ESISTE LA PACE?

Realismo e speranza alla luce delle Scritture

Di Renzo Ronca – 17-1-11

 

 

Come la parola “amore”, anche la parola “pace” è tra le più usate nella lingua degli uomini; ma come è desiderabile ed irraggiungibile l’amore, così è attraente e inafferrabile la pace. Al momento della creazione dell’uomo c’era la pace, intesa come normalità di rapporti, sintonia col creato, armonia con Dio, ma dopo la ribellione, la normalità è diventata la conflittualità interiore, l’inquietudine, la necessità di sopravvivere tra passione e dolore… insomma la vita di oggi.

Quando tutte questi affanni lasciano un attimo di respiro, chiamiamo “pace” l’assenza di guerra, ma in realtà è solo un sollievo momentaneo di uno stato inquieto dell’uomo, destinato a sperimentare sempre più guerre, dentro e fuori di sé. Le guerre aumenteranno sempre più, fino a che Dio presenterà il conto finale a noi umani e alle creature ribelli del cielo. Cosa piuttosto nota a chi legge la Bibbia.

 

Quante volte abbiamo letto e sentito la frase “Dio di pace”! Eppure non abbiamo veramente idea di cosa sia questa composizione di pace riferita a Dio. Sappiamo che “i Suoi pensieri verso di noi sono buoni, di pace e non di male, per darci un avvenire e una speranza.”[1] Questo ci fa capire bene che la pace di Dio è finalizzata a un avvenire ed una speranza. E’ importante! Ci dovremmo applicare per conoscerla, perché senza di essa dunque, non avremmo né avvenire né speranza. Tuttavia non abbiamo mai ascoltato il Signore, visto che le guerre aumentano sempre di più nel mondo, tra di noi e dentro di noi, visto l’aumento delle inquietudini delle depressioni e dei suicidi . Io sinceramente non  riesco a capire come questo Essere che chiamiamo Dio, possa amarci. Eppure non solo ci ama, ma come dice R. Pache “si è buttato in Cristo nella mischia delle nostre guerre e dei nostri peccati accettando di morire”[2] per toglierci da questa condanna che ci avrebbe distrutto. Infatti Gesù è “la nostra pace.”[3] Egli, come sappiamo, ha reso possibile la riconciliazione con il Padre[4] eliminando così la condanna a morte e lasciandoci un futuro di vita eterna. 

Ma se ha tolto questo stato di conflitto e di condanna, dov’è adesso la pace che ci dona?

Questo stato interiore di serenità e pace non è rapportabile al mondo. Non esiste nel mondo.[5]

Noi che nasciamo nel peccato e che siamo per natura ribelli, abbiamo come “normalità” solo la guerra. Guerra non solo tra nazioni ma anche dentro di noi. Solo attraverso una “nuova nascita spirituale” può avvenire una specie di trapianto.[6] Immaginate come un’operazione chirurgica fatta non dall’uomo ma da Dio stesso, un intervento che dall’esterno viene a cambiare il nostro interno, forse la mente stessa, la parte essenziale nel nostro essere, quella parte che come una sorgente modifica il corso dei nostri pensieri. Prima di conoscere Dio questi pensieri erano in guerra col mondo, con se stessi e con la vita del mondo; dopo essere stati conosciuti da Dio questi pensieri vengono da Lui orientati e fluiscono ordinati da Lui e verso di Lui, in questa vita e in una Vita fuori da questo mondo, che già possiamo presentire per fede.

 

Ma il punto centrale del nostro discorso è che noi, nati di nuovo oppure no, viviamo più o meno consapevolmente circondati da un continuo stato di guerra. Questo “stato di guerra” non è facilmente individuabile essendo la normalità del nostro vivere terreno; appena lo identifichi in una cosa e lotti per risolverla, poi scopri che dentro c’è un’altra scatola chiusa; appena la apri ne trovi un’altra ancora… Alla base della guerra che permea i nostri pensieri, l’aria che respiriamo, c’è una cosa sola: l’assenza di Dio. Chi non ha Dio viene chiamato “empio” e, dice la Scrittura che  “non c’è pace per gli empi”[7]. Solo Dio può dare vita alle ossa morte,[8] solo la presenza dello Spirito Santo può immergerci nella pace, pur restando con il corpo nella guerra.

 

La pace del cristiano è una conseguenza dell’amore e della salvezza di Dio, ma per dimorare nella pace occorre una vigilanza continua ed una continua difesa che forse è un combattimento interiore molto grande. Per mantenere la pace e i suoi frutti, cioè un avvenire ed una speranza, incredibilmente bisogna dunque combattere.[9]

 

Non basta. La serenità interiore e la fede che abbiamo noi credenti, non significa che non saremo perseguitati[10]. Se non soffriremo per noi stessi sicuramente avverrà per il nostro prossimo.

Anche se potrà sembrare assurdo, sarà proprio a causa di Cristo, nostra pace, che arriverà la divisione e la guerra in molte famiglie;[11] infatti molti resisteranno allo Spirito di Dio della salvezza e saranno sedotti dalla forza dell’inganno. Faranno guerra ai cristiani come la fecero contro Cristo.

Infatti il diavolo, questo essere ribelle che ci ha infettati, contaminati, sta scatenando al massimo le sue forze sulla terra per colpire e distruggere prima di tutto proprio noi che crediamo in Cristo, perché sa di avere poco tempo.[12] E’ qui, sulla terra in questo insignificante pianetino, che si consumerà la fine degli eventi di tutte le creature.

 

Ma non dobbiamo perderci d’animo. Tutto questo discorso mira a due risultati:

Primo: essere realisti, consapevoli di quello che sta avvenendo nel mondo. Non pensate che arriverà magicamente la pace tra le nazioni; sarà esattamente il contrario. Anzi è proprio quando parleranno troppo di pace che si scatenerà il peggio.[13]

Secondo: ricordare che siamo figli di Dio, far rivivere la speranza nella prospettiva delle promesse di Gesù. Egli infatti non ci ha lasciati soli ma in chi ha creduto veramente in Lui ha lasciato la guida, la protezione e la consolazione dello Spirito Santo. E’ proprio lo Spirito di Dio che ci ricorda che siamo figli Suoi[14] per i meriti di Cristo e che saremo presto rapiti[15], portati in salvo prima che venga il terribile giorno del Signore.

 

E’ proprio con questa speranza, sicura perché basata sulle parole di Gesù,[16] che noi possiamo consolarci a vicenda.

Maran-atha![17]


 

 

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[1] Ger 29:11

[2] Nuovo Dizion. Biblico di René Pache

[3] Efes 2:14

[4] Romani 5:1 “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”

[5] Giov 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

[6] Tito 3:3 Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. 4 Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, 5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna.

[7] Isaia 48:22; 57:21

[8] Ezechiele 37:3…

[9] Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

[10] 2Timoteo 3:12 Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.

[11] Luca 12:51 Voi pensate che io sia venuto a portar pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; 52 perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; 53 saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».

[12] Apoc 12:12

[13] 1Tessalonicesi 5:3 - Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

[14] Romani 8:16 - Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.

[15] 1Tessalonicesi 4:17 - poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.

[16] Giovanni 14:3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;

[17] Espressione aramaica con cui si salutavano i cristiani del tempo e significa “Il Signore nostro viene”

 

 

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