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IL CORAGGIO DI VIVERE NEI NOSTRI TEMPI PER UN CRISTIANO DA UN PUNTO DI VISTA BIBLICO di Renzo Ronca 15-11-11- agg 19-8-19
DOMANDA : Cosa pensi di quello che sta accadendo da noi e nel mondo? Un credente come può continuare ad avere fede? RISPOSTA E’ proprio adesso invece che serve la fede! E’ facile essere cristiani quando va tutto bene, ma è nei momenti di estrema incertezza che invece si vede di che pasta siamo. E’ logico che sentendo le notizie che sentiamo in questi giorni ai telegiornali siamo presi tutti dalle preoccupazioni. Ma il cristiano ha una specie di “doppio passaporto” e deve saper vedere le cose non solo come le vede il mondo, ma anche e soprattutto come cittadino del cielo. Il suo compito in terra è mantenere questa fede, la quale trasmette stabilità sia a lui che alla sua famiglia. I fatti di questo periodo non sono una novità biblicamente parlando. Un appropriato studio per esempio della statua di Daniele (vedi LA SITUAZIONE STORICA ATTUALE ) ci fa comprendere abbastanza facilmente due cose: 1) le nostre alleanze politiche fatte di ferro e argilla non reggono, come non reggerà l’Europa anche se all’inizio potrà sembrare di si; 2) Il tutto è solo un ennesimo tentativo delle potenze oscure di ricostituire quello che nelle Scritture viene simbolicamente chiamato “impero romano”, ma vi sarà un momento preciso in cui tutto crollerà miseramente, al ritorno di Gesù. Oggi parlare di una zona in particolare o di una nazione non ha più molto significato. Il potere e la sua manifestazione è qualcosa di molto più complesso che prescinde i campanilismi e i nazionalismi. A volte chi comanda assomiglia a qualche pittoresco clown ma in realtà Satana affina da secoli la figura dell’anticristo sperimentando tecniche sofisticatissime di tipo mediatico. Ci sarà un capo, o una rappresentazione di capi, che parlando di pace (tutti parlano di pace oggi) porterà il mondo verso guerre terribili (simbolicamente chiamato "periodo di distretta"). La classe politica è diventata questo: un'apparenza di potere fatta di chiacchiere e danni. Noi vediamo solo un teatrino di apparenze, ma dietro c’è un’altra realtà e dietro ancora ce n’è un’altra. Sono giochi di potere molto complessi. Uno pensa di poter muove dei fili, ma dietro c’è chi muove lui, e così via (vedi IL TEATRO DELLA VERITA ) In tutto questo troviamo reazioni diverse: c’è il credente che si estranea cercando un paradiso personale nei conventi o nella meditazione trascendentale e chi invece, pur immergendosi nella spiritualità, ha il coraggio poi di vivere e mettersi in discussione giorno per giorno. Gesù condivideva il presente, viveva giorno per giorno condividendo sacrifici e dolori coi suoi, pur avendo il cuore ben saldo nell’Eterno. Non dobbiamo avere paura del futuro ma solo consapevolezza. Il cristiano vero sa già che ci sarà un aumento sempre più rapido di situazioni drammatiche. Una notizia dopo l’altra sempre più in fretta (1). Ma la casa del cristiano è stabile, fondata sulla roccia, che è Cristo. Che vuoi che succeda ad un'anima protetta da Dio, messa in grado di "riposare" serenamente nel Suo amore?
(1) Questo fenomeno dell'aumentare dei fatti drammatici man mano che ci avviciniamo al ritorno del Signore l'ho rassomigliato alla "crescita esponenziale". Per comprenderlo vedi PAURA DI CAMBIARE e commento sui cambiamenti esponenziali; CAMBIAMENTI STORICI RAPIDISSIMI IN FORMA ESPONENZIALE: RISCHIO DI ESSERNE TRAVOLTI SENZA RENDERCENE CONTO; e loro riferimenti.
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