COSA MI HA RISERVATO IL SIGNORE?  CERCO LA PACE MA…” -  di Renzo Ronca - 2-5-12

 

 

 

 

DOMANDA:  “…cosa ha riservato per me il Signore,questa e' la domanda che spesso gli pongo.e che mi spaventa…” “cerco la serenità la pace ma non riesco a trovarla..”

 

RISPOSTA: Secondo me dobbiamo impostare meglio la domanda. Vediamo due possibili svolgimenti a seconda se pensiamo al prossimo futuro oppure alla fine della vita terrena:

 

a)      Cosa ha riservato Dio per me nel prossimo futuro?

Chi veramente ha fede, nemmeno se lo chiede. Il cristiano sa che:
Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
(Romani 8:28)

“TUTTE LE COSE” è ad prendere alla lettera significa esattamente tutto. Anche quello che ci appare come male presente, se noi manteniamo la fiducia in Dio, diventerà per noi un bene. Questo non si può dimostrare se non a posteriori, cioè dopo. Per ora, quando si passano periodi difficili, o ci si crede o non ci si crede che Dio ha lo stesso cura di noi. Se uno fa del suo meglio per crederci questo sforzo è bene accetto al Signore che saprà ricambiare tale fede.

Sapere allora il fatto specifico di cosa di preciso ci accadrà tra un mese, un anno.. non è cristianesimo ma è magia. Il mago ti parla del futuro e se paghi di più ti dirà anche che il tuo futuro sarà bello. Il Signore ti dice solo: “Se mantieni la tua fiducia in me io salverò la tua anima e ti farò del bene”. Si tratta di crederci. Non c’è bisogno di fare tante lotte: si tratta solo di dare il via ad un movimento della volontà. Tutto qui. Al resto ci pensa Lui.

 

b)     Cosa ha riservato Dio per me alla fine della vita terrena?

Il Signore ha promesso a tutti la vita eterna, il paradiso. Ma anche detto che “molti sono i chiamati e pochi gli e eletti”, cioè che pur avendo tutti questa possibilità, non tutti riusciremo ad ottenerla. Il motivo non è certo la nostra bravura, o la quantità della nostra fatica o l’intelligenza, visto che la salvezza si ottiene per fede e non per opere. Ed allora quale sarà il motivo degli eventuali fallimenti? E’ semplice, se non sono le opere è la fede. Se la nostra fede in Dio viene meno, allora non riusciamo più ad aspettare, vogliamo le cose subito e a modo nostro e per questo spesso ci comportiamo con disperazione e rabbia.

La fede è definita così dall’apostolo Paolo: Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. (Ebrei 11:1). Comprendi? “Certezza di cose che si sperano”, “un modo di possedere già le cose che si sperano” (vers TILC), “un fondamento di cose che si sperano” (CEI) vale a dire  una convinzione interiore raggiungibile anche per scelta. Ma cosa si può sperare di certo e sicuro se questa speranza non è riposta in Dio?

Non è obbligatorio avere la fede. La maggioranza delle persone non ha la fede in Dio della Bibbia per mezzo di Cristo Gesù e magari (per ora) vive anche bene. Ti dirò di più: secondo me anche molte persone che frequentano le chiese non ha la giusta fede.

Fai la tua scelta e non tornarci più indietro.

Dio esiste ma alcuni dicono di si altri di no. Dio “parla, si rivela, comunica..” ma molti tra quelli che credono che Dio esista, non credono che però possa parlare rivelarsi avere una relazione diretta con l’uomo. Tra i pochi che credono che Dio possa avere uno scambio con l’uomo tramite lo Spirito Santo, solo pochissimi poi proseguono il cammino che viene loro indicato. Iniziano tutti a seguirlo ma poi, non vedendo subito i risultati che loro vogliono, finiscono col dire “lo sapevo, Dio non mi ascolta altrimenti non mi farebbe stare così male”. Fu così per la generazione degli Israeliti al tempo di Mosè: essi furono  liberati dalla schiavitù dell’Egitto, ma non videro la terra promessa perché si stancarono e si ribellarono strada facendo.

 

Tu dici inoltre: “cerco questo, cerco la pace… cerco quello… ma non riesco a trovarla...” ma la serenità la pace, il benessere interiore, la stabilità emotiva, ecc. sono CONSEGUENZE della fede. E’ la fede che ti porta la pace, non è la pace a portarti la fede.  Infatti è scritto: Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, (Romani 5:1)

 

Non so quanto tempo ci voglia. Per ognuno di noi è diverso, ma so che chi ha fede allora si impegna a fare quanto Dio chiede e non sta più a guardare il passato. Gli Israeliti nel deserto pensavano ai cibi di quando erano in Egitto e più pensavano con nostalgia al passato e meno si accorgevano della presenza di Dio tra loro. Se avessero capito il dono di Dio, cioè la Sua presenza tra loro, forse il viaggio non sarebbe durato 40 anni, ma meno di un mese. Vuoi abbreviare le tue sofferenze? Smettila di tormentarti e trova pace, quiete, nella fiducia nel Padre. Affida la tua vita a Dio nel nome di Gesù e poi lascia perdere le preoccupazioni, per quanto ti è possibile. Fai come se la tua vita non ti riguardasse più. Quando un bambino sta in braccio alla madre non si pone troppi problemi, si affida lei in tutto, lo sente che lei gli vuole bene, per questo dorme tranquillo.

 

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