ANIMA DEGLI EMPI MUORE O VIVE PER L’ETERNITA’ NELL’INFERNO? – di Renzo Ronca – 23-5-21

 

 

 

 

 

DOMANDA: Potresti illustrarmi il fatto che l'anima di chi non crede viene distrutta , mi era stato insegnato che l'anima vive per l'eternità all'inferno,  grazie [domanda a seguito del video-studio: APOCALISSE BIBLICA PARTE 44 - CAP. 21:1-6 - LA NUOVA CREAZIONE - https://youtu.be/EMNhl0cXKO8 ]  

 

RISPOSTA: In effetti è forse l’argomento più difficile da trattare nel nostro tempo. Tutto sta nel riuscire a fare un giusto esame dei termini usati e delle tradizioni dottrinali e dogmatiche delle chiese. Con i miei limiti cercherò di aggiungere qui una sintesi schematica a quanto ho espresso nel video, che rimane comunque il riferimento più significativo da ascoltare con molta calma, forse più di una volta, osservando le immagini esplicative.

 

1) Quasi tutte le chiese cristiane (comprese quelle evangeliche) ritengono che quello che chiamiamo “inferno” (e che nel video è stato indicato biblicamente come “stagno di fuoco”) sia eterno. Vi è solo una minoranza di cristiani che non la pensano così, ed io faccio parte di questa minoranza. Esprimo dunque il mio pensiero in merito senza alcun intento polemico.

 

2) La lettura di certe espressioni bibliche che riguardano la durata di questo “luogo di condanna” è teologicamente molto discussa, può apparire contraddittoria, non è immediatamente comprensibile; per questo tali riferimenti necessitano di vari approfondimenti obiettivi che ciascuno potrebbe fare.

 

3) L’ideale sarebbe approdare a qs argomento come semplici cristiani senza etichetta denominazionale, dimenticando la tradizione o la dottrina della propria chiesa di appartenenza. E già questo è oltremodo difficile, perché identificarsi con la propria chiesa-denominazione, dà una certa apparente sicurezza. E più la ns chiesa “Tal dei tali” è grande, magari di maggioranza nel mondo, con migliaia o milioni di fedeli, e più la ns sicurezza aumenta; così come aumenta il nostro sentirci “nel giusto”; col “diritto” di tralasciare le opinioni diverse. E’ questo un modo umanamente comprensibile di pensare, ma essere nella maggioranza del mondo non significa necessariamente essere nel giusto, altrimenti Gesù (condannato dalla maggioranza) non sarebbe stato messo a morte.

 

4) Ammesso che si riesca a non avere preconcetti e a leggere la Scrittura come fosse la prima volta, dovremmo in primo luogo approfondire la parola “anima”. Questo dopo molte letture e considerazioni, ci appare come un “termine mobile”, nel senso che può avere un significato più legato al corpo o più allo spirito in base al modo in cui ci esprimiamo. Ad es. un paese di 20.000 anime significa un paese in cui abitano 20.000 persone fisiche, il significato dunque è legato più al corpo. Nel linguaggio comune invece, "anima" è spesso sinonimo di "spirito".  Quando invece arriviamo a frasi come quella di 1Tessalonicesi 5:23 (Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo) allora dovremmo pensare che l’insieme del nostro “Essere-Persona” sia composto letteralmente di tre parti: lo spirito l’anima e il corpo.  E qui allora dovremmo già fare una sosta e meditare molto bene.

[Può essere d’aiuto il ns video:  "LA NUOVA NASCITA CRISTIANA" https://www.youtube.com/watch?v=up4kco41ZBs ; oppure lo scritto in PDF LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23   ]

 

5) Il corpo fisico, al termine della nostra vita terrena, muore. Torna alla terra e lì si decompone.

 

6) La nostra parte spirituale [comunemente chiamata anima, ma abbiamo visto che è un termine “mobile”, che spesso viene usata come sinonimo di “spirito”) va nel “Soggiorno dei morti”; un luogo che, secondo la linea di fede da noi scelta, è transitorio, provvisorio, suddiviso in due parti:

             6a) la parte dove vanno i “giusti”, cioè gli spiriti (“anime”) delle persone morte ma da Dio considerate giustificate, salvate (biblicamente detto anche “seno di Abramo” o “paradiso inferiore”);

             6b) e una parte dove vanno gli “empi”, cioè gli spiriti (“anime”) delle persone che Dio non ha considerato giuste nella loro vita terrena.

             6c) La prima parte (quegli spiriti “giusti”) parteciperanno alla “prima resurrezione” e assieme ai rapiti saranno portati in cielo per il “banchetto con l’Agnello”. Saranno trasformati in “corpi gloriosi eterni”, non più soggetti ad alcun giudizio. Di fatto entrano subito nell’eternità di Dio.

             6d) L’altra parte del “soggiorno dei morti” composta dagli “spiriti empi” (“anime” delle persone che Dio non ha considerato giustificate), rimane in questo stato intermedio fino a che non vi sarà il giudizio finale (o “giudizio universale”, del “Trono bianco”)

 

7) Nel “giudizio universale” tutti gli spiriti (“anime”) delle persone considerate da Dio non giuste, risorgeranno (seconda resurrezione) con un corpo (“anima” completa spirito+corpo) per ricevere la condanna, cioè un giudizio in base alle loro opere malvagie commesse. Questo avverrà davanti a tutte le creature dell’universo.

 

8) TUTTE queste persone malvagie, non essendo state giustificate da Dio, riceveranno una condanna; e la sconteranno nello “Stagno di fuoco” (comunemente detto “inferno”); ma tale condanna sarà diversa in base ai loro peccati commessi. Alcuni avranno una condanna molto pesante, o lunga nel tempo; altri una condanna meno lunga.

 

9) Ora, sempre secondo la linea di fede da me seguita, lo “stagno di fuoco” o “geenna” (o “inferno”) sarà un luogo dove si sconterà la pena, cioè la condanna data nel giudizio universale (o del Trono bianco). Terminata la pena dell’ultimo condannato, tale luogo non avrà più ragione di esistere.

 

10) Da quanto si evince, il “soggiorno dei morti” (il quale si sarà svuotato dai giusti morti, da tempo saliti in cielo assieme ai rapiti) e si sarà svuotato anche dagli empi ingiusti condannati nel giudizio finale), assieme all’Anticristo, al Falso profeta, a Satana, e a tutti gli empi, sarà tutto buttato nello “stagno di fuoco”. E dunque questo Stagno di fuoco (nell’immaginario tradizionale ebraico è luogo in cui le cose bruciano “nei secoli dei secoli”, vedi studio sulla geenna) inteso come “luogo in cui si sconta una pena”, alla fine non esisterà più. Che ci starebbe a fare un luogo per una condanna se, scontate le condanne precedenti, non ci saranno più condanne per l’eternità?  Per questo in Apocalisse parliamo con il termine difficile di  “nuova creazione”, dove in tutto il creato, TUTTO, sarà “santo” “sacro” al Signore, non esisterà più nulla che non sia consacrato a Dio. Dio sarà “tutto in tutti”, in un sistema nuovo di vita che attualmente non conosciamo, ma che possiamo chiamare ”eternità”. Eternità non come il perdurare all’infinito del sistema vecchio rattoppato qua e là (quello attuale che stiamo vivendo adesso), bensì proprio un sistema letteralmente “nuovo”, che comprenderemo meglio quando sarà il momento.

 

11) In questo contesto allora le anime degli empi [le persone risorte (spirito + corpo) nella “seconda resurrezione” e condannate] moriranno per sempre (“l’anima che pecca morrà” Ezechiele 18:4b; 18:20a);  mentre  le anime delle persone salvate e redente (spirito + corpo glorioso), che già erano state rese eterne ed avevano governato insieme a Gesù Cristo, vivranno per sempre.

 

12) Allora ripeto, se riusciamo a ragionare meglio sui termini usati come “anima” “inferno” “condanna”, comprendiamo che l’anima dei redenti (spirito + corpo glorioso) vivrà in eterno nel nuovo sistema di cose (che possiamo chiamare “paradiso”); mentre l’anima delle persone empie condannate (spirito + corpo), dopo aver scontato la sua condanna per il tempo stabilito nel giudizio finale, morirà definitivamente; e con essa sarà estinto anche il luogo dove si scontano le condanne, ovvero quello “stagno di fuoco” o “geenna” o come lo chiamiamo comunemente “inferno”.

 

13) Quello che spesso ci confonde è la parola “condanna eterna”. Per esempio se condanniamo un malvivente a 70 anni di reclusione, e se tale condanna non è più modificabile, cioè mai più sarà modificata, possiamo dire che quella condanna era e resta “per sempre”. Ma LA DURATA della condanna di cui poi si sconterà la pena, non è eterna, perché dopo 70 anni la pena sarà stata scontata. Ora nel giudizio universale non è prevista la riabilitazione. Cioè chi è condannato, è sempre e comunque condannato a morte; varierà solo la durata della pena, la durata della punizione inflitta, che sarà rapportata al grado di peccato commesso. In un certo senso soffrirà meno chi morirà per primo, cioè avrà avuto una condanna minore di tormenti.

 

14) IN CONCLUSIONE ed in estrema sintesi, alla domanda “l’anima muore o è eterna?", dobbiamo rispondere che dipende a quale anima risorta ci riferiamo. L’anima risorta dei “giusti” vivrà in eterno, ma quella risorta dei condannati morirà per sempre.

Non a caso il Signore dice a tutti noi, attualmente viventi in questo sistema di cose destinato a sparire: “…io pongo davanti a voi la via della vita e la via della morte.” (Ger 21:8). “Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire…?” (Ezec 18,31).

 

Indice posta       -      Home

Per domande o chiarimenti scrivere a  mispic2@libero.it   

Per la privacy non indicheremo nome o dati di chi ci scrive (salvo autorizzazione)