Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

PECCATO PER IGNORANZA E PECCATO CONSAPEVOLE

La bestemmia contro lo Spirito Santo

 Renzo Ronca - 29-8-10

 

 

[imm da apreroma]

 

 

Tutti noi eravamo nel peccato, ci siamo nati nel peccato; non eravamo consapevoli di esserlo, ci sembrava tutto “normale” vivere a quel modo. Fatto sta che consapevoli o meno eravamo nel peccato, ovvero divisi da Dio, staccati e lontani da Lui; questo significa chiaramente che saremmo morti nei nostri peccati, senza nessuna salvezza, senza gustare la grazia e dunque avere la certezza della vita eterna.

E’ per grazia conquistata da Cristo con la sua morte in croce che poi è arrivato lo Spirito Santo che ci ha rivelato come stanno veramente le cose. Tale consapevolezza ha prodotto in noi dispiacere, vergogna, pentimento della nostra lontananza da Dio ed ha suscitato in noi un sincero desiderio di tornare a Lui. Questa aspirazione dell’anima viene concessa per grazia ed ecco allora la nostra salvezza lode a Dio. I peccati commessi nella nostra vita, al momento del battesimo, vengono tutti perdonati.

 

“Ora, fratelli, io so che lo faceste per ignoranza, come pure i vostri capi”. “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati” (Atti 3:17 e 19)

 

Diverso è invece il discorso per chi, già convertito, battezzato, avendo già gustato la gioia del perdono e i doni dello Spirito, decida consapevolmente di allontanarsi dalla grazia e volgersi di nuovo al peccato.

«Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.  (Matteo 12:31)

In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno». (Marco 3:28-29)

Lo Spirito Santo è coma una mamma che ci concepisce e ci “sente” già prima di nascere, che ci porta alla luce, che ci “insegue” dovunque, pungolandoci con le Sue cure d’amore per il nostro bene fino a che non ci arrendiamo all’Amore divino. Chi ha avuto questo dono, l’ha conosciuto e “gustato”, come può essere perdonato se è lo stesso Spirito Santo che convince di aver peccato?[1]

Se uno infatti consapevolmente decide di rifiutare lo Spirito Santo che porta la consapevolezza d’errore, come potrà essere di nuovo consapevole? La cosa non è più possibile. Il perdono infatti si ha solo dopo il pentimento. E’ impossibile pentirsi senza lo Spirito di Dio che porta la luce nell’anima. E’ errato dunque l’insegnamento che Dio perdoni chiunque solo perché “è buono”.

Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata. (Ebrei 6:4-8)

Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati; ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che divorerà i ribelli. Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? (Ebrei 10:26-29)

Qualcuno dirà, “Ma Dio può ogni cosa, dunque può anche perdonare lo stesso se vuole..” Che Dio possa fare ogni cosa è vero, ma c’è un punto su cui non cambierà mai: il dono della libertà alle Sue creature; il così detto “libero arbitrio”. Dio ci lascia liberi anche di abbandonarlo. Difficile per noi capire un amore così, noi che per amore intendiamo anche “possesso”; però l’amore di Dio è così grande da accettare anche l’abbandono.

Questo non vuol dire che non tenterà fino all’ultimo di far ragionare il peccatore vedendo che si sta buttando in un baratro, ma alla fine, se consapevole di tutto, una volta conosciuta la grazia e l’immensità di tale Amore, questa persona decide inspiegabilmente di tradirlo di nuovo, allora viene lasciata andare verso la fine che il peccatore stesso si è scelto.


 

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[1] Giov 16:8 Quando [il Consolatore, lo Sp Santo] sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

 

 

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