IN DEUTERONOMIO 10, L'ETERNO ORDINA A MOSE' DI FARE UN'ARCA, MA NON C'ERA GIA'? - di Renzo Ronca - 9-4-21

 

DOMANDA: ....questa mattina leggevo DEUT.10:1  In questo versetto Dio ordina a Mose' di portare il monte due tavole tagliate come le prime e di costruire un'arca di legno. Ora io so che nel luogo santissimo del tabernacolo c'e già un'arca rivestita d'oro. Il versetto ci vuole dire che ci sono 2 arche? ....

RISPOSTA:   La sua osservazione sull’arca è attenta e pertinente; non ci avevo mai fatto caso. Siamo nello specifico in Deuteronomio 10:3 Io feci allora un'arca di legno d'acacia, e tagliai due tavole di pietra come le prime; poi salii sul monte, tenendo le due tavole in mano. 4 Il SIGNORE scrisse su quelle due tavole ciò che era stato scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che il SIGNORE aveva pronunciato per voi sul monte, parlando dal fuoco, il giorno dell'assemblea. E il SIGNORE me le diede. 5 Allora mi voltai e scesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatta, e sono lì, come il SIGNORE mi aveva ordinato.

 

Ad una prima lettura in effetti sembra una contraddizione, ma consultando due commentari, credo di aver trovato la concorde spiegazione:

 

1) “….Mosè costruì un’arca di legno (cfr Esodo 25:10-16) nella quale ripose le tavole; questo avvenne naturalmente ai tempi della ricostruzione del tabernacolo (Esodo 37:1-5; 40:21-21)”  [Da Investigare le Scritture – Deuteron. J.S. Deere]

 

2) “Il primo versetto del cap. 10 costituisce un richiamo ai fatti del monte Sinai per poi riagganciarsi a 9:29. Nella Bibbia gli avvenimenti non sono sempre riportati in ordine cronologico; molto spesso, infatti, la successione degli eventi narrati segue un filo logico spirituale o morale, più rilevante del mero ordine cronologico. Il punto più adatto per operare una divisione del capitolo sembrerebbe quello dopo il v. 11, giacché i primi undici

versetti del cap. 10 si richiamano ancora agli avvenimenti del monte Sinai (argomento trattato fi no al v. 8), mentre i vv. 12ss. contengono un’esortazione all’ubbidienza per amore della misericordia di Dio.” [Da “Il commentario biblico del discepolo” di W. MacDonald”]

 

Un cordiale saluto.

 

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