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CERCHIAMO DI NON ESSERE COME L’ASINO SELVATICO -di Renzo Ronca (27-9-11) 5-9-19
“L'angelo del SIGNORE le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il SIGNORE ti ha udita nella tua afflizione; egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli»”(Genesi 16:11-12)
L’asino selvatico (chiamato anche “onagro”) ha una caratteristica: con le zampe posteriori lancia dei sassi contro chi gli si avvicina. Da qui forse deriva un detto popolare delle mie parti che dice: “sei come il somaro che più gli fai del bene e più tira calci”. Lo stesso nome “onagro” fu dato ad una macchina da guerra antica, una specie di catapulta che serviva a lanciare delle pietre contro il nemico.
Questo modo di comportarsi, piuttosto ombroso, diffidente, aggressivo, sempre pronto a “lanciare pietre” anche contro i fratelli in una specie di guerra continua, è quello che il Signore profetizzò per Ismaele.
Noi diciamo di essere cristiani ma in molti casi ci comportiamo come l’onagro, tiriamo calci verso tutti, senza distinguere tra amici e nemici. La diffidenza dell’asino selvatico può essere utile contro i cacciatori che lo vogliono imprigionare, ma certamente non è buona per chi dovrebbe fare della fratellanza il suo stile di vita.
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