Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

L E    P I A G H E   D I   A P O C A L I S S E

 

Studio del prof. Roberto Sargentini - 18-3-09

 

 

“Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che recavano sette flagelli, gli ultimi, perché con essi si compie l'ira di Dio”. Ap. 15:1

 

“E i sette angeli che recavano i sette flagelli uscirono dal tempio. Erano vestiti di lino puro e splendente e avevano cinture d'oro intorno al petto. Una delle quattro creature viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro piene dell'ira di Dio, il quale vive nei secoli dei secoli. E il tempio si riempì di fumo a causa della gloria di Dio e della sua potenza e nessuno poteva entrare nel tempio finché non fossero finiti i sette flagelli dei sette angeli." (Ap.15:6-8)

 

“Allora udii dal tempio una gran voce che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio. Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra” (Ap. 16:1,2pp)

 

“E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria”. (Ap. 16:9)

 

 

 

Caratteristiche delle piaghe

 

  1. sono sette: il numero sette nella bibbia indica completezza, pienezza;
  2. sono le ultime: questo vuol dire che nel corso della storia umana Dio ha punito l’umanità con altre piaghe della cui origine gli uomini forse non si sono resi conto e che hanno attribuito a catastrofi naturali (vedi Ap. 9);
  3. Le piaghe sono la manifestazione dell’ira di Dio: Dio è un essere vivente capace di sentimenti, tra i quali l’amore, la pazienza, la misericordia, il senso dell’onore, ma anche l’indi- gnazione e l’ira;
  4. le piaghe hanno lo scopo di indurre i malvagi al pentimento e alla conversione
  5. Sono versate sulla terra dagli angeli, esecutori del volere di Dio.

 

 

Analisi delle piaghe

 

v     Prima piaga: cade sulla terra e colpisce gli uomini che adoravano la bestia e la sua immagine con un ulcera maligna.

 

Nota: con il termine terra non si vuole indicare il nostro pianeta ma il suolo creando così un parallelismo tra la prima piaga e la piaga che colpì l’Egitto:

 

”Aaronne stese il braccio con il suo bastone, percosse la polvere della terra e ne vennero delle zanzare sugli uomini e sugli animali. Tutta la polvere della terra diventò zanzare per tutto il paese d'Egitto”. (Es. 8:17)

 

L’ulcera maligna potrebbe essere provocata proprio da organismi o microrganismi che gli angeli risvegliano e che sono presenti nel suolo o gettandoli sulla terra (sono stati trovati microrganismi in frammenti di meteore) e permettendone la proliferazione con gravi conseguenze sulla la salute degli uomini.

 

 

v     Seconda piaga: colpisce il mare che diventa sangue simile a quello di un morto. Ogni essere vivente che si trova nel mare muore.

 

Nota: Le maree rosse esistono e sono documentate da almeno 40 anni. Si tratta di un fenomeno causato da un organismo della famiglia dei dinoflagellati che in particolari situazioni si sviluppa in modo esponenziale coprendo il mare per decine di Kq. e conferendo all’acqua un colore rosso sangue. Tale organismo toglie ossigeno dall’acqua provocando la morte di qualunque essere vivente viva nella zona infestata. Gli esseri umani che ne sono venuti in contatto ingerendolo, sono morti – da quel che si dice – tra atroci dolori. Queste maree rosse, così come appaiono all’improvviso, spariscono.

 

 

v     Terza piaga: colpisce i fiumi e le sorgenti

 

Nota: Il fenomeno dei fiumi che diventano come sangue, nel passato e in rari casi, è stato prodotto dagli organismi responsabili delle maree rosse che hanno risalito i fiumi dalla loro foce.

 

Intermezzo: gli esseri del cielo dichiarano giusto il Signore, autore delle piaghe,     e gli uomini meritevoli di subirle

 

 

v     Quarta piaga: colpisce il sole che aumenta il proprio calore al punto da bruciare gli uomini con il fuoco.

 

Nota: Più che di un problema dovuto alla distruzione della fascia d’ozono ventilata da molti, qui ci troviamo di fronte ad un enorme aumento dell’attività del sole i cui raggi sono così intensi da provocare degli incendi. Non è chiaro se gli uomini bruciano perché colpiti direttamente dal sole o in seguito agli incendi.

 

v     Quinta piaga: colpisce il trono della bestia, cioè dell’anticristo, e avvolge il suo regno con le tenebre.

 

Nota: Questa piaga ricorda le tenebre che nella prima metà del ‘800 colpirono gli Stati Uniti e altre parti del mondo. I testimoni raccontano di tenebre talmente fitte che le lampade non riuscivano ad illuminare oltre la distanza di mezzo metro.        

          Il fatto che l’intermezzo alla quinta piaga dica che “gli uomini si mordevano la lingua a causa del dolore e delle loro ulcere” indica il protrarsi nel tempo delle conseguenze delle piaghe e la sovrapposizione dei loro effetti.

           L’espressione “ma non si ravvidero dalle loro opere”, indica che lo scopo ultimo dei flagelli divini non è la vendetta, ma il ravvedimento.

 

 

 

 

v     Sesta piaga: Colpisce il fiume Eufrate le cui acque si prosciugarono per preparare la via ai re che vengono dall'Oriente.

 

Nota: I re che vengono dall’oriente: antiche versioni traducono “i re che vengono dal sol levante”. Si tratta probabilmente dei Cinesi. Isaia parla di quelli che vengono “dal paese dei Sinim” (Is.42:12). Cinesi, in ebraico si dice Sinin.

                                                                                                                 

Circa il prosciugamento dell’Eufrate, è probabile che si tratti della perdita di ogni potere politico, economico e militare dell’Iran e dell’Iraq, che potranno essere attraversate, senza incontrare resistenza, da un immane esercito che secondo Ap. 9:13-16 sarà di 200.000.000 di soldati. L’unica nazione al mondo, posta aldilà dell’Eufrate, in grado di allestire un esercito di tale portata è la Cina.   

  

          Intermezzo: Ap. 16:13-16 – Satana si prepara ad ingannare con falsi miracoli i capi del mondo “per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente… E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon”. La battaglia di Harmaghedon è l’ultima guerra mondiale che sarà combattuta tra gli eserciti del cielo e Satana con al seguito le armate  dei malvagi. 

 

          Gesù avverte il mondo che verrà all’improvviso, inaspettato. Questo brano non è diretto a coloro che non sono stati rapiti da Gesù e lasciati sulla terra a subire il tempo delle piaghe, ma a chi legge l’Apocalisse prima del della seconda venuta del Signore sulle nuvole del cielo. Il suo scopo è quello di incoraggiare i credenti ad essere sempre pronti in modo da essere rapiti alla venuta di Gesù e preservati dalla grande tribolazione rappresentata dalle piaghe e dal regno dell’anticristo.    

                                                                        

 

v     Settima piaga: colpisce l’aria.

 

 

Nota: Con questa espressione si intende probabilmente designare gli equilibri della natura che vengono sconvolti. Infatti è detto che “ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso”. “Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati”. “E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento”.    

           Nel 1984 è caduta sulla Cina una grandine i cui chicchi pesavano 64 Kg. Il talento pesante è proprio di 64 Kg.            

 

          Dal tempio esce una voce che dice: “È    fatto”. Questa espressione indica il compimento della seconda tappa del piano della salvezza. La prima si è realizzata con la morte di Gesù sulla croce (tutto è compiuto) e la sua successiva risurrezione; la seconda si compirà con la vittoria nella battaglia di Harmaghedon e l’instaurazione del suo regno millenario sulla terra.

 

            La grande città, in seguito al terremoto, si spacca in tre parti, e le città delle nazioni crollano e Dio si ricorda di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. 

           È opinione comune che la grande città e babilonia siano due espressioni che indicano la stessa cosa, cioè Roma. Infatti nel linguaggio profetico del N.T., Babilonia, la grande città, la grande meretrice, indicano Roma. Questa tesi è stata suffragata da attente analisi storiche.

 

 

 

 

A questo punto il racconto delle piaghe si interrompe e il testo non fa riferimento al ritorno di Gesù per regnare come Re vittorioso sul mondo. In realtà la settima piaga rappresenta la sintesi della descrizione fatta dai profeti escatologici dell’A.T. circa la guerra delle nazioni e la vittoria del Re Messia sul mondo. È sufficiente leggere Gioele cap. 3, Zaccaria 12 e 14 ed Ezechiele 38 e 39 per rendersi conto che le cose stanno proprio in questo modo1.

 

                                                                                                           *****

 

1Per chi volesse approfondire le tematiche della guerra delle nazioni e delle profezie della fine, si rimanda al libro “Harmaghedon” dello stesso autore. 

 

 

 

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