Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

E’ BIBLICO! NON E’ BIBLICO! Le nostre continua difficoltà a superare la legge ed il legalismo - Una mentalità non si cambia con un ragionamento razionale, seppure giusto, occorre molto di più: occorre un rinnovamento dall'interno!

 di Renzo Ronca - 7-2-14- h.10,30- (Livello 2 su 5)

“ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera”. (Romani 7:6)

 

 

Ancora oggi mostriamo di aver capito poco la differenza tra il servire Dio in maniera legalistica ed il servire Dio in “novità di Spirito”.

La tendenza del credente tradizionale è quella di fare tutto in modo “biblico”, senza obiettare, senza pensare, secondo “quanto è scritto”. In questo modo il credente (e molte chiese che così ragionano) si sente a posto, sicuro, inattaccabile; non solo ma da quella posizione inattaccabile giudica tutti quanti gli altri che non rispettano “la legge” come fa lui. Questo atteggiamento è terribile! Così facevano anche i Farisei Gli scribi i Giudei al tempo di Gesù! Il risultato lo sappiamo: per l’osservanza letterale della legge secondo cui “nessuno può farsi uguale a Dio”, hanno finito per uccidere il Messia.

Dobbiamo toglierci di dosso questa tendenza! E’ impossibile per un cristiano osservare le Scritture in modo letterale come facevano gli scribi e i farisei! Facciamo un piccolissimo esempio:

 

Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira (Efesini 4:26)

Applicare questa frase in modo letterale significa che se io, per esempio, mi sono arrabbiato con un fratello durante il giorno, devo fare pace con lui prima che tramonti il sole. Ma che succede se io e quel fratello abbiamo una discussione verso le nove di sera, quando il sole è già tramontato? Dobbiamo aspettare il tramonto del giorno dopo oppure l’alba? Quante ore si deve aspettare prima di fare pace?

Vedete che occorre una certa apertura mentale per capire il senso delle frasi della Scrittura. Mi pare di sentire Pietro (un giudeo che all’inizio applicava la legge in modo letterale) che dice a Gesù:

Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. (Matt 18:21-22)

Mi pare logico che Gesù non intendesse “settanta volte sette” (cioè 490 volte) in modo letterale nel senso che solo la 491esima volta Pietro poteva anche mandare al diavolo il fratello che l’aveva offeso!

Ma non basta una correzione per capire. Una mentalità non si cambia con un ragionamento razionale, seppure giusto, occorre molto di più: occorre un rinnovamento dall'interno! E' per questo che solo molto tempo dopo Pietro capì, quando fu mandato da Cornelio (Atti 10), un romano, che secondo la "legge" giudaica era un estraneo, non poteva avere nulla a che fare con i giudei "eletti".

Gesù è di una chiarezza quasi estrema quando mette in evidenza l’ipocrisia che c’è dietro il legalismo:

Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. (Luca 11:42)

Sembra tutto chiaro, tutti diciamo di aver capito, eppure, lo dico tristemente, ancora oggi abbiamo la tendenza a comportarci come quegli scribi e farisei ipocriti prima che  venisse Gesù! Anzi! Dirò di più! Più il mondo è in confusione e più le chiese si arroccano dietro la legge, senza l’apertura della mente e del cuore che può dare lo Spirito della “nuova vita”!!

Allora invece di dire sempre “E’ biblico! Non è biblico!” Non sarà il caso di riscoprire cosa significa “nuova nascita”? Perché tanto, se non interviene lo Spirito di Dio a scioglierci il cuore, noi non saremo diversi dai giudei al tempo di Gesù.

E’ solo dopo questo “riempimento dello Spirito Santo” che scopriremo l’amore di Dio che ci spingerà ad un tipo di osservanza della legge ben più ampio! Il superamento della legge per un cristiano non è affatto vivere senza la legge, ma è viverla in un cuore di carne, un cuore che sa pulsare, amare secondo lo stesso battito di Gesù!

 

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