SAREMO puniti per i nostri peccati?

- di Renzo Ronca - 15-5-12

 

 

 

Per chi veramente confida nel Signore, parole come "punizione" e "condanna" non sono adatte.

Se esiste una condanna è perché molti se la procurano da soli come conseguenza del loro allontanamento da Dio, non perché Dio li va a cercare per punirli. Alla fine dei tempi Dio, che è eterno, continuerà a vivere; e con Lui vivrà chi ha creduto in Lui. E’ logico che chi l’ha rifiutato (per sua propria scelta, non certo per volontà di Dio, che invece vorrebbe salvare tutti) non potrà stare nell’eternità, luogo dove sta Dio. In conclusione possiamo dire che l’uomo si punisce da solo quando si allontana da Dio, perché viene a perdere la grazia.

 

Proviamo ad approfondire:

1)  Chiunque crede nel Signore Gesù è già salvato, quindi non viene più né condannato, né giudicato.

 

“perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” ( Romani 10:9)

“Chi crede in lui [Gesù] non è giudicato; chi non crede è già giudicato….” (Giovanni 3:18)

“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”. (Giovanni 5:24)

 

2) Da questo capiamo una cosa importante: il giudizio sul peccato avviene adesso,  nel corso della vita! E’ sulla base della nostra fede (che suggerisce il comportamento), che adesso, in questa vita, noi saremo giudicati giusti oppure no.

 

3) Se saremo considerati giusti perché avremo creduto in Gesù Cristo, allora saremo con Lui rapiti in cielo quando Lui verrà a prendere la Sua chiesa.

 

4) Se non saremo considerati giusti, allora non saremo rapiti ma aspetteremo nel "soggiorno dei morti" in un luogo preparato, il giudizio finale che avverrà alla fine dei tempi. Questo giudizio finale sarà una conferma di peccato di fronte a tutte le creature dell'universo per chi non avrà voluto riconoscere il Cristo.

 

5) La fede in Cristo Gesù è dunque l’unica cosa che conti, la cosa decisiva.

 

 

E’ sbagliato fare un altro elenco di cose di peccato come facevano gli ebrei, aggiungendo una regola dopo l’altra e mettendoci accanto tutte le punizioni. Non è l’osservanza alle regole che ci può salvare, se non cambia prima il cuore. Uno potrebbe essere devoto ed osservante, potrebbe sembrare perfetto se visto dall'esterno, ma potrebbe rimanere col cuore cattivo.

Se il cuore di una persona è cambiato, si è rinnovato, si è convertito a Gesù, allora inevitabilmente questa persona finché vive non smetterà mai di migliorarsi, di santificarsi. Lo farà da sola, senza bisogno che nessuno glielo dica o la obblighi a farlo.

Il suo comportamento allora diverrà ogni giorno più puro, più santo. Senza sforzo.

 

Accade così un fatto strano: più una persona assomiglia a Gesù e più sente la necessità di comportarsi in modo santo. Più il tempo passa e più sarà sorpresa di evitare il peccato in ogni sua forma. Nessuno la costringe, ma l’anima toccata da Dio diventa ogni giorno migliore, più buona e da sola ogni giorno che passa evita sempre più il peccato in ogni sua forma; man mano che scopre il peccato e se ne accorge, lo evita.

 

 

I comandamenti

 

I comandamenti fanno parte del comportamento buono, che per noi è bene, che Dio  ci ha suggerito e sintetizzato. Non sono mai stati cancellati da Gesù ma solo completati. Chi crede in Cristo Gesù finisce per forza per amare i 10 comandamenti. Se non li vuole osservare vivrà delle benedizioni in meno e lo stato di peccato che ne potrebbe derivare, potrebbe allontanarlo dalla grazia di Dio.

 

"Non dovete pensare che io sia venuto ad abolire la legge di Mosè e l'insegnamento dei profeti. Io non sono venuto per abolirla ma per compierla in modo perfetto. Perché vi assicuro che fino a quando ci saranno il cielo e la terra, nemmeno la più piccola parola, anzi nemmeno una virgola, sarà cancellata dalla legge di Dio; e così fino a quando tutto non sarà compiuto. (Matt 5:17-18 v.TILC)

 

"È più facile che finiscano il cielo e la terra, piuttosto che cada anche la più piccola parola della legge di Dio. (Luca 16:17 v.TILC)

 

Chi è salvato per fede, cercherà da solo, istintivamente, di osservare i comandamenti perché il suo cuore lo desidera, non perché se no viene punito e va all’inferno!  Un cuore “nato di nuovo” nella fede suggerirà di volta in volta alla coscienza  i comportamenti migliori sulla base della sua maturità.

 

Da quello che capisco io, i 10 comandamenti sono come la base della nostra vita terrena e di quella nell’eternità. In fondo cosa dicono di tanto strano? Perché ci deve essere tanta ostilità e difficoltà ad accettarli? Che ci costa a metterli in pratica? Prendi il sabato, Facciamo festa per tanti motivi stupidi come il carnevale e non vogliamo farlo quando ce lo consiglia il Signore? Ma questo non va imposto con la forza, deve essere una cosa che esce da sola da dentro al cuore.

Tuttavia, se per qualche motivo non ci riuscissimo a rispettare tutti i comandamenti, allora continuiamo a confidare in Gesù Cristo e nello Spirito Santo senza disperarci, mantenendo la nostra fede. Solo il Signore conosce i nostri limiti: ciò che possiamo e non possiamo fare; solo il Signore sa fino a che punto possiamo arrivare a capire le cose e a realizzarle. Nel corso della nostra vita terrena Egli sicuramente ci porterà a realizzare il meglio delle nostre possibilità. L’importante, per tutti, è confidare in Cristo Gesù e tramite Lui (e nessun altro) rivolgersi con fiducia al Padre, per mezzo dello Spirito Santo. Lasciamo poi a questa nuova creatura nascente, che siamo noi stessi, la possibilità di crescere e migliorarsi per amare Dio e il prossimo, a questo serve la vita.

 

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