Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

IL FIDANZAMENTO OGGI

di Renzo Ronca 4-8-09

 

 

 

L’amico F. mi chiede il senso della parola “fidanzamento” oggi tra i giovani. Per una risposta più seria dovremmo interpellare un sociologo, io posso esprimere solo una modesta opinione.

Concetti come “fidanzamento”, “purezza”, “matrimonio”, “fedeltà” “fede” ecc, nella nostra società occidentale moderna hanno valori diversi a seconda di chi li dice e dell’ambiente dove vengono espressi.

Per esempio il pastore di una chiesa che frequentavo, dopo una lunga rispettosa conoscenza con una ragazza, le si dichiarò, si accettarono, lo dissero alle rispettive famiglie, poi annunciarono il loro rispettoso fidanzamento in chiesa e dopo un anno fecero un rispettoso matrimonio secondo tutte e regole. La cosa sembrò a tutti noi giusta, normale e.. “rispettosa”. Anche le famiglie che aderiscono a questa chiesa si augurano che i loro giovani seguano lo stesso percorso con la stessa modalità. Stesso discorso per molte chiese.

 Il mio percorso è stato più contraddittorio e disordinato e non fa testo. Come “divorziato” e risposato son tra “i cattivi ribelli” e non certo da prendere come esempio.

 Avendo lavorato però tra i giovani ed avendo una certa età ho avuto modo di vedere i loro rapidi mutamenti comportamentali generazionali. La società di oggi, non quella della nostra chiesetta, ma quella della gente appena fuori dalla porta di casa, non ha nulla di tradizionalmente biblico. Anche i matrimoni cattolici sono da anni in forte calo. Così come non c’è più la primavera e l’autunno, anche i rapporti tra i giovani non hanno le necessarie e bellissime stagioni intermedie: Nella fascia più superficiale (che è la maggioranza secondo me) ci si consce, si va a letto (“letto” per modo di dire, si va dovunque), poi se la cosa non è proprio male, “ci si mette insieme”. Si vive “tutto e subito”. Chi poi è fortunato perché ha lavoro e casa, se riesce a sopportarsi per un annetto o due, va a convivere. Di solito (ma non sempre) è qui che questa prima fascia di giovani si accorge che deve anche pensare: quando arrivano i problemi di ogni giorno e in certi casi anche i figli. Crisi inevitabili di due esseri separati nello spirito ma uniti solo per avere lo stesso luogo dove dormire e fare sesso. La seconda fascia è di quei giovani che seguono in buona fede i sentimenti, che vivono  in modo totale serio e passionale. “Và dove ti porta il cuore” insomma. Credono in ciò che fanno, sono molto seri nel loro modo di intenso di amare. Purtroppo però mancando di senso pratico e di principi morali, bruciano anche loro le tappe: seguono solo “le cotte”, gli innamoramenti,  scambiandoli per amore. Si trovano così prematuramente in situazioni che solo dopo mostrano la verità di ciò che sono: situazioni più grandi di loro che ovviamente non sanno gestire se non scappando.  Il termine “fidanzamento” oggi è una parola obsoleta, ridicola, fuori moda per i giovani. Se la usano è per fare contento qualche genitore “antico”. Ma tu che mi hai scritto, perché ti meravigli di questo? Come accennavo prima non ha nemmeno tanto senso il termine “matrimonio” figurati “fidanzamento”!

Eppure un senso ce l’ha, il fidanzamento, eccome! E per noi che siamo credenti è molto bello riscoprirlo. C’è un fratello che l’ha appena fatto: il caro amico prof. Roberto Sargentini si imbattuto nel rituale ebraico del matrimonio, l’ha studiato, ha capito che è collegato agli ultimi tempi e ci ha scritto un libro facile da leggere:[1] Lo Sposo Gesù, la Sposa-Chiesa, il fidanzamento con delle regole ascritte, lo sposo che va alla casa del Padre a preparare la futura dimora, il rapimento della sposa…  Il tutto ha una perfezione che incanta, lode a Dio. 

Conclusione:

Il fidanzamento esiste anche oggi: è la nostra realtà attuale! E' la situazione presente di chi forma la vera Chiesa che attende il ritorno dello Sposo per il "matrimonio". Siamo come la sposa ebraica che con la somma lasciata dallo sposo si sta purificando, preparando, sta facendosi bella, cercando di farsi trovare pronta. Lo Sposo infatti mandando il suo amico più caro a precederlo di pochissimo, può tornare a rapirla in un qualsiasi momento del giorno o della notte. Per questo le amiche più care della sposa vigilano per le strade in modo da correre subito da lei a dirglielo.

Beate quelle famiglie in cui i figli hanno considerazione del “fidanzamento” e cercano di metterlo i pratica; ma anche per tutti gli altri non c’è da disperare né da giudicare. Direi che potrebbe succedere loro come è successo a me: una volta conosciuto il Signore, Lui entrando nel nostro cuore rimette tutto a posto con la Sua sapienza infinita ed i Suoi tempi e le Sue priorità.

Il segreto per farlo capire secondo me non sta tanto nello spiegare direttamente con patetica nostalgia “com’era una volta il fidanzamento per noi credenti” e nemmeno in  una crociata di tipo moralistico-giudaico-cristiana; quanto invece nel presentare a chi ancora non lo conosce bene, lo Sposo-Gesù.   Sarà Lui che, una volta incontrato, opererà per mezzo dello Spirito Santo nell’anima di chi lo accoglie, insegnando, ricordando, rimettendo tempi e significati al loro posto.

  

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[1] Il libro si chiama “Israele, la sposa del Messia” ed è edito da Percibaldi.

 

 

 

 

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