DIO CI HA ANCHE PREORDINATI AD UNA STRADA, AD UN COMPITO?

di Renzo Ronca - 25-3-15- dossier PDF completo in IL TEMPO TERRENO E IL TEMPO DI DIO - PREDESTINAZIONE E PRECONOSCENZA (20 pag)

 

 

 

 

(segue)

Vorrei completare la risposta con l’altro argomento della domanda: “Poi c'e' l'argomento sul fatto che Dio ci ha gia' destinato a una strada, a un compito..”

 

 

Teniamo presente “il vasaio”. Nella Bibbia Dio viene anche paragonato ad un vasaio il quale forma dei vasi (gli uomini) dando loro una forma più adatta in base agli usi che poi saranno utili “per la casa” ovvero per l’insieme di tutta la Chiesa (Geremia 18:1-10; Romani 9:21).

Ora Dio è il nostro creatore e spesso ci dimentichiamo che lo è in maniera letterale: Egli ci ha tratti davvero dalla polvere, dalla terra, cioè ci ha “costruiti” con materiale organico. Ci ha fatti diversi uno dall’altro, non esiste un uomo uguale all’altro; ma in che consiste questa diversità?

 

Immaginiamo di essere degli ingegneri meccanici che costruiscono automobili. Le auto hanno caratteristiche diverse in base all’uso che poi se ne farà; per esempio c’è la macchina da corsa che arriva in pochi secondi a superare i 300 all’ora; c’è l’auto per la famiglia capiente e comoda, c’è quella “fuori strada” con una trazione su tutte e quattro le ruote, e così via. Noi abbiamo diversità simili. Dio quando ci fa nascere alla vita terrena ci correda di alcuni “talenti”. Qualcuno è predisposto per la matematica, altri per la musica, alcuni per insegnare, altri non amano stare al chiuso o nelle scrivanie ed hanno forza e resistenza per fare pescatori contadini allevatori operai…  Insomma ciascuno di noi ha delle potenzialità.

Tutto questo non c’entra con la salvezza, che è un discorso a parte. Per fede abbiamo tutti la salvezza se crediamo in Cristo Gesù. Qui invece parliamo di particolari benedizioni di cui siamo o non siamo “corredati”.

 

Ora per le macchine nessuno vieta a chi possiede quei giganteschi SUV di usarli in piccoli vicoletti del centro storico, però se lo fa si trova impacciato come l’elefante in un negozio di bicchieri; senza parlare dei parcheggi. Anche la macchina da corsa posso usarla per la città, anche il trattore agricolo agricolo posso usare, però certamente non era per questo che erano stati costruiti. Si tratta di un uso non corrispondente alla loro tipologia, che non permette loro di dare il meglio. Quindi abbiamo sempre la libertà ma la libertà senza discernimento serve a poco.

 

Per gli uomini è lo stesso. Ci sono persone che hanno talenti speciali per fare una cosa e invece magari mortificano quei talenti, forzandosi magari di fare altre attività forse più di moda, ma che non gli sono congeniali.

Tipico del nostro tempo infatti è seguire quanto il mondo considera “vincente”: diventare superuomini, attori famosi, calciatori, indossatrici o “veline” alla TV. Non ci sta bene niente e pensiamo di avere diritto a tutto: a sposarci con lo stesso sesso, ad avere figli anche quando non li possiamo avere, a modificare il DNA per essere “migliori”, ecc.

 

Il cristiano dovrebbe scoprire invece cosa c’è già di meraviglioso nel suo cuore per usarlo al meglio nel servire Dio ed il prossimo. Questo ci farà davvero felici perché per questo motivo, io credo, siamo nati: per adorare Dio servirLo e vivere uniti a Lui e bene con gli altri. Ora chi sa meglio di Lui come siamo stati “costruiti”? Solo Dio conosce a fondo i talenti che ci ha messo nel cuore. Allora chiediamoGli cosa desidera da noi, e così ci indicherà le nostre attitudini migliori. La “realizzazione” di ciascuno di noi non sta nel diventare più famosi  di altri, ma nello scoprire i talenti che ci ha dato Dio e metterli a frutto per il bene comune.

 

Tornando allora al nostro vasaio e al nostro essere dei vasi di varie forme adatti a diversi usi, nessuno vieta ad un vaso di vetro, elegante, delicato, fatto per mettere dei fiori, di metterci dentro invece che i fiori, dei fagioli; oppure al vaso dei fagioli metterci dei fiori; però, secondo me, se i vasi potessero parlare ci direbbero: “Ma che stai facendo? Per favore perché non mi lasci esistere per essere il meglio di ciò che sono? Io mi piaccio per quello che sono per quello che ho;  perché mi vuoi far fare una cosa diversa?”

 

Quando il Signore “chiama” qualcuno al Suo servizio o lo sospinge a fare una cosa anziché un’altra lo fa davvero per il nostro bene perché conosce le nostre attitudini. Noi magari per eccessiva timidezza o per eccessivo esibizionismo tendiamo a fare spesso troppo o troppo poco; lo Spirito Santo ci guiderà per la strada migliore; per questo solo in Dio ci sentiremo realizzati.

 

 

Solo in Dio trova riposo l'anima mia; da lui proviene la mia salvezza”. (Salmi 62:1)

 

 

 

[si consiglia di leggere il dossier completo:  IL TEMPO TERRENO E IL TEMPO DI DIO - PREDESTINAZIONE E PRECONOSCENZA (20 pag)]

 

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