Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

 

CONVERSIONE: TELEVISIONE E ASPETTO FISICO - parte 3

di Renzo Ronca - (8-6-13)- 13-7-17

 

 

(Segue)

 

DOMANDA: Nella conversione bisogna distaccarsi delle distrazioni tipo la TV ed anche evitare di dare l'importanza all'aspetto fisico. Se non riusciamo a farlo, vuol dire che viviamo nel peccato, vero?

 

RISPOSTA: Come ho detto precedentemente, non è la regola che fa la conversione, ma è la presenza dello Spirito di Dio in noi che ci fa desiderare di essere in un certo modo e ci trasforma gradatamente anche nel comportamento. Si arriva ad essere sempre migliori un poco alla volta,  senza molta fatica.

Ti faccio un esempio per quel che riguarda la TV: all’inizio diversi anni fa vedevo di tutto, convinto che nulla mi potesse “far male”.  MI dicevo così: “Che importa quello che vedo? Tanto so già da me ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Poi anche se vedo cose sexy, oppure se vedo cose di violenza ecc, mica mi fanno niente! So già da me che certe cose sono solo sui film…”   Adesso che sono passati tanti anni dalla mia prima conversione, quando mi capita qualche programma un po’ troppo scandaloso o dove c’è troppo sangue, automaticamente sento dentro come un senso di disagio, o di vera e propria repulsione. DEVO cambiarlo, NON POSSO vederlo perché mi farebbe del male o mi turberebbe troppo emotivamente. Lo cambio insomma non perché sia una regola ma perché o non mi interessa o perché mi fa più del male che del bene. Lo cambio proprio perché non ha più niente a che vedere con me così come sono diventato oggi.

Ma questo non vuol dire che oggi non sono “arrivato”. La “conversione” in realtà è un cambiamento che dura tutta la nostra vita. E’ una trasformazione che dura sempre finché saremo sulla terra. Dopo poi, quando saremo col Signore, quando ci avrà rapito con la Sua Chiesa, allora saremo COMPLETAMENTE cambiati. Per ora però la nostra è una trasformazione continua.

Questa trasformazione avviene da sola, per fede: più vogliamo bene al Signore, più leggiamo la Sua Parola, più siamo in comunione con Lui  e più odiamo le varie forme di peccato. Ci viene automatico starne lontani. Dunque ci viene automatico stare lontani anche da certe trasmissioni.

 

Il peccato non ha un confine preciso e ben definito, non si può scorgere sempre. E’ lo Spirito Santo che ce lo mostra. Sa Lui quando e come. Noi lo possiamo vedere sulla base della nostra maturità di fede.

 

C’è un’altra cosa da dire: evitiamo gli eccessi opposti! Più diventiamo spirituali e più ci sembra che il peccato sia dovunque. Ma attenzione! Questo sentirci sempre più “inadeguati” alla santità di Dio, non ci deve far credere di essere sempre più nel peccato! Cadremmo in un giudizio distruttivo! Noi dal primo momento  che abbiamo deciso di credere in Gesù ecco che abbiamo avuto per fede, la grazia, ovvero la cancellazione di OGNI PECCATO!  La nostra vita allora non procede più “dentro” il peccato cercando di essere senza peccato! Noi procediamo nella grazia, cioè siamo già senza peccato e viviamo cercando di rimanere nella grazia.

La ricerca della perfezione nel comportamento per essere sempre più santi va bene solo teoricamente, ma non va bene praticamente. Voglio dire che noi dobbiamo tendere alla perfezione, ma non dimentichiamoci che siamo esseri umani. Se Dio ci ha perdonati, noi a volte corriamo il rischio di non perdonarci mai.

Quindi non ci mettiamo ad analizzare punto per punto le nostre azioni esagerando nel perfezionismo. Certo, se vedevamo film pornografici o film dove facevano a pezzi la gente o film di spiritismo, cerchiamo adesso di evitarli! Però lasciamoci pure un certo margine di umanità (non per peccare ma per amarci).

Impariamo a gestire la TV. Non basta la sola fede: occorre volontà, equilibrio ma nessuna esagerazione. Le cose vengono da sole. Ci sarà dentro di te la coscienza che ti dirà: “ecco, questa cosa qui non la vedere perché è stupida oppure perché ti può emozionare troppo…” 

 

Per l’aspetto fisico, cioè la cura del proprio corpo penso che la vanità sia più una cosa più femminile (anche se oggi molti giovani maschi ricorrono anche loro al trucco e all’estetica o altro). Una persona è bene che sia pulita ordinata, gradevole nell’aspetto e nella parole ed è bene  che ami il suo corpo. Un base di trucco non è che sia peccato; farsi le unghie colorate non è peccato…  Ciò che non va bene è essere schiavi del corpo o usare il corpo come mezzo di esibizione. Un trucco troppo vistoso, vestiti troppo ”osé” non vanno bene per una donna cristiana; così come per uomo non vanno bene esibizioni di eccessivo “macho”. I tatuaggi per esempio, i vari “piercing”… per noi cristiani il corpo è da tenere con cura in modo sobrio, dignitoso e rispettoso.

D’altra parte non è che una ragazza si deve “castigare” eccessivamente vestendosi come le suore…. Insomma ogni cosa va fatta con equilibrio, con un sano buon gusto, senza eccedere.

 

 

 

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