Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

CONQUISTE DELL’UOMO E PATTO CON DIO 

di Renzo Ronca - 21-6-14-h9-(Livello 2 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

Deuteronomio 27:1-3

"Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine al popolo: «Osservate tutti i comandamenti che oggi vi do. Quando avrete attraversato il Giordano per entrare nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, vi dà, innalzerai delle grandi pietre e le imbiancherai con la calce. Poi vi scriverai sopra tutte le parole di questa legge…"

 

Conquistare un nuovo paese significa entrare prendere possesso di un “territorio” sconosciuto. Se interpretiamo la frase in senso molto ampio, per “nuovo territorio” possiamo intendere tutte le conquiste dell’uomo, per esempio anche quelle scientifiche.

L’avvertimento che Dio ci ha trasmesso potrebbe esprimersi a parole nostre nel modo seguente: “ricordati in ogni territorio che Io ti metto nelle mani, in ogni spazio di libertà in ogni conoscenza scientifica spirituale o di qualsiasi genere che Io metto sotto di te, appena farai tue queste conquiste, ricordati di mantenere vivo il patto che c’è tra me e te. Non ti devi mai scordare di me; devi sempre ricordarti che Io sono quello che ti ha creato e che ti benedice e ti guida e ti protegge nel tuo cammino”.

Purtroppo però l’uomo dimentica. Così ingannato dal fascino del peccato (anche sotto forma di sapienza umana) pensa di essere lui stesso l’artefice del proprio benessere, delle proprie conquiste scientifiche. Non rende più il rispetto dovuto a Dio (vedi i primi 4 comandamenti biblici letti in Esodo 20:2-17; Deuteronomio 5:6-21)  ma si gloria di se stesso. Questa autonomia è l’orgoglio di Satana che vuole essere come Dio.  Questo non riconoscere più Dio, non portarGli più l’onore dovuto, conduce inesorabilmente l’uomo a perdere ciò che pensa di aver conquistato, perché non ci possono essere sapienza e benedizioni senza Dio.

L’autonomia dell’uomo che non riconosce più Dio è un peccato grave che lo isola dalla verità delle cose e dai principi della vita. Se invece nel nostro cammino terreno, ad ogni conquista di qualsiasi tipo terremo fermamente ed umilmente il nostro patto con Dio, mantenendo vivo il decalogo, riconoscendo cioè Dio come l’artefice del nostro benessere dandoGli onore e gloria come dovuto, allora crescerà la nostra statura mentale morale e spirituale e saremo ricolmi di benedizioni.

Quindi, con animo pieno di riconoscenza, procediamo nel nostro cammino costruendo idealmente ad ogni nuova conquista come un sigillo un segno un marchio un fondamento solido che riaffermi la nostra alleanza con Dio Padre. Costruiamo come un muro di pietre e su quelle pietre sia scritto stabilmente ed in modo chiaro che noi manteniamo il nostro patto d’amore e fiducia e rispetto con Dio nostro creatore.

 

 

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