Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ASCOLTARE DIO (da "Abbiate medesimo sentimento")

- di Renzo Ronca (4-9-11) - 27-6-17

 

 

 

Abbiamo visto che ascoltare Dio non è imparare a memoria la Bibbia ed applicare la Legge, ma è vivere un rapporto rispettoso e dolce col Signore, che ci metta in grado di recepire e scambiare il Suo amore col nostro e di tradurlo all’esterno in atti pratici, secondo la Sua volontà che coincide con nostro bene.

 

Se dovessimo fare un quadro in cui rappresentare l’ascolto di Dio non ci mancherebbero i colori ma ci mancherebbe il quadro stesso, perché dovrebbe essere senza cornice, senza bordi, senza limitazione. Infatti tutto il visibile, l’udibile, il percettibile dai sensi umani e da quelli spirituali concorre all’ascolto di Dio.

 

Questo tutto, per quanto bello, può costituire un problema: quando la perfezione divina è così immensa che ci avvolge da fuori e da dentro, l’anima impreparata corre il rischio di considerare normale e persino banale tutta questa armonia che la circonda e percepisce il tutto come una unica cosa con se stessa, come il bambino quando si sente ancora un tutt’uno con la mamma.

 

Allora l’anima deve crescere ed affinare  i suoi sensi, così potrà discernere e godere degli aspetti singoli e corali delle perfezioni divine.

 

Una volta da ragazzo mi fecero ascoltare un pezzo di musica classica, tratto da le “Quattro stagioni di Vivaldi”. Non avevo mai sentito quel genere di musica; mi sembrò pieno di suoni, gradevole, ma nulla di più. Quando poi lo risentii mi parve più bello perché avevo riconosciuto alcuni strumenti. In seguito mi mostrarono una specie di poesia delle “Quattro stagioni” su cui il compositore aveva realizzato la musica: c’era un pastorello che dormiva e il suo cane che dormiva accanto a lui… mi fecero sentire il punto preciso in cui il compositore aveva reso il respiro del pastore e del cane con la musica e ne fui grandemente meravigliato.

 

Ecco, ascoltare Dio è prima di tutto seguire il Maestro Spirito Santo che ci istruisce a riconoscere la differenza dell’intonazione dei suoni, le armonie, le basi, i tempi, gli argomenti, le allegrie e i silenzi. Un affinamento dell’udire.

 

Sulla Bibbia è “registrata”, racchiusa, contenuta,  la voce di Dio che sa esporre e "dipingere" i tempi ed i Suoi progetti. La Bibbia è un insieme perfetto, ma pur restando tale nella sua globalità, lo Spirito Santo ci insegna a discernere le singole elevatezze. Se le ascoltiamo bene, queste sublimità, ci toccheranno nel profondo, tuttavia saranno sempre parte dell’insieme, perché perfettamente intonate con esso.

 

Diffido degli studi biblici nozionistici e mnemonici, tipo catechismo di una volta, amo invece abbandonarmi in preghiera e lasciarmi guidare poi nella meditazione dallo Spirito Santo nell’ascolto dei singoli passi biblici.

La Bibbia è un’armonia di suoni e di grandezze illimitate che lo Spirito di Dio sa fondere e farci pervenire senza spaventarci, rapportando le frequenze dall’infinito del cielo fino al nostro limitato udire. In questo modo l’anima è come rapita e si lascia andare sicura in una dolce apertura di fede che le permette di espandersi.

 

Quando Dio, in Cristo Gesù, si rivelò nella mia persona, lo Spirito Santo cominciò ad istruirmi nel silenzio di una casa antica, in cui abitavo da solo. Cominciò col correggermi. Prima Dio mi amò ed io fui atterrito da questo amore; poi lo Spirito Santo con pazienza e dolcezza mi mostrò i miei errori, i miei peccati. Lo fece in modo meraviglioso ed io in quell’amore non mi sentii accusato o perduto, pure se provai grande dolore.

Tra le prime cose che raddrizzò fu il mio linguaggio. Prima dicevo parolacce, bestemmiavo, maledivo me stesso e la vita. Il Signore aveva portato una nuova vita nel mio cuore e pian piano capii che era sbagliato parlare male di questa vita. Era come parlare male di Dio stesso. Modificare le nostre parole è importante perché la “Parola” è il Signore stesso. Ma non l’avrei capito se non mi fossi aperto all’ascolto della Sua Parola tramite la Bibbia, che cercavo “affamato” come fosse pane, che “ascoltavo” ogni giorno come fosse musica, con grandissimo desiderio e passione.

Ma per ascoltare Dio bisogna saper tacere.

Il nostro “io” è uno che parla sempre, si lamenta di tutto, desidera tutto, non dà mai spazio ad altri che a se stesso. Se non si abbassa questo egocentrismo resteremo sordi ad ogni parola che non sia la nostra. Se non impariamo il silenzio esteriore ed interiore, lasceremo Gesù a bussare fuori della porta della nostra coscienza.

 

Quando poi finalmente tace il flusso del nostro individualismo, espresso in lamentele, invidie, desiderio di essere sempre approvati, desiderio di essere al centro di ogni situazione, allora può crescere la paura. Paura che dobbiamo imparare a conoscere e vincere con la fede. La paura era come tenuta nascosta del nostro egocentrismo, dalle attività frenetiche del mondo, dal parlare e dal frastuono in cui ci eravamo immersi per non pensare.

Cessato il frastuono, quando lo Spirito di Dio ci porta nella solitudine e nel silenzio, dobbiamo fare i conti con desideri e paure; con le contraddizioni dentro al nostro cuore, che verranno fuori in modo improvviso, disordinato e tempestoso.

 

Accettare di essere niente davanti a Dio non è facile. Noi che ipnotizzati dalle pubblicità pensiamo “di valere e di essere importanti” in realtà scopriamo drammaticamente che siamo solo un soffio di fumo che in un momento può sparire nel disinteresse del mondo.

Ma se smettiamo di parlare e di far fluire pensieri disordinati e ci fermiamo un momento ecco che ascoltiamo la voce di Dio, ecco che si apre la verità. Noi, dei figli che si erano allontanati e persi, possiamo tornare nella nostra casa, dalla nostra mamma e da nostro padre che tanto ci stavano cercando.

 

Non amavo la solitudine ma lo Spirito Santo mi costrinse a passare per questa via. L’ho rifiutata con tutte le mie forze prima di conoscere il Signore, poi l’ho apprezzata, desiderata ed amata perché è solo nel silenzio che puoi udire senza distrazioni la Sua dolce Parola.

«Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Osea 2:14) 

Lo Spirito Santo preparò per me questo deserto, non per farmi soffrire ma per salvarmi. A quel tempo riempivo di pianto le mie serate, oggi penso con nostalgia a quei momenti, perché quel dolore era necessario e sano. Infatti in una specie di purificazione interiore la sofferenza per il mio distacco dal Sommo Bene, preparò il mio cuore a ricevere la visita del mio Signore. Fu tale la grazia e la gloria di quell’incontro che se fosse possibile mi ci stabilirei a vita in quel deserto doloroso pur di incontrare ancora il Signore!

 

Dopo diverso tempo incontrai le chiese organizzate dagli uomini, quando già ero stato fatto entrare nella Chiesa di Dio, nella Sua Famiglia, lode a Dio. Quindi prima l’incontro col Signore per mezzo dello Spirito Santo, poi il rapporto col prossimo. Così come è scritto:

 

Matteo 22:37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»

 

(continua)

 

 

 

 

NOTA dell’autore: La mia esperienza non è una cosa privata che finisce in un raccontino. Per me servire il Signore è un onore grande che limitatamente alla mia pochezza, cerco di attuare. C’è un cammino di riflessioni, meditazioni, scelte, che ho iniziato a fare dopo il 1977 e che spero continuerà per tutta la vita. E’ un cammino di spiritualità cristiana che sarei contento di condividere con chi è davvero interessato a conoscere il Signore. Si tratta di un cammino gratuto per corrispondenza chiamato “Espansione spirituale” che svolgo tramite questa Organizzazione. Chi vuole potrà scrivermi alla mail: mispic2@libero.it

 

 

Pag. precedente  -  Pag. successiva   -  Indice studi biblici  -  Home

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE