La “corsa cristiana”, anche lì bisogna correre, vincere ed essere i migliori? -  di Renzo Ronca - aprile 2004 - aggiorn. 21-5-18

 

DOMANDA: Caro Renzo leggevo 1Corinzi 9:24-27, le Norme che regolano la corsa cristiana. “Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo (…)” Alla prime letture , queste righe (v. 24), mi hanno causato un po’ di spavento: ma come? Anche nel regno di Dio bisogna vincere, essere i migliori? Anche lì, tanta competizione? (…) Paolo, tocca poi un tasto per me dolente; l’essere temperati in ogni cosa. Allenarsi con costanza, essere moderati e disciplinati, Il cristiano deve condurre la sua corsa con dedicazione totale -conosce la preziosa meta- ma anche intelligenza (non dare colpi a vuoto), ponderatezza e coerenza. (…)

 

RISPOSTA Cara XX, in effetti guardando la tua cartellina, una volta straripante ed ora vuota, ho avuto davvero l’impressione che temperanza, costanza e coerenza non siano il tuo forte… ma non temere, se il Signore educa così facilmente me, che in questo campo sono il massimo dell’incostanza, farà lo stesso anche con te. No, nel Vangelo non ci sono né competizioni, almeno non con l’agonismo a cui ci hanno abituati i sistemi consumistici americani. E' vero che l'apostolo Paolo fa degli esempi in cui è presente la gara, il correre, (Atti 20:24;  1Corinzi 9:24-27; 2Timoteo 4:7; ecc.), ma va interpretato bene. Credo sia più una “lotta in se stessi” per abbandonarsi pacificamente a Dio. Del resto più diventiamo "amici" (1) del Signore e più diventiamo "nemici" di questo sistema di cose che rifiutò e odiò il Signore (2).  E' soprattutto in questo che sta la lotta: il mondo sappiamo che è nelle mani di Satana il "principe di questo mondo" (3) per cui, per ovvi motivi lo spirito mondano è in contrasto con i "cieli nuovi e la terra nuova" a cui anela la nostra anima (4). 

Una delle difficoltà che incontriamo nell’interpretazione della Parola, è dovuta al fatto che portiamo le nostre esperienze, il nostro ambiente, i nostri ritmi e stili di vita (come appunto l'agonismo americano) DENTRO le Scritture e da queste poi deduciamo una interpretazione. Credo che dovremmo fare esattamente il contrario: prendere le Scritture e portarle DENTRO NOI STESSI, a prescindere da dove viviamo e da come siamo. Sarà poi l’insegnamento contenuto dentro le Scritture ad aprirci l’interpretazione più corretta.

Se cerchiamo di interpretare e realizzare quanto leggiamo  sulla Bibbia basandoci solo sulle nostre cognizioni mentali avremo solo un’elaborazione intellettuale, umana e limitata, non ISPIRATA. Dovremmo invece ricercare lo Spirito di Dio, unico capace di illuminarci. Apriamoci senza troppe paure e cerchiamo di essere disposti DAVVERO a ravvederci. Troppa vivacità intellettuale e “ricchezza” di sé, se non è “impoverita” con la costanza, la fede e l'umiltà, spinge a considerazioni autonome, lontane dalla grazia di Dio; alimenta solo la nostra vanità. Cara amica, non scoraggiarti, ma “allenati” ancora, come dice l’apostolo; però non per "vincere affannosamente rabbiosamente” nel senso dell’agonismo umano, bensì come in una SANA PALESTRA INTERIORE per migliorare il controllo di te stessa. Soffermati sull’ultimo versetto tra quelli che hai citato:  “anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù……” (1Corinzi 9:27). Noi possiamo controllare ogni nostra azione con un minimo di fede e di costanza. Non mollare e prosegui fino alla fine, che per noi credenti è il rapimento o la prima resurrezione. Guarda la “gara” di Gesù: per molti è un perdente, per altri un trionfatore. La nostra gara non è nell’agonismo: nel cristianesimo vince chi sa arrendersi a Dio.

 

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(1) Giovanni 15:15 "Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio."

(2) Giovanni 15:18-19 "18 «Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia."

(3) Giovanni 12:31 “Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo”;   Giovanni 14:30 “Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe di questo mondo. Egli non può nulla contro di me”; Giovanni 16:11 “quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato”; Efesini 2:2 “ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli”

(4) 2Pietro 3:13 “Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.”

 

 

 

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