Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

IL CORTILE DEL SANTUARIO - ACCENNO GENERICO AL PERCORSO ESTERNO (SANT-3)

di Renzo Ronca - 30-4-12

 

 

 

Fig 8*

 

 

 

 

 

 

 

Proseguiamo il nostro viaggio. Ogni più piccola parte del santuario ci ricorda il Signore Gesù e la nostra storia, dalla creazione all’eternità.

 

 Sappiamo che è la presenza di Dio (nel luogo santissimo) che induce l’uomo ad avvicinarsi a Lui. L’Eterno offre se stesso in Cristo Gesù, come agnello sacrificale, offerta pura e perfetta, per riconciliare il peccatore a Sé.  L’atto primario è l’amore di Dio, che agisce come un dolce e persistente richiamo sull’uomo.

 

L’uomo di Israele nel deserto allora, che già ha accettato di liberarsi dagli oppressori egiziani, cerca di rispondere e seguirLo anche se non ne ha ancora consapevolezza; così segue le indicazioni di Mosè e della colonna di fuoco (1)  senza capire bene dove sta andando.

 

Tra quel popolo in viaggio siamo anche noi.

 

Nello specifico il peccatore che desidera riconciliarsi con l’Eterno si avvicina al santuario, dentro una recinzione che era di 100 x 50 cubiti (grossomodo 50 x 25 metri). Questo determina una prima divisione tra quelli fuori e quelli dentro.

 

Fig. 9*

 

 

 

 

 

 

 

 

Fig.10*

 

 

 

 

 

 

 

 fig. 11*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’altezza del telo di recinzione era di 5 cubiti (1 cubito = 55 cm circa; h tot. = 2 metri e 75cm circa)

In questo modo ad fuori non si poteva vedere dentro e viceversa.

 

 Questo significa che l’atto di fede del peccatore per mezzo del quale ottiene la pace con l’Eterno non visibile, è nascosto al mondo che sta fuori. Chi non si avvicina a Dio con fede non potrà mai capire né provare il processo del pentimento e la gioia del perdono e la pace nel cuore che ne deriva. 

 

   ACCENNO GENERICO AL  PERCORSO ESTERNO:

 

1)     Gli Israeliti dunque (maschi da 20 anni in su) che desiderano purificarsi per un proprio peccato o di quelli della propria famiglia (2) si avvicinano al santuario per offrire il sacrificio prescritto (tortore, agnelli…);

2)     Entrano per l’unica porta che sta verso Est;

3)     All’interno del cortile prestano servizio solo i Leviti, una tribù di Israele che si dedicava solo al servizio dell’Eterno e non aveva altro possedimento;

4)     Il peccatore pone la mano sull’animale che offriva come espiazione e chiede a Dio di essere perdonato dai suoi peccati;

5)     Il peccatore stesso compie il sacrificio uccidendo l’animale;

6)     Il sacerdote poteva prendere il sangue e spruzzarlo sull’altare degli olocausti o davanti all’ingresso della tenda del tabernacolo;

7)     La carne della vittima senza macchia offerta all’Eterno era in parte bruciata sull’altare nel cortile, in parte consumata dai sacerdoti;

8)     I sacerdoti, dopo essersi lavati nella conca di rame, possono entrare nella prima parte del tabernacolo, chiamata "luogo santo".

 

 (continua)

 

NOTE

(1)Il SIGNORE andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli lungo il cammino; di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e notte. (Esodo 13:21)

(2) L’uomo era responsabile di se stesso e tutta la sua eventuale famiglia e spettava a lui, in caso di trasgressione della legge, avvicinarsi al santuario ed offrire un sacrificio di espiazione.

*) Nella nostra documentazione di scritti ed immagini sulla rete ci siamo avvalsi di parecchie fonti riportate nella bibliografia finale  del nostro studio, all'ultima pagina. Tuttavia se qualche immagine è stata presa rapidamente senza riferimenti ce ne scusiamo e se ci fosse qlc copyright che ci è sfuggito, basta una comunicazione e la togliamo subito.

 

 

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