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“Io sono colui che sono” (Esodo 3:14) "...non c’è più il bisogno di svelarne il Mistero e si accetta la Sua indefinibilità..." di Donatella - 29-7-12 .
[Lavanda - Foto di Donatella - vedi imm ingrandita]
Avere Dio nella propria vita, riconoscere la Sua esistenza, ad un certo punto del percorso di fede porta a non cercare più definizioni, spiegazioni, sulla Sua natura. Non si vuole più tentare di definirLo filosoficamente o capire in che modo è arrivato in noi (o noi in Lui). Non c’è più il bisogno di svelarne il Mistero e si accetta la Sua indefinibilità. Si cerca soltanto di ritrovarLo nella vita concreta, di viverLo nelle esperienze quotidiane, di rintracciare la Sua presenza e seguirLo nei suoi percorsi con il desiderio e la speranza di arrivare ad un incontro con Lui il più diretto e profondo possibile.
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