NON CHIAMIAMO AMORE LA PERVERSITA’ - di Renzo Ronca - 4-4-19

 

Ci sono film di successo o serie di film o registi o personaggi famosi che la gente idealizza e segue. Per usare un termine di moda, diventano “cult”. Ma al di là delle mode, “idealizzare” viene da “idolo” e “cult” significa propriamente “culto, venerazione”. Il fatto che certi personaggi o film o libri abbiano successo non significa affatto che siano buoni, anzi spesso da quel che vedo è il contrario. Sul “fascino del proibito” molto ci sarebbe da dire partendo da Eva ed Adamo fino ad oggi. Certa è una cosa: l’uomo, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza è attratto verso il superamento di ogni limite che gli appare come una costrizione, come un impedimento alla sua libertà. Comprendo che in gioventù questa spinta ad “andare oltre” ha un suo perché (soprattutto nei maschi), ma sono sempre stato dell’idea che debba esistere un limite alle sperimentazioni ed alle azioni.  L’intreccio tra conquista della libertà e mantenimento di qualche regola è la chiave, secondo me, per capire la maturità dell’uomo nel mondo. In questo percorso l’idea di “libertà”, applicata al concetto di “amore” e a quello di “diritti sociali” si è trasformata in una dissacrazione continua  dei valori. Parole come “etica” e “morale”, pure se usate e consumate da politici e religiosi, appaiono oggi grottesche[1] e prive del loro significato. Ricerchiamo le dimensioni reali dei significati attraverso la coscienza rinnovata dallo Spirito di Dio, dove “amore” non è possesso dell’altro, non è una passione fisica irresistibile per un corpo. Questo infatti ci porterebbe a desiderare potenzialmente tutti i corpi  e allo sviluppo anche della pedofilia, degli incesti  e di ogni altra degenerazione. D'altra parte non è nemmeno possibile la libertà di innamorarsi passionalmente  di una personalità che risiede all'interno di un corpo indipendentemente dal sesso del corpo, sia esso maschile o femminile, altrimenti sarebbe possibile ogni forma di omosessualità. So che oggi il mondo va in qs direzione, ma secondo me dobbiamo mantenere un limite, anche se in qs società edonistica[2] ci chiameranno “moralisti”. L’amore di Dio ha una apertura infinita che difficilmente potremo abbracciare, ma non è perverso. Non giudico, ma sono contro lo "scandalo"[3].   Ogni nostro caso incerto, ogni dubbio, va riportato davanti al Signore e "trattato" con Lui. Intanto, nel nostro piccolo sappiamo che Dio ci ha dato dei comandamenti e, in tutta modestia, penso che sia bene per l'uomo fare di tutto per rispettarli. Chiediamo allora di conoscere e vivere questo amore di cui parla il Signore che sorpassa ogni conoscenza, chiediamolo in preghiera ma non confondiamolo con quello che dà il mondo; non chiamiamo “amore” la perversità.

 

Efesini 3:14-21

“Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.”

 

 

 


 


[1] Grottesco: “Deforme e innaturale, paradossale e inspiegabile, take da suscitare reazioni contrastanti (dal riso all’indignazione)” (Devoto-Oli)

[2] Edonismo - 1 FILOS Dottrina filosofica che fa del piacere il fine supremo della vita umana; 2 estens. Modo di vivere che mira solo ai piaceri e alle soddisfazioni materiali. (Hoepli)

[3] Scandalo - Dice Gesù: "Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare." (Matteo 18:6). Il concetto di "scandalo" andrebbe approfondito molto per via  delle devastazioni volontarie o involontarie che può causare alle anime più sensibili e delicate.

 

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