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IL GABBIANO - di Donatella - 20-4-12
Volo, gabbiano solitario, all’imbrunire. Rasento sabbie e acqua Misuro spiagge. Osservo da vicino Pezzi di conchiglie Alghe impicciate Noccioli di pesche. Non mi curo del sole all’orizzonte: per me quel cielo è già visto, già amato. Già lasciato. M’interessa invece la marea, il gioco dell’onda sulla rena,le tracce, l’orma dei granchi impauriti e morti, di bucce gettate di scarti abbandonati. M’accosto allo scheletro di un pesce Mi rialzo verso il cielo, infreddolito. Le mie piume sporche S’impregnano di vento E del profumo umido, salino, di quest’immenso mare così mio.
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