Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

CHI SONO GLI ANGELI GIA’ CONFINATI NELL’ABISSO?

Risponde il prof. Roberto Sargentini

DOMANDA: in 2 Pietro 4 dice tra l'altro: "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio..." Allora mi chiedevo di qs angeli inabissati in antri tenebrosi. Noi sappiamo che andranno nell'abisso dopo, ma che adesso sono relativamente liberi sulla terra, giusto? Oppure sono confinati abitualmente in luoghi distanti dalla nostra realtà ma possono anche uscire ogni tanto?  Vorrei capire.

RISPOSTA:

2Pietro 2:4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio;

Giuda 6 Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora.

La domanda è se Pietro e san Giuda parlano degli stessi angeli ribelli. Apparentemente sembrerebbe di si, nel qual caso si tratterebbe dei Nefilim (quelli che scesero giù) di Genesi 6 e che si unirono con le figlie degli uomini. Questi, come anche afferma anche la letteratura religiosa giudaica extrabiblica, sono stati incatenati in antri tenebrosi in attesa del giudizio e dalla loro prigione non possono uscire. Il peccato di questi angeli è chiaro: hanno infangato la loro dignità angelica abbandonando la loro dimora celeste per unirsi, probabilmente, sessualmente con gli esseri della terra.

Il peccato di Satana sarebbe ben diverso. Dire con esattezza quale è un po’ difficile perché la bibbia è vaga sull’argomento.

La bibbia dice che:

  • satana è il tentatore: Gn. 3:-5; Mt. 4:1-11
  • aveva accesso al cielo e che metteva in dubbio davanti a Dio la fedeltà dei suoi servi: Gb. 1:7-11
  • è un assassino fin dal principio e padre della menzogna: Gv. 8:44

Stando a questi versetti sembrerebbe che il grande peccato di Satana sarebbe quello di aver commesso un omicidio.

Poi, certamente, è un provocatore, un bugiardo, un tentatore.

Il problema è: quando Satana ha tentato l’uomo, aveva già peccato? Oppure il suo omicidio è stato proprio quello di aver spinto l’uomo al peccato procurandone la morte? Cosa che continua a fare anche oggi servendosi della menzogna e dell’inganno per raggiungere i suoi scopi.

E perché mai se l’è presa proprio con l’uomo? Probabilmente perché era fatto a immagine di Dio. Satana ha voluto, al pari di un mafioso, colpire il Creatore uccidendo la sua creatura. Ha voluto togliere ad Adamo e ad Eva non solo l’impronta della perfezione fisica di Dio, ma anche la cosa che li rendeva più di tutti simili a Dio: la vita di Dio in loro che, senza il peccato, avrebbe permesso loro di vivere eternamente come il loro Creatore.  

In Ez. 28:11-16 il re di Tiro viene descritto in questi termini:

“Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli: "Così parla DIO, il Signore: Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco”.

E in Isaia 14:15, parlando del re di Babilonia viene detto:

“Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo». Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!”

Secondo i teologi, la profezia di Ezechiele 28 nasconderebbe dietro la figura del re di Tiro quella di Satana e la descrizione del suo peccato. Ciò che li spinge a questa certezza sono espressioni quali “eri in Eden, il giardino di Dio”, “eri un cherubino dalle ali distese, un protettore”, “stavi sul monte santo di Dio”, “cherubino protettore”,  “io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio”.

Non bisogna però dimenticare che il linguaggio profetico è molto enfatico e che spesso per indicare le immense ricchezze e la gloria straordinaria di re molto potenti vengono usate, come superlativo assoluto, espressioni e attributi tipici degli esseri celesti. Quindi, per fare un esempio, l’ espressione “eri in Eden” vuole dire  che il re viveva in una terra bellissima, verdeggiante, con corsi d’acqua, ricca di prati, di alberi e di animali esotici, un vero paradiso; e la frase  “stavi sul monte di Dio” indica la sua gloria e il suo smisurato potere sui popoli che aveva sottomessi.

Un simili espressioni sono tipiche della lingua ebraica. Ad esempio “fuoco di Dio” in ebraico non indica un fuoco che proviene da Dio, ma un fuoco fortissimo, devastante.

Sempre secondo gli studiosi, le parole del re di Babilonia “Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo”, identificherebbero il peccato di Satana in un colpo di Stato. Satana, in parole povere, voleva destituire Dio (non il Padre, ma il Figlio) e prendere il suo posto.

Il fatto è che quei versetti parlano dell’orgoglio e dell’autoesaltazione del re di Babilonia (probabilmente di Sennacherib re d’Assiria che dominava su Babilonia che aveva reso suo vassallo). Satana nemmeno è nominato. Ora sembrerebbe che il re di babilonia si sarebbe recato nei monti del Libano e più precisamente sul monte dove si credeva che ci fosse la dimora degli dei e in particolare dell’iddio altissimo (non si tratta del Dio di Israele ma di Marduk, la massima divinità babilonese). Il fatto di essere salito sul monte di dio e l’aver camminato in quei luoghi sacri, esaltò a tal punto  la mente del re che cominciò a credere di essere anche lui un dio e a comportarsi, una volta tornato a Babilonia, come se fosse un essere divino.

Il vero Dio, l’Iddio di Israele, gli toglie ogni illusione: abbatte la sua arroganza, lo priva della sua gloria e del potere e, con il suo assassinio da parte dei figli Adrammelek e Saretzer, mostra a tutti che è solo un uomo.

Satana quindi potrebbe entrarci poco o nulla, tranne che come artefice dell’inganno dei due re.

Resta da rispondere a un’ultima domanda: perché gli angeli che infangarono la loro dignità sono prigionieri e in catene mentre Satana può muoversi liberamente?

Rispondo francamente: non lo so… e la bibbia non lo spiega!

  

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