Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

L’UOMO VERSO LA PERFEZIONE DI DIO

di Renzo Ronca - 6-1-14-h.19 -(Livello 3 su 5)

 

 

Vedevo un documentario sulla meraviglia di certe forme geometriche nella natura, come la spirale che formano certe conchiglie (es. “nautilus”) oppure la bellezza dei cristalli dei fiocchi di neve ecc.  Tutto questo ai miei occhi sembra perfetto. Riflettevo su questa perfezione e mi chiedevo se davvero lo è davanti a Dio. L’uomo per esempio può raggiungere la perfezione sulla terra oppure no?

Secondo quanto ci insegna la Bibbia il credente deve aspirare alla perfezione di Dio, come un modello a cui tendere:

"Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste". (Matteo 5:48)

Noi desideriamo la perfezione ma non siamo ancora perfetti, perché la nostra duplice natura, carnale e spirituale si trasforma continuamente o per la via della perfezione indicata da Cristo, o per la disperazione eterna.

"Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita".(2 Cor 5:2-4)

Cristo Gesù è il Dio che si è rivestito di un corpo imperfetto come il nostro e lo ha reso perfetto, indicandoci una strada.

Questo si vede anche nel significato di certe parole: “Perfetto” è il participio passato del verbo latino “perficere” che significa “fare, compiere”. Quando Gesù sulla croce pronunciò “Tutto è compiuto” (Giov. 19:30) rese perfetta (“compiuto-perfetto”) l’offerta di Sé al Padre “Padre nelle tue mani rimetto lo spirito mio” (Lc 23:46) aprendo una strada anche a noi verso la salvezza/resurrezione/perfezione.

Noi crediamo che Dio sia un Essere perfetto, in quanto ha in Sé una qualità uno stato esente da imperfezioni e che non si può migliorare più di così. Da Lui arrivano doni che crescono tutti nella direzione della perfezione, come il contadino quando semina e le piantine vano tutte verso l’alto dove c’è luce.

"ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento". (Giac. 1:17)

L’uomo sarà perfetto quando, gradito da Dio per i meriti di Cristo, potrà conoscere il suo nome, la sia identità, e vivere rivestito  delle perfezioni di Dio:

"Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve". (Apoc. 2:17)

"Non ci sarà più nulla di maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli". (Apoc 22:3-5)

 

 

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