Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA BIBBIA / II

Appunti sintetici per lo studio personale non commerciabili tratti liberamente dalla lettura di “ La Bibbia – Nuove istruzioni per l’uso” di Jean Claude Verrecchia (2010 ediz. ADV)   -  a cura di Gabriella Ciampi /aprile 2013 (Livello  3 su 5)

 (Papiro Chester Beatty del III sec dC – conservato a Dublino)

 

 

II/ UNA BIBLIOTECA IN UN LIBRO (AT, NT, LETTERE E APOCALISSE)

Continuiamo a parlare della Bibbia come libro e diciamo subito che la Bibbia non è un libro ma – come dice Verrecchia – è una biblioteca! Infatti è formata da tanti libri indipendenti tra loro, scritti in epoche diverse,  nell’arco di  diversi secoli, e da autori diversi.

Non c’è stato qualcuno di preciso che abbia raccolto insieme tutti questi libri. La maggior parte degli autori appartiene al popolo ebraico e si racconta la storia di questo popolo, un popolo sempre in movimento, spesso assoggettato, alla ricerca delle proprie radici, che scrive le proprie vicende storiche e che vuole mantenersi in relazione stretta con il suo Dio, YHWH. Da questa narrazione della storia del popolo ebraico e del suo rapporto con Dio, ne viene fuori l’ Alleanza, una specie di contratto tra Dio e il suo popolo. E’ l’Antico Testamento (che secondo Verrecchia sarebbe meglio chiamare  “il Primo Testamento”).

L’ANTICO TESTAMENTO (AT)

Nell’ AT si parla dei progetti di Dio, delle sue direttive, dei tradimenti dell’uomo, dei successi, delle sconfitte, delle lotte o alleanze con i popoli confinanti; tutto questo tenendo come sottofondo la relazione con Dio e il patto. Qui si narra quindi la storia di un popolo, cosa che ci consente di conoscere l’intervento di Dio nell’umanità perché è leggendo questa storia che vediamo come Dio interviene nella vita umana, previene, consiglia, educa, attende e talvolta anche si adira. Ne emerge anche l’immagine dell’uomo con le sue debolezze, i suoi errori di sempre, le incapacità e le capacità, le sue risorse e i suoi difetti.

Originariamente i libri dell’ AT esistevano staccati l’uno dall’altro, sono stati raggruppati in seguito, non in ordine cronologico e nemmeno secondo l’epoca di cui parlano,  ma per sezione, per categoria, secondo il genere letterario e non per contenuto, per epoca o per stesura.

CLASSIFICAZIONE SECONDO L’ORDINE DELL’AT  IN EBRAICO

·        LA PRIMA SEZIONE è quella della LEGGE, la Torah (anche detto il Pentateuco).

Ne fanno parte i libri della Genesi, dell’Esodo, del Levitico, dei Numeri e del Deuteronomio. Vi sono descritti codici del comportamento ma anche parti narrate. Sono i libri delle origini.

·        LA SECONDA SEZIONE è quella dei LIBRI PROFETICI.

Giosuè, Giudici, 1Samuele, 2Samuele, 1Re e 2Re --  parlano dell’insediamento del popolo ebraico nella Palestina sotto la guida prima di Giosuè poi dei giudici (come Samuele) e poi della monarchia. Parlano anche della storia delle relazioni tra le 12 tribù e delle lotte interne.

Isaia, Geremia ed Ezechiele introducono la parte vera profetica, seguiti dai dodici profeti “minori” cosiddetti soltanto perché i loro scritti sono più brevi, che sono Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Ageo, Zaccaria e Malachia. In questi libri troviamo gli avvertimenti di Dio, descrivono realtà difficili ma lasciano sempre intravedere un futuro migliore in cui sperare, in cui Dio ristabilirà tutte le cose.

·        LA TERZA SEZIONE racchiude gli altri scritti.

I Salmi, Giobbe e i Proverbi si presentano come libri poetici in cui l’animo umano reagisce agli avvenimenti della vita.

Il Cantico dei Cantici, Ruth, Lamentazioni, Qohèlet (Ecclesiate) ed Ester  venivano letti in occasione delle grandi feste religiose.

Daniele, Esdra e Neemia sono stati composti nel periodo doloroso dell’esilio ma portano un messaggio di speranza.

1Cronache e 2Cronache raccontano la storia del periodo del regno di Davide e dei successori del regno di Giuda.

CLASSIFICAZIONE SECONDO L’ORDINE DELL’AT  NELLA VERSIONE GRECA (la Settanta)

Alcune edizioni della Bibbia adottano un ordine diverso basato sulla versione greca.

Il Pentateuco rimane allo stesso posto.

Segue la sezione dei Libri storici composta da Giosuè, Giudici, Rut, 1Samuele, 2Samuele, 1Re, 2Re, 1Cronache, 2Cronache, Esdra, Neemia, Ester.

Poi la sezione dei Libri poetici con Giobbe, Salmi, Proverbi, Qohèlet(Ecclesiaste), Cantico dei Cantici.

Infine i Libri profetici (dove tra gli altri profeti, vengono collocati i libri delle Lamentazioni e di Daniele).

·        La versione in greco dell’AT (la versione dei Settanta) oltre ad una classificazione diversa, aggiunge alla versione ebraica altri libri detti APOCRIFI (o “deuterocanonici” o “intertestamentari”). Questi libri sono: Ester (versione in greco), Giuditta, Tobia, 1Maccabei, 2Maccabei, Sapienza, Siracide, Baruc, Lettera di Geremia, Daniele (versione in greco).   In Ester e Daniele (un ampliamento della versione ebraica) si parla dell’evoluzione del giudaismo nei tre secoli precedenti l’era cristiana; Giuditta e Tobia raccontano come Dio offre salvezza in una situazione molto difficile. I Maccabei si riferiscono alla rivolta ebraica tra il 175 e il 135 a.C.    La Sapienza e Siracide sono simili ai Proverbi. Baruc e la lettera di Geremia mettono il popolo in guardia dall’idolatria.

Troveremo questi libri nelle Bibbie cattoliche e in quelle interconfessionali, raramente in quelle protestanti.

Per i primi cristiani, spesso di origine ebraica, le Scritture erano i soli libri dell’ Antico Testamento. Ben presto la parola e le azioni di Gesù divennero tanto importanti da richiedere anche un riferimento scritto, sebbene la tradizione orale del tempo fosse molto affidabile. La rapida espansione del cristianesimo portò diversi problemi: disaccordi nelle comunità, divergenze tra gli apostoli, questioni pratiche circa la vita cristiana. Chi aveva conosciuto Gesù ma anche chi non era stato testimone oculare, cominciarono a scrivere, chi la vita di Gesù, chi rispondeva con lettere alle questioni delle comunità cristiane lontane, ecc.  Ad un certo punto subentrò la necessità di fare una selezione tra i tanti scritti, lavoro che durò diversi secoli. Nel 367 con Attanasio di Alessandria, venne chiuso il canone del Nuovo Testamento.

IL NUOVO TESTAMENTO – LE LETTERE

Con il termine “vangelo” si indicano i quattro libri di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, dove si racconta l’intervento di Dio nella persona di Gesù di Nazaret.

Nei quattro vangeli si possono individuare vari generi letterari:

-         I discorsi : il più celebre è il Sermone sulla montagna (Matteo 5,7)

-         Le parabole: queste sono rivolte soprattutto ai discepoli. Dietro questi semplici esempi, spesso della vita quotidiana, Gesù rivolge un messaggio spirituale importante accessibile a coloro che gli sono più vicini, quelli che lo seguono costantemente. Esprimono per lo più salvezza e speranza.

-         I racconti dei miracoli: l’obiettivo di questi racconti non è evidenziare i poteri magici di Gesù bensì dimostrare la potenza della fede che può sconfiggere la malattia, la morte e gli elementi naturali.

-         I dialoghi: li troviamo soprattutto nel libro di Giovanni (per es. Gesù e Nicodemo Gv3, G. e la donna samaritana Gv4)

-         Il genere apocalittico: negli ambienti ebraici, già dal 200 a.C., era un genere molto usato; è presente anche nell’AT in Daniele, Zaccaria… Nel NT troviamo questo genere non solo nell’ Apocalisse di Giovanni, ma anche nei vangeli quando si parla della fine dei tempi (Matteo 24, Marco1, Luca21). Il termine “apocalisse” in origine significava “rivelazione”.

Questi testi descrivono scene terribili ma devono essere letti come messaggi odi speranza. Vengono usati molti simboli per tentare di far comprendere le forze del male o altri contenuti; il lettore deve saper codificare questi simboli non per predire il futuro (non è questo lo scopo del libro) ma per scoprire il soggetto della “rivelazione”, cioè l’opera di Dio nel presente, passato e futuro, cioè Cristo stesso.

INIZIAMO LA LETTURA

La Bibbia non va letta tutta d’un fiato, dalla Genesi all’Apocalisse, anche perché i libri non sono in ordine cronologico. Possiamo andare per ampi argomenti, per esempio:

-         L’introduzione al patto: Genesi, Esodo, Giosuè

-         L’epoca del Messia: vangelo di Marco

-         Il tempo della chiesa: Atti degli Apostoli, le lettere

-         Il periodo della maturazione e dell’incontro: vangelo di Giovanni

Altri libri si possono leggere in qualunque momento e senza un ordine: Giobbe, Salmi, Cantico dei Cantici.

 

Resta che la lettura della Bibbia deve essere un’esperienza personale di gioia, di scoperta, di dialogo. Qualcosa di desiderato e piacevole.

 

 

(continua)

 

 

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