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LA CONCA DI RAME Santuario 10 - di Renzo Ronca - 23-5-12 Fig 20 (1)
Proseguendo il nostro percorso all’interno del santuario di Mosè, arriviamo alla “conca di rame” (punto B fig 15-2 sottostante)
Fig. 15-2
Non ci sono indicazioni sulla forma e le dimensioni; sappiamo che conteneva acqua soprattutto per far lavare i sacerdoti prima di entrare nel tabernacolo. (2) Fig.21 (3)
Lo scopo di questo importante arredo era quello di rimuovere ogni impurità che avrebbe impedito di servire Dio. Per volere dell'Eterno era impossibile entrare senza prima essersi lavati le mani ed i piedi; l’eventuale ingresso senza la purificazione avrebbe causato la morte. Questo passaggio simboleggia il battesimo. Secondo la strada che ha tracciato Dio, l’uomo può avvicinarsi solo per mezzo del battesimo, cioè la purificazione in acqua e nel il sangue di Gesù (altare di rame, vedi volta scorsa). Si tratta in pratica di quella che noi chiamiamo “nuova nascita”. Al tempo degli Israeliti erano solo i sacerdoti che potevano accedere al tabernacolo, ma dopo Gesù, ecco che oggi il battesimo nell’acqua nel sangue e nello Spirito rende tutti i credenti “sacerdoti di Dio”: “anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo” (1Pietro 2:5) Dunque vale anche per noi questa indicazione.
Molto spesso quando ci sentiamo di credere in Gesù, quando siamo sicuri della nostra fede ci pare inutile il battesimo. “In fondo” ci diciamo “io credo nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo, è questo che conta”; ci potrebbe capitare di vedere il battesimo come un optional esteriore non indispensabile. Io non lo so perché, ma l’Eterno non la pensa in qs modo. Ci sono “passaggi obbligati” diciamo così; possono riguardare la nostra ubbidienza, la nostra umiltà, non lo so… fatto sta che il battesimo è voluto dal Padre, è una indicazione precisa da parte di Gesù ed è ciò che ci spinge a testimoniare lo Spirito di Dio. Anche Gesù si battezzò da adulto, per immersione; anche Cornelio fu battezzato nonostante avesse già ricevuto da Dio stesso il dono dello Spirito Santo. (4) Prima di entrare nel tabernacolo e avvicinarci di più, se davvero vogliamo fare la volontà di Dio, è indispensabile ciò che rappresenta l’altare di rame per i sacrifici in virtù del sangue di Cristo e l’acqua come purificazione volontaria del nostro corpo e delle nostre azioni affinché siamo liberi dal peccato e puri nelle intenzioni.
Correlazioni: BATTESIMO DA ADULTI O APPENA NATI BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO (troppa fretta per il dono delle lingue) CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO - (1 parte) CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO (2 parte)
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NOTE (1)Imm da: “La rivelaz. del Cristo nel tabern. Di Mosè” (2) 17 Il SIGNORE parlò ancora a Mosè dicendo: 18 «Farai pure una conca di bronzo, con la sua base di bronzo, per le abluzioni; la porrai tra la tenda di convegno e l'altare, e la riempirai d'acqua. 19 Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi. 20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perché non muoiano. Anche quando si avvicineranno all'altare per fare il servizio, per far fumare un'offerta fatta al SIGNORE mediante il fuoco, 21 si laveranno le mani e i piedi; così non moriranno. Questa sarà una norma perenne per loro, per Aaronne e per la sua discendenza, di generazione in generazione». (Esodo 30:17-21) (3) Imm da "Il tabern. tipico" (4) Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.(Atti 10:47-48)
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