aspettano con fede il ritorno del Signore.  

 

Forse è da qui che noi credenti in Dio di tutto il mondo dovremmo ripartire: dalla ricerca di un rapporto personale con nostro Dio, basato sul Suo Amore. Una ricerca personale, dentro al cuore, senza imposizione o giudizio verso chi sta più avanti o chi sta più indietro, perché nessuno di noi può sapere con certezza chi Dio accoglierà.

 

Quando poi tornerà Lui, il Messia, il Signore, Dio, allora sarà Lui che combatterà per noi ogni tipo di nemico, sia terreno che spirituale, per la salvezza del Suo popolo. Ed è meglio che sia Dio stesso a combattere, perché noi con le nostre guerre fratricide ci stiamo allontanando dalla libertà e dalla giustizia  che Lui ci voleva donare.

 

 

 

 

 

 NOTE

(1)Il “monoteismo” è appunto “ogni sistema religioso che ammette l’esistenza di un solo dio, contrapposto a politeismo” (Treccani)

(2) Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero» (Giov 5:17)

(3)”Unità composta” accenno contenuto anche in  DIO PADRE DIO FIGLIO DIO SPIRITO

(4) “Per-verso” un “verso” contrario. Se per esempio consideriamo buona la direzione di Dio che si espande nell’Amore e nella Giustizia, il suo “verso contrario” sarebbe un movimento senza Dio che si chiude nell’odio e nell’ingiustizia.

 

CORRELAZIONI 

PADRE “NOSTRO”? - LA DIFFICILE RELAZIONE TRA DIO E  LE RELIGIONI NELLA GLOBALITA’ DI OGGI -  di Renzo Ronca - 10-1-15- h.19-  (Livello 5 su 5)

IL GOVERNO DEGLI  UOMINI E QUELLO DI DIO – RIFLESSIONI TRA BIBBIA E IL NOSTRO TEMPO - 1 - Di Renzo Ronca – 16-1-15- h.11 - (Livello 3 su 5)

 

 

 

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