UN CIRCUITO D'AMORE IN NOI

di Gabriella Ciampi - 23-12-12 - (Livello 3 su 5)

[imm da Torinoscinza]

In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui». Giuda (non l'Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. (GIOVANNI 14:20-22)

Nei versetti subito precedenti, Gesù consola e promette consolazione, promette dicendo “Io pregherò il Padre ed egli vi manderà un altro Consolatore che dimori con voi in perpetuo” (v.16).

Gesù comprende la paura umana, soprattutto la paura della solitudine e della disperazione. Come quando due innamorati intimoriti si devono separare per un periodo lungo, uno dice all’altro “Se mi ami veramente non conta la distanza, io sono sempre in te e tu in me, io vivo in te perché ci amiamo!”.

Qui ci unisce l’amore nostro verso Gesù e di Gesù verso noi, e questo amore è reso potente e unico perché è collegato anche con il Padre, perché è “com-preso” dal Padre, ed è vitalizzato e nutrito dalla presenza costante dello Spirito Santo.

Si disegna cosi un Triangolo perfetto, un circuito d’amore che ci rende resistenti, forti, tranquilli di fronte ad ogni perturbazione della vita, del mondo e interna del nostro animo.

Da questo Triangolo perfetto nasce e prendiamo la pace di Dio, la pace per cui Gesù ci dice nel v. 26 “il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi”. E’ questo il dono per chi ama Gesù e si lascia non solo consolare ma anche rafforzare dallo Spirito, riferendosi a Lui nella difficoltà e nel timore, nel dubbio e nell’incertezza di ogni giorno.

Indice riflessioni in pillole   -   Home

Rendere partecipi gli altri delle proprie meditazioni sulla Parola del Signore è anche dividere il pane di Dio tra fratelli. Mandate pure gli scritti a mispic2@libero.it