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UNA SOFFERENZA NECESSARIA di S. - 19-7-16- h. 9
Soffrire per chi, per che cosa? Il tempo è poco, la vita corre. Perché versare lacrime, corrugare la fronte, sentire la tristezza?
Il dolore è inutile, il dolore non mi piace. Lo sfuggo con tutte le anestesie che trovo. E chi soffre stia lontano da me. La vita è già così breve fratello, così breve che non posso lasciarmi impietosire.
Non turbare la mia pace, ho fatto tanto per non sentire e per dimenticare. Io voglio divertirmi, stare sereno, non costringermi a guardare questo vuoto questo buio, questo deserto.
Perché se lo guardo devo dirmi che da solo non posso, non posso tollerare la vita e nemmeno la morte. Da solo non ho la forza di inventarmi neppure un motivo per alzarmi e camminare. Da solo sono perso e non so dove, né da quando.
Aiutami mio Dio, Tu che nel dolore hai sparso la Tua Grazia, e che apri una via dove non è possibile.
Ho voluto schivare sofferenze e responsabilità, coprirmi gli occhi, disprezzare le lacrime altrui. Ho percorso solo le strade in discesa, e sono arrivato così in basso, mio Dio. Ho voluto soltanto stare comodo e oggi non so più reggermi in piedi.
Aiutami mio Dio, non è la sofferenza che temo, ma la Tua assenza.
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