Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

COME CI PRESENTIAMO A DIO OGGI?

Riscoprire la coscienza pura alla luce dello Spirito Santo

 

 di Renzo Ronca 28-11-10

 

[Offrire il cuore - Foto-PIC]

 

 

 

 

 

Proseguendo il discorso iniziato con “il primo peccato di Satana”[1] e “L’invidia di Caino”[2] andiamo adesso a provare noi stessi per cercare di capire se le nostre offerte a Dio sono giuste o ingiuste, se sono accolte oppure sono respinte.

 

Abbiamo visto che l’infiltrazione di Satana[3] distacca l’uomo da Dio e lo fa rassomigliare a se stesso, cioè al diavolo, il quale non potrà più godere della gloria del Signore, ma troverà solo la condanna eterna. Il punto adesso è: noi siamo realmente vivi in Dio per mezzo di Cristo, oppure apparentemente vivi ma in cammino verso la morte? Non mi riferisco a chi pratica consapevolmente il peccato (che è già morto se non si ravvede), ma a chi pensa di essere un credente salvato, un fratello, quando invece non lo è, perché Cristo non vive in lui.

 

Chi non è abituato all’introspezione spirituale da parte dello Spirito Santo, che ci sa correggere e guidare, troverà difficoltà anche iniziare il primo passo, cioè ammettere solo la possibilità di non essere “in linea” con lo Spirito di Cristo. Tuttavia non bisogna scoraggiarci, il Signore aiuta che lo cerca e facendo del nostro meglio per seguire la Parola del Signore, sforziamoci lo stesso di presentarci davanti a Lui, per essere da Lui sempre più corretti, perché chi è che può definirsi giusto?

 

Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati[4].

 

Se leggiamo la Bibbia in un certo modo, ci accorgiamo che questa dall’inizio ad oggi è l’evoluzione di un pensiero in forma sempre più approfondita e complessa. Le offerte libere di Caino e Abele ad esempio sono diventate nei secoli offerte organizzate nel Tempio di Israele e quindi con Gesù, siamo diventati noi stessi offerta davanti a Dio[5]. Come Cristo offrì se stesso al Padre per la nostra salvezza,[6] così per questo sacrificio di Cristo, anche noi diventiamo un corpo santificato offerto a Dio.

Ma se questo è il dono che ci salva, ed è la nostra consacrazione, manteniamo noi la purezza del nostro corpo (purificato dal sangue di Gesù) quando ci accostiamo al Padre?

Quanti di noi si accostano a Dio in maniera indegna? L’offerta di noi stessi è buona come quella di Abele o è malvagia come quella di Caino?

 

1 Cor 11:27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. 30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.

 

Non è l’analisi razionale nostra che ci fa capire se siamo puri oppure no. Gli scribi e i farisei credevano di esserlo applicando una legge senza cuore e Gesù li rimproverò.

 

Quello che ci fa capire come siamo realmente è la coscienza davanti a Dio.

 

Quella a cui ci riferiamo non è la coscienza come elaborazione psicologica, ma è la “coscienza davanti a Dio”. E’ uno sguardo, se così si può dire, distaccato da noi stessi che osserva di nuovo noi stessi ed osserva anche il Signore. Da questa duplice osservazione nasce un confronto che mette in risalto le nostre ombre. Il Regista che fa tutto questo non siamo certo noi, ma è lo Spirito Santo di Dio, nostra Guida, Consolatore, Insegnante, Revisore, Madre e Padre. E’ ovvio che in confronto a Gesù saremo sempre mancanti, ma questo per fortuna non ci viene presentato come una cosa che ci atterrisce, bensì come una consapevolezza continua di essere umili. Lo Spirito Santo sa come rapportare l’Infinito al finito, la Perfezione del Divino alla nostra limitatezza. Egli ci indica e ci ricorda le cose in modo dinamico, sulla base di una evoluzione nostra, personale, già nel piano di Dio. E’ come all’università quando un docente segue il tuo piano di studi e controlla la stesura della tesi di laurea. Lui ha in mente un certo modello del lavoro che tu devi ancora fare. Sulle basi delle sue indicazioni e delle nostre possibilità che lui conosce, può coordinarlo regolarmente ritoccandolo qua e là sia nel contenuto dello scritto, e sia nella forma. In questo modo l’insegnante che ci segue, lo Spirito santo, è vigile affinché la tesi della nostra vita venga redatta in maniera perfetta, sia nella sostanza che nella impaginazione, ovvero sia nel cuore che nel corpo.

 

Le offerte di lode di preghiera che offriamo a Dio oggi, non sempre Gli sono gradite perché nei nostri cuori è presente un miscuglio di dei seri, emozioni, sentimenti che non ci permettono di essere puri.

Se non ce ne accorgiamo è perché la nostra coscienza davanti a Dio è offuscata, dorme, non funziona. Non può funzionare perché non abbiamo un solo riscontro in Dio, ma abbiamo diversi riferimenti che diversificano e spezzettano la coscienza cristiana fino a renderla debole, inefficace ed alla fine del tutto insensibile alal voce dello Spirito di Dio.

Faccio due esempi:

1) se io desidero tanto un oggetto e posso averlo senza che nessuno se ne accorga, posso essere guidato dalla concupiscenza, che tenterà di modificare il senso della mia coscienza cristiana ingannandola. La concupiscenza cercherà di convincere la coscienza che in fondo è per necessità che ho rubato, che tutto sommato non è più un peccato, perché non ho fatto del male a nessuno, ecc. Fatto sta che il cuore non è puro quando mi accosto a Dio.

2) Se ho la responsabilità di una comunità religiosa e sono anche sposato con dei figli, può capitare che la moglie o un figlio possano condizionarmi eccessivamente e magari per loro interesse, per amore loro, io diventi poco obiettivo nella conduzione della comunità dei fedeli e commetta delle ingiustizie. Molti brave persone, onesti uomini di Dio sono stati male consigliati dalle loro mogli o si sono mostrati deboli davanti ai loro figli. Anche in questo caso la nostra offerta non è gradita a Dio.

 

Ma lode a Dio se siamo ancora nel periodo della Grazia: Sono convinto che il Signore abbia innumerevoli possibilità di mandarci segnali e correzioni perché noi ci convertiamo. A volte può servirsi anche di persone che ci appaiono poco credibili o poco simpatiche. Cominciamo dunque a stare più attenti quando riceviamo delle critiche. Chissà che non sia vero quanto ci dicono e che quel difetto che ci viene rimproverato non sia la correzione dello Spirito di Dio? Esaminiamoci con cuore sincero davanti al Signore ogni volta.

 

“avendo in Dio la speranza […] che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti. Per questo anch'io mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini” (Atti 24:15-16) 


 

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[3] Non importa come avvenga l’influenza satanica: per attrazione, paura, fascino, disperazione, curiosità, noia, ribellione… ciò che conta è lo stato in cui riduce la nostra anima, priva di Dio.

[4] 2Corinzi 13:5

[5] Romani 12:1 “1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.

[6] Ebrei 10:10 - In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre.

 

 

 

 

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