ENTRIAMO NEL VIVO DEL PERCORSO  –9° passo, parte B -movimenti forma cubica GERUSALEMME CELESTE, PERCORSI UTILI PER CAPIRE -  RR 1-6-20

 

 

(segue)

 

IL NONO PASSO, PARTE B, consiste nel riflettere sul primo possibile spostamento della forma cubica (che la Scrittura ci mostra nella Gerusalemme Celeste in Apocalisse o nel Luogo Santissimo del Tabernacolo in Esodo), pensando sempre in maniera ampia.

  

Abbiamo parlato la volta scorsa della forma cubica ipotizzando vagamente –per quello che possiamo immaginare- il cubo come un possibile mezzo per  trasmettere con maggiore facilità il “riempimento” perfetto dell’universo in caso di “moltiplicazione” o “tassellazione” di questa forma, o come diciamo solitamente, in caso di “espansione”, come avverrà nei “cieli nuovi e nuova terra”. Approfondiremo meglio in futuro. Rimanendo per ora sulla forma e non ancora nel suo contenuto, cerchiamo di schematizzare meglio questo suo possibile primo movimento. Per quanto possibile, proviamo a raffigurarlo nella fig1.

 

fig 1

 

 

 

Immaginiamo che il cubo si sia spostato obliquamente partendo da sin verso dx.

La figura indica quattro “fotografie” di questi momenti in cui si è spostato il cubo.

 

Attenzione ora!  Anche se non ci abbiamo fatto caso, sono già successe delle cose importanti:

 

1) Se c’è un movimento significa che c’è uno spazio e un tempo in cui si compie questo movimento. Abbiamo dunque introdotto alle tre dimensioni del cubo (lunghezza, larghezza, altezza), una quarta dimensione, il tempo.

 

2) In una rappresentazione disegnata, come la fig1,  ci sono 4 cubi; una persona  che vedesse la fig1 senza aver letto le ns spiegazioni, potrebbe pensare che si tratta semplicemente di 4 cubi uguali ma distinti. in realtà  nel ns caso abbiamo visto che si tratta di una rappresentazione simbolica dello stesso cubo “fotografato” in quattro momenti diversi. Ecco allora che la simbologia della raffigurazione non riesce a esprimere bene il movimento temporale. Abbiamo bisogno di pensare, spiegare, ragionare,  ipotizzare, di usare dei simboli per "aprire" cose e concetti che vorremmo conoscere meglio, visto che la Scrittura biblica ne parla.

 

A cosa ci serve tutto questo?

 

La Bibbia ci presenta delle profondità, altezze, o realtà spirituali (non abbiamo i termini adatti per definirle) che risiedono all’interno di parole, ragionamenti, parabole, profezie, simboli, immagini, esattamente come l’involucro-cubico che noi abbiamo disegnato. Infatti fino ad ora non abbiamo parlato di contenuto ma solo di contenitore. Abbiamo preso questa forma cubica come un esempio… Essa racchiude “qualcosa” di Dio. Qualcosa di molto grande che non è alla nostra portata umana spiegare, ma di cui siamo stati messi al corrente.

 

Anche se vorremmo subito conoscere tutto, procediamo con calma e rimaniamo al contenitore, tralasciando momentaneamente il contenuto, cercando per ora di proseguire con ampi ragionamenti sui suoi possibili movimenti nello spazio e nel tempo. Una volta aperta la mente a queste incredibili possibilità, che in parte cercheremo di esplorare, penseremo a cosa c’è dentro. Capire questi "movimenti" è fondamentale perché Dio si trova nell'eternità, ovvero uno spazio un tempo una dimensione che non conosciamo, ma a cui la nostra anima anela o con cui si vorrebbe "rivestire".

 

1 Cor 15:51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. 54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».

 

(continua)

 

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