Filippesi 1:21-26 - “Vivere è Cristo e morire è guadagno” - Paolo va  a stare coi santi? Anima che muore senza il corpo? -

 Brevissime risposte  - di Renzo Ronca - (aprile 2008) - 24-3-18

 

 

Filippesi 1:21-26 “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi. Ho questa ferma fiducia: che rimarrò e starò con tutti voi per il vostro progresso e per la vostra gioia nella fede, affinché, a motivo del mio ritorno in mezzo a voi, abbondi il vostro vanto in Cristo Gesù.”

 

DOMANDE: [...] sono cattolico ho sentito la lettura di un passo [...]  che vuol dire “Vivere è Cristo e morire è guadagno”? .... il sacerdote dice che Paolo va a stare con tutti i santi... l'anima è corruttibile e muore senza il corpo...

 

RISPOSTE:

 

 

1)   Cosa vuol dire per me il vivere è Cristo e il morire guadagno?

 

Paolo quando scrive si trova in prigione in una forzata inattività che però gli permette di comprendere verità molto profonde: Tutto il discorso ruota nel concetto di unione spirituale con Cristo. Il resto, qualsiasi azione o attività e situazione, viene dopo, ed è in armonia con questo primo punto. Anche la morte è relativa e vista con una certa serenità. “Vivere è Cristo” perché altro non c’è per lui di più importante che testimoniare il Signore in ogni circostanza sia nella povertà che nella ricchezza, nella prigionia o nella libertà. “Morire è guadagno” perché otterrebbe subito di essere con Cristo che è il fine della sua e nostra vita.

 

A me questi passi furono di grande aiuto in momenti di crisi esistenziale dovuti a dispiaceri della vita. Infatti se leggi bene si comprende che chi scrive non ha più paura della morte. Anzi incredibilmente vede in essa un lato persino positivo dal punto di vista spirituale. “Se vivo testimonio Cristo se muoio sono con Cristo”. Vivere o morire dunque, per chi è già in Cristo, è sempre positivo. Anzi “egoisticamente” parlando (sempre da un punto di vista spirituale) “se muoio sono subito con Gesù per cui ci guadagno”. “Per chi mi sta vicino invece” –sembra dire Paolo- “posso essere d’aiuto, di sollievo di testimonianza proprio per il fatto che testimonio il Cristo. E’ utile per voi dunque se resterò in vita perché vi potrò incoraggiare nella fede. Ma sia che muoia sia che viva, sia che venga a trovarvi sia che vi scriva di lontano, sappiate che l’unione con Cristo è la cosa più importante e Lui non si dimenticherà di nessuno”.

 

2) Il sacerdote dice che Paolo va a stare con tutti i santi…..

 

Immagino che tu ti riferisca al prete cattolico. In effetti la visione cattolica dopo la morte è quella che hai sentito. Una piccola precisazione sui “santi”: per i cattolici sono una categoria speciale di credenti che hanno fatto opere potenti e che il papa ha dichiarato tali; per noi evangelici invece “santi” sono tutti quelli che credono in Dio e che Dio ha santificato ovvero “ha messo da parte” staccandoli spiritualmente dal mondo destinato a finire, come si evince da numerosi passi biblici.  Inoltre secondo il cattolicesimo tutti i vanno subito in paradiso o all’inferno e possono anche essere pregati, affinché quelli nel cielo possano “intercedere”  presso Dio o rispondere direttamente alle nostre preghiere. Ma questa è una dottrina solo cattolica, altre chiese hanno altri insegnamenti. Io non credo che sia così automatico appena morti andare di qua o di là. A che servirebbe allora il giudizio finale se tutti sono già stati giudicati? Inoltre prima di questo giudizio, c’è un aspetto che per noi è fondamentale: il ritorno di Gesù, che aspettiamo con ansia, che verrà a prendere quelli vivi e quelli morti considerati “giusti”, portandoli con sé, lasciando sulla terra chi non avrà creduto in Lui.  Poi ci saranno tutte le altre fasi prima della fine. Questi “santi” (cioè tutti i credenti presi con Lui al Suo ritorno) saranno alla fine insieme a Cristo e giudicheranno con Lui “persino gli angeli”. Ma quanto adesso ti dico è relativo, non devi credere solo a ciò che si dice, ti consiglio di fare come i credenti di Berea: Atti 17:11 Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così."

 

 

3) anima corruttibile che muore senza il corpo

 

Anche qui purtroppo risentiamo sempre del linguaggio comune cattolico, dove “anima” è equiparata a “spirito”; questa è solo una tra le altre interpretazioni. Io direi di non perdersi appresso a alle definizioni teologiche che potrebbero portare a filosofie senza fine. In fondo Dio non è un trattato di scienze dove ogni esperienza va dimostrata ed inquadrata in una legge. Prendiamo invece quello che è il centro del nostro discorso ed approfondiamolo, senza fretta, lasciando per ora a parte gli aspetti teologici sui cui le chiese si danno battaglia a colpi di Bibbia sulla testa. Proseguendo poi ogni cosa verrà portata alla luce dalla guida dello Spirito Santo. Intanto possiamo riflettere su questa frase: 1Tessalonicesi 5:23 "Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo."

Visto che bella frase? “Il Dio della pace” uno che tranquillizza ed armonizza i cuori, “vi santifichi egli stesso” (vedi da dove parte la “santificazione”? Non è un atto burocratico di uno Stato nei confronti di alcuni “superuomini”, ma un’azione salvifica da parte di Dio verso tutti noi).

“completamente”: La completezza a cui si allude qui è comprensiva di spirito e di corpo che formano l’anima vivente (sp+corpo=anima).

E’ Dio che forma, educa, fa crescere l’intero essere nostro chiamato in tanti modi. Alla fine saremo esseri spirituali trasformati o resuscitati. Ma tante congetture sulla specificità di come saremo nei minimi particolari credo siano un poco difficili da fare. Un riferimento al corpo rinnovato potrebbe essere quello di Gesù che si trasfigura sul monte (Luca 9:28 e segg). Penso che saremo in quel modo se ci accoglierà.

 

E' partendo da queste considerazioni che si arriva poi a capire e sperimentare la "nuova nascita". Se ti interessa approfondire i concetti di spirito anima corpo e la nuova nascita ci sarebbe un nostro piccolo dossier: LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  – (PDF - 13 pagine); se invece preferisci ascoltare una nostra predicazione-studio su youtube, sempre su qs argomento, allora il link da copiare è questo: https://youtu.be/up4kco41ZBs

 

 

 

Indice posta - Home

 

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE