CORONAVIRUS ED INTERROGATIVI APOCALITTICI - di RR - 12-3-20

 

 

 

Per il periodo particolare che stiamo vivendo dovuto al “coronavirus” ricevo diversi interrogativi da persone  che pensano di essere già nelle piaghe bibliche descritte in Apocalisse. Fermo restando che nessuno è in grado di stabilire i tempi con esattezza, in risposta esprimo il mio pensiero: Noi credenti evangelici abbiamo la promessa del ritorno del Signore per instaurare il Suo regno con la Sua Chiesa precedentemente rapita. Egli, quando sarà maturo il tempo, ci verrà incontro per rapire quelli che Lui considera giusti, dalla terra.[1] Nel ritorno letterale invece verrà per giudicare le nazioni e ed instaurare il regno millennale. Mentre il rapimento può avvenire  in un qualsiasi momento (solo il Padre sa quando), il ritorno del Signore avverrà dopo la manifestazione dell'Anticristo, manifestazione che preme sempre più come un pentola che sta per bollire, ma che ancora è trattenuta.[2]  

Riguardo alle piaghe o flagelli biblici c’è un continuo e progressivo avvicinamento. Tale avvicinamento, ritengo che sia di tipo esponenziale, non lineare, cioè che da una volta al secolo si passa a segni una volta ogni dieci anni, poi una volta all’anno, e poi dieci volte al mese, poi uno dopo l'altro. Sfuggirà di mano il controllo degli eventi all’uomo (controllo che in fondo non ha mai avuto), ma non credo che siamo ancora nello specifico “periodo della tribolazione“ biblica (quello dei sette anni profetizzati). Tuttavia la differenza tra il poco prima la tribolazione e il poco dopo, non sarà molto evidente. Non è che le piaghe arriveranno in un mondo dove prima andava va tutto bene. Diciamo che si stanno avvicinando abbastanza in fretta. Per la prospettiva di veduta di questi tempi forse sarebbe bene dividere le popolazioni del mondo in tre componenti: le “Nazioni”, “Israele”, la “Chiesa”. Per Nazioni intendiamo tutti i popoli pagani o falsamente cristiani; Per Israele intendiamo tutti quei giudei che non hanno accettato Gesù come Messia; Per Chiesa intendiamo l’insieme di tutte le persone credenti –compresi i giudei messianici- ritenute giuste dal Signore, che si trovano in ogni parte del mondo.[3] Noi siamo in un appesantimento progressivo non facilmente identificabile[4] se non chiediamo il dono del discernimento al Signore.[5]    

L’apocalisse quando parla di suggelli, trombe e coppe, si riferisce a fatti che vanno analizzati in un contesto molto ampio.[6]  Nel primo suggello credo si possa identificare la figura dell’Anticristo,[7] evento che ancora sulla terra non si è manifestato. Dopo situazioni come questa del coronavirus e di altre malattie, delle vicine guerre e rumori di guerre, degli esodi e degli sconvolgimenti ecologici e politici (che stanno avvenendo nell'arco di diversi anni), la situazione peggiorerà sempre più e  sarà così confusa paurosa e incerta  che la gente cercherà un governo forte, un leader mondiale che parlerà di pace e darà l’impressione di poter risolvere tutto. E’ qui che dovremo stare attenti. Tutto questo è già decretato da Dio ma non sappiamo bene quando. La linea di fede che io seguo è quella “pre-tribolazionista”, ovvero del rapimento dei credenti nel mondo (Chiesa) PRIMA che “il periodo della tribolazione” abbia inizio. Infatti se prima del ritorno di Gesù deve agire l’Anticristo, penso che potrà farlo solo dopo il ritiro dello Sp Santo dalla terra; Sp Santo che è ancora è presente (siamo ancora nel “periodo di grazia”). Tale condizione (ritiro dello Sp Santo) si verificherà, ritengo, solo dopo il rapimento della Chiesa [8].  Attualmente –anche se non è lontano- questo non è ancora avvenuto. Ma anche se non fosse letteralmente così, cioè anche se il rapimento avvenisse dopo una serie di fatti che alla gente potrebbero anche sembrare dei “giudizi divini”, penso che noi dovremmo rimanere egualmente concentrati sul rapimento dei credenti. Questa è la fase biblica che ci interessa. E’ per questa attesa che noi adesso viviamo e preghiamo, per essere salvati noi e le nostre famiglie ed essere messi al riparo, al sicuro da ciò che accadrà. Non andiamo appresso a troppe teorie, non ci lasciamo prendere da ansie o troppe preoccupazioni: aspettiamo, preghiamo e viviamo il più possibile serenamente la nostra vita di credenti. Anzi, siccome non si può uscire, approfittiamo del nostro tempo per leggere di più studiare di più questi avvenimenti, cercando di essere in linea con il Signore. Chi non l’ha ancora fatto pensi alla sperimentazione della “nuova nascita” e si preoccupi ogni giorno di trovare la sua intimità con lo Spirito di Dio. Da qui troveremo la pace interiore e la stabilità e la fiducia necessaria nel domani.

 


 


[1] ALCUNI PASSI SUL RAPIMENTO:

 1 TESS 4:13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

 1 Cor 15: 51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:
«La morte è stata sommersa nella vittoria».
55 «O morte, dov'è la tua vittoria?
O morte, dov'è il tuo dardo

56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; 57 ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

 Filippesi 3:20-21

20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, 21 che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.

 

[2] Apparizione dell'Anticristo -2Tessalonicesi 2
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.
5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

 

[5] Dono del discernimento: non si tratta di semplice discernimento intellettuale, ma di un dono spirituale vero e proprio che va oltre. Per questo ed altri doni occorre aver compreso e sperimentato la “nuova nascita”.

 

[8] SE LO SPIRITO SANTO SARA’ TOLTO, COME POTRA’ IL MONDO ESSERE CONVINTO IN QUANTO A PECCATO, GIUSTIZIA E GIUDIZIO? - RR-8-3-20

 

 

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