DIFFICILE ASSIMILARE IN FRETTA GLI SCRITTI IN MERITO ALL’APOCALISSE - RR- 4-2-20

 

DOMANDA: Un lettore ci dice che nell'assimilare i ns scritti sull'apocalisse ha bisogno di tempo.

RISPOSTA: Lo spero bene! E' comprensibile ed anche giusto. Sinceramente mi meraviglio sempre di quelli che dopo una prima frettolosa lettura dicono di aver capito tutto (eppure quante volte anche io impulsivamente ho fatto così!). Certo può essere che uno capisca immediatamente tutto, ma ammesso e non concesso, una cosa è la comprensione intellettuale (spesso effimera, come una fiammata di carta, di cui poi rimane poco) ed una cosa è l’acquisizione dei contenuti, assorbirli come lei dice giustamente, cioè “il fare nostra” una verità biblica, che si pianti come un seme di grano nel ns cuore e poi fruttifichi producendo molto.

C’è anche da dire che dopo molto tempo in cui anche io leggevo e rileggevo e parlavo e riparlavo dei contenuti dell’Apocalisse, solo adesso mi sono deciso ad affrontarli; quindi è venuto una specie di slancio veloce, forse troppo rapido. Si sarà accorto infatti che sono come appunti scritti quasi “di getto”. Cerco di evidenziare le cose importanti, proprio perché io stesso voglio capire e “fissare bene” gli argomenti significativi e le sequenze che ancora mi sfuggono e che scopro essere sempre più vaste. Mentre lo faccio per la mia edificazione, penso sia giusto usando un sito web, farlo anche per chi sente lo stesso desiderio di edificazione cristiana, che cerca l’essenziale.

Non si deve preoccupare assolutamente se questo richiede tempo. Ciò è bene. Anche se ho scritto un po’ rapidamente, tutto sarà presto messo su un dossier, come faccio sempre, e da lì –a Dio piacendo- sarà consultabile ed ampliabile nelle riflessioni personali, con tutta calma.

Per quanto riguarda i capitoli  iniziali, quelli con tutti gli schemi e le freccette, devo dire che in effetti sono realmente difficili. La difficoltà principale sta nel fatto che cerco di rendere per iscritto una realtà spirituale in movimento e "trasformante", senza averne i termini adatti. Le nostre parole  terrene possono non bastare alle volte a comprendere le altezze e i movimenti meravigliosi della "Parola creatrice". Lì occorre davvero più tempo per ragionarci, ma spero in futuro che il Signore mi aiuti a renderlo sempre più comprensibile.

Credo inoltre che esista una difficoltà particolare nel comprendere le profezie bibliche, non parlo solo di quella psicologica-mentale-razionale, ma mi riferisco a quella che riguarda lo spessore degli scritti biblici, che ci può arrivare in diversi strati, che si devono posare tutti nella coscienza, e poi prendere una forma precisa. In fondo tutta la Bibbia è come una lettera che parla della nostra storia dal passato al presente e al futuro. Sono tutti frammenti che hanno significati compiuti ma che all'inizio appaiono frammentati. Poi alla fine acquistano completezza.

Possiamo leggere mille volte lo stesso argomento, capirlo un poco o non capirlo, ma vi è un attimo particolare in cui la rivelazione (tra l’altro Apocalisse significa rivelazione) di quell’argomento squarcia il nostro pensiero ed illumina l’anima, la quale finalmente com-prende in se stessa quanto Dio le infonde. Questo, quando avviene, se avviene, credo si possa assomigliare più a una grazia, più a una rivelazione speciale che Dio ci può concedere, piuttosto che alla nostra intelligenza.  Non lo so, ma immagino sia l’opera dello Spirito Santo che agisce miracolosamente con lo spirito nostro, quando questo si arrende confidente a Lui. Anche questo non credo avvenga per caso, ma penso  che richieda un lavorìo notevole, nel tempo e nel cuore, di cui non sempre siamo consapevoli.

Già il fatto che nutriamo interesse e desiderio per avvicinarci agli scritti del Signore ci deve riempire di contentezza, perché è una grazia che viene da Dio stesso e, come tale, visto che Lui stesso suscita in noi qs desiderio, non potrà rimanere senza frutti. Non ci lascerà delusi.

 

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