Ci sono prove che Gesù sia il figlio di Dio?

 -Prof. Roberto Sargentini – 18-5-17 (12-2-21)

 

 

 

DOMANDA: Ci sono prove che Gesù sia il Figlio di Dio?

 

RISPOSTA: Se per prove si intendono prove scientifiche, la risposta è no. Infatti è impossibile fare un test di paternità che provi che Gesù sia geneticamente figlio di Dio. Credere che Gesù sia figlio di Dio è un atto di fede che si basa sul presupposto che la Bibbia dica la verità.

Ci sono prove certe che la Bibbia dica il vero? La risposta è sì. Queste prove ci vengono dalle profezie dell’Antico e del Nuovo Testamento in cui sono predetti, con migliaia d’anni d’anticipo, fatti che si sono adempiuti alla lettera nel corso di questi 2500 anni e che ancora si adempiono, con stupefacente precisione, ai nostri giorni. Si tratta di fatti storicamente accertati e documentati, e quindi, da questo punto di vista, scientificamente certi. La nostra fede deriva dal fatto che se quello è vero (le predizioni profetiche) lo è anche questo (la figliolanza di Gesù con Dio). Se si accetta un tale postulato possiamo trovare, sia nell’Antico come nel Nuovo Testamento, dichiarazioni che parlano del Messia come figlio di Dio. Ad onor del vero nell’Antico Testamento ci sono solo due brani veramente chiari al riguardo, mentre nel Nuovo Testamento le dichiarazioni circa la figliolanza divina di Gesù sono esplicite e numerose:

 

Antico Testamento

 

“Sono io, dirà, che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte santo. Io annunzierò il decreto: l’Eterno mi ha detto: Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato. Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla”. Salmo 2:6-9

 

Vedere al riguardo Apocalisse 2:27

 

“Rendete omaggio al figlio, affinché l’Eterno non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!” Salmi 2:12

 

Nuovo Testamento

 

“E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: Tu sei il Figlio di Dio! Ed egli ordinava loro con insistenza di non rivelare la sua identità”. Marco 3:11,12

 

“Quando Gesù fu giunto all'altra riva, nel paese dei Gadareni, gli vennero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che nessuno poteva passare per quella via. Ed ecco si misero a gridare: Che c'è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?” Matteo 8:28,29

 

La cosa interessante di questi brani è che Satana stesso riconosce Gesù come figlio di Dio. È vero che Satana è bugiardo, ma qui è terrorizzato dall’autorità messianica di Gesù alla quale, come si legge in seguito, si sottomette ed ubbidisce. Intendo dire che i demoni in questo caso stanno dicendo il vero.

 

“Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. Matteo 26:63

 

Si tratta di un versetto importantissimo in quanto dimostra che i sacerdoti e i Maestri ebrei credevano, in base alle Scritture, che il Messia doveva essere figlio di Dio.

 

Parlando del figlio dice: Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia”. Ebrei 1:8

“Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo”. Ebrei 4:14

 

 

Gesù parlando di sé  dice:

 

“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. Giovanni 3:17

 

“Come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?" Giovanni 10:36

 

Le dichiarazioni di Gesù sulla sua figliolanza divina sono decine e decine e si possono trovare facilmente nei vangeli, pertanto mi limito, per ragione di spazio e di tempo, a questi due significativi versetti.

 

 

La figliolanza divina di Gesù era parte integrante della predicazione degli apostoli:

 

“Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua. E l'eunuco disse: Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato? Filippo disse: Se tu credi con tutto il cuore, è possibile. L'eunuco rispose: Io credo che Gesù Messia è il Figlio di Dio”. Atti 8:36,37

 

 

Dal momento che i versetti sull’argomento nel Nuovo Testamento sono numerosissimi e quelli citati mi sembrano sufficienti e convincenti, mi fermo qui.

 

Tuttavia è importante ricordare, come ho detto nel mio precedente intervento, che Gesù prima di incarnarsi era uguale a Dio. Non si tratta di una uguaglianza spirituale ma di natura, cioè “genetica”. Gesù incarnandosi ha cambiato natura diventando geneticamente come il primo Adamo e come tale, cioè come uomo, ha riportato una vittoria straordinaria che per chi crede ha delle conseguenze eterne. Nel mio libro “Il Figlio d’Israele” (dedicato interamente alla persona di Gesù) approfondisco anche questo aspetto e vi invito caldamente a leggerlo.

Quando Gesù è risuscitato non ha ripreso la natura divina ma è risorto come l’Adamo glorificato, come il prototipo dell’umanità vittoriosa e, in quanto tale intercede per noi nel Tempio di Dio in cielo. Il suo sacrificio è stato talmente grande e la sua vittoria così straordinaria che il Padre lo ha innalzato al di sopra di ogni autorità nell’universo e lo ha fatto sedere alla destra del suo trono:

 

“Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome”. Filippesi 2:9

 

Dal momento che nessun mortale può vedere Dio e vivere, se Gesù avesse ripreso la  natura divina, la sua sola presenza avrebbe incenerito gli apostoli quando è apparso loro nella camera alta. Non solo: Gesù ha mangiato davanti a loro, si è fatto toccare, aveva un corpo in cui erano ancora fresche le ferite della crocifissione. Ma si trattava di un corpo glorificato che ubbidiva a delle leggi di una fisica che non è quella che governa i nostri corpi: appariva, scompariva, passava attraverso le pareti ecc. Quando Gesù ritornerà ci darà, in quanto Adamo, e quindi padre di una nuova umanità glorificata, un corpo immortale, simile al suo, che ci permetterà di vedere Dio Padre e vivere:

 

“Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è”. 1Giovanni 3:2

 

L’amore di Gesù che ha dato la sua vita per noi non si ferma qui. Egli ci chiama fratelli e vuole condividere con noi l’eternità e i beni celesti:

 

“Le cose che occhio non ha visto, e che orecchio non ha udito, e che mai sono salite nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano”. 1Corinzi 2:9

 

Sia benedetto il nome del Signore.

 

 

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