Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

“PRENDETE IL LARGO, GETTATE LE RETI” - Riflessioni su Luca 5:1-6  

di Renzo Ronca - 12-11-13-h. (Livello 2 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio, 2 Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. 3 Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla. 4 Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e gettate le reti per pescare». 5 Simone gli rispose: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti». 6 E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. (Luca 5:1-6)

 

 

Attraverso lo Spirito Santo ancora oggi un nuovo Gesù “distaccato da terra” (nel senso che è risorto) sa come predicare e farsi ascoltare dalle anime che lo cercano.

Lo fa anche attraverso noi che siamo suoi servitori e probabilmente lo farà anche attraverso te che ti stai avvicinando.

Ogni preziosa parola di Dio si gusta offrendola, condividendola con gli altri. L’atto stesso del porgerla di offrirla a chi la vuole ascoltare, dà senso alla nostra vita.

Poco importa se a noi ritorna o non ritorna un effetto di quanto trasmettiamo, è a Dio solo la gloria e a Lui tornerà l’amore che ci trasmette.

Per essere “pescatori di Dio” occorrono due azioni: “prendere il largo” e “gettare le reti”.

 

“Prendere il largo” significa uscire dagli intrighi, dai pensieri piccoli, dai ragionamenti limitati, dalla logica terrena del guadagno e dell’ottusità. Dobbiamo andare in acque profonde, dove le riflessioni hanno lo spazio e la determinazione di inabissarsi fino a dove c’è luce. Significa aprire la mente e lo spirito al di fuori delle dottrine della legge spicciola, protesa solo alla ricerca del peccato; significa aprire la mente e lo spirito all’espansione eterna che lo Spirito Santo è.

 

“Gettare le reti” significa raccogliere le ricchezze di Dio che vagano nell’inconscio di chi ascolta e portarle in superficie dove la loro coscienza si forma. Significa farlo non con le nostre sole forze, che spesso sono senza la luce della grazia  (“tutta la notte non presero nulla”), ma significa agire dietro l’impulso della parola di Dio (”...ma secondo la tua parola getterò le reti”). Dio solo conosce i cuori e ciò che si agita in essi. Lo Spirito Suo Santo consce i tempi i momenti le stagioni, sa quando un seme produce il suo frutto, quando è il momento di dire quella frase o quell’altra… E’ su questa spinta, su questa fiducia e sapienza, che noi, semplici servitori, ci inseriamo, facendo esattamente quanto ci viene chiesto. Nulla di più nulla di meno.

 

 

 

 

 

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