La “Webndetta” (ovvero la vendetta del web)

“wikileaks” “spider truman” ecc indicano un filone mediatico tutto da scoprire

  Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio" di Renzo Ronca -

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

20-7-11

Nella mia edicola come sapete ho anche un "internet point" con due postazioni. Niente di che; dopo che ho messo un filtro per evitare i siti porno e le scommesse, non sono molto affollate come una volta, però vedo che le persone ancora si fermano abbastanza numerose. Cosa li spinge? Noi giornalai siamo un poco psicologi e  ci basta una sbirciatina con la coda dell’occhio per capire a cosa la gente si interessa di più. Mi sono accorto da tempo che i giornali cartacei perdono terreno sia perché non essendo on-line arrivano sempre tardi a dare le notizie e sia perché ti danno una verità preconfezionata distaccata da te, con cui non puoi interagire, che interessa sempre meno. Poi li paghi pure, dopo che hanno già preso (almeno pare, da quel che ho sentito dire nei commenti dei clienti) dei soldi dai finanziamenti pubblici! Internet è stata per molti anni il territorio di caccia di disonesti rapaci senza scrupoli, che per primi hanno acquisito le tecniche ed i mezzi per influenzare l’opinione pubblica, però… però… qualcosa sta cambiando…  lo vedo come vi dicevo, nelle partecipazioni della gente all’internet point. Nella rete la gente scopre che può intervenire per parlare direttamente con chi scrive, può anche "leggersi" quando è intervenuta (dunque una eventuale manomissione della tua opinione sarebbe subito smascherata. Certo molti sono i falsi interventi ma alla fine quelli “pagati” per dire le cose si capiscono. Si internet ha cambiato la società. Come giornalaio ho visto cambiare la storia politica mondiale per mezzo della rete. Le recenti rivolte del Nord Africa per esempio, o le le riunioni di piazza di milioni di persone che vanno a protestare per una ingiustizia… insomma pare che questo mezzo informatico diventando sempre più popolare, possa essere utilizzato in modo diverso che nelle solite “chat”.  Assieme a cose terribili come i “rave”[1] che nessuno riesce a fermare, ci sono le voci della gente che comincia ad organizzarsi per fronteggiare presunti abusi o per dire la loro in merito a tante cose…  questo è sempre bene per noi giornalai perché significa che le notizie possono riprendere vita e noi potremmo riprendere il lavoro. Sapete c’era un periodo che non vendevo più un giornale! Certi clienti abituali, quando porgevo loro il solito quotidiano, cambiavano colore, si premevano la mano sulla bocca e poi scappavano nel retro, a vomitare. Adesso invece c’è un timido accenno di ripresa, non nel cartaceo, ma nel web. Sapete cos’è che “tira?” due movimenti importanti! “wikileaks”[2] e “Spider Truman”[3].  Si, secondo la mia opinione, di vecchio giornalaio, è un unico filone destinato ad avere un certo seguito, come dimostrerebbe l'imitazione dell’ultimo arrivato, “Asperamundi”[4]. In questi siti, a torto o a ragione, dicendo verità o presunte verità, qualcuno rivela cosa c'è o ci potrebbe essere  dietro il potere, dietro un certo tipo di politica. Perché c’è tanto seguito? E me lo domandi?  Politica=corruzione=nausea.  Nausea=necessità-di-rigettare il marciume che abbiamo sullo stomaco.  Per anni ci hanno condizionato dicendoci solo quello che volevano loro; abbiamo lo stomaco pieno di scorie. Dobbiamo buttarle fuori.  Adesso come nelle più classiche favole moderne, è come se il WEB assumesse una personalità propria e si volesse vendicare contro chi lo ha gestito fino ad oggi. Chissà se questo modo di trasmettere le notizie o di aggregarsi on line è giusto o sbagliato, se aiuta la verità o la falsità… Probabilmente queste iniziative hanno una regia, forse finiranno a tarallucci e vino in un talk show, forse nascondono altre macchinazioni… ma forse no, magari sono solo il segno che siamo stufi del marciume dei potenti che ci penetra nelle ossa e qualcuno vuole sbottare e liberarsi la coscienza.  Beh, sapete che vi dico? Comunque sia, o si vomita  per nausea  o per senso di colpa o invidia o vendetta, è sempre una liberazione per tutti noi!