SETTIMA COPPA  APOCALISSE 16:17-21  -  PARTE 60 - di RR 25-3-20

 

 

 

(segue)

Stiamo ora leggendo la settima ultima piaga Ap 16:17…

Alla fine del libro cercheremo di fare una sintesi ragionata di tutti questi eventi che ora rischiano di farci perdere la cronologia dello svolgimento. Intanto però procediamo così come l’Apocalisse è stata scritta.

 

Per un minimo di inquadramento dello svolgimento della narrazione delle visioni di Giovanni nell’Apocalisse, per fare un esempio fin troppo semplice, pensiamo anche a certi sogni mandati dal Signore, come quelli del faraone che interpretò Giuseppe, in Genesi 41.[1] Erano due sogni con simboli diversi (le vacche magre e grasse, le spighe di grano…), ma Giuseppe in cui vi era un dono particolare di interpretazione che veniva da Dio, disse : “Ciò che il faraone ha sognato è una stessa cosa. Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare……”  Ecco in termini molto generali possiamo forse dire che certe visioni pure se vengono presentate con simboli particolari apparentemente diversi, indicano sempre un avvenimento centrale.

Nel nostro caso oltre al cambiamento dei simboli degli avvenimenti che porteranno al secondo avvento di Gesù Cristo, vi è anche un aggravamento dei flagelli, come avvenne nelle piaghe d’Egitto.

 

Noi adesso stiamo osservando da vicino la settima piaga, o settima coppa (restando nel cap 16), all’interno della quale vi sarà tra poco un’ampia spiegazione della caduta di ciò che rappresenta Babilonia (che leggeremo nei capp. 16, 17 e inizio 19). Dunque, per quanto possibile cerchiamo di non perdere il filo, anche se in parte abbiamo già trovato l’evolversi degli stessi fatti. L’Apocalisse di Giovanni è un RIVELAZIONE DA PARTE DI GESU’ CRISTO, ovvero TOGLIE IL VELO, ce li mostra gradatamente sempre più nel particolare.

 

 

IL TESTO

Ap 16:…. 16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon 17 Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e dal tempio uscì una gran voce proveniente dal trono, che diceva: «È fatto». 18 E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso. 19 La grande città si divise in tre parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. 20 Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati. 21 E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello.

 

SPIEGAZIONE

 

Ap 16:17 Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria;

Una delle possibili interpretazioni (che tuttavia non ne esclude delle altre di carattere più specifico) è che con la settima coppa viene colpito tutto il regno di Satana, essendo lui stesso chiamato “il principe della potenza dell’aria”.[2]  Quindi viene colpito DIRETTAMENTE E COMPLETAMENTE tutto quello che sta nella sfera di influenza di Satana. Ora questo mondo è circondato dall’aria, e Satana è anche chiamato “il principe di questo mondo”[3], dunque viene colpito tutto il mondo, tutta la terra, in vari modi. Probabilmente sarà l’estendersi intenso totale di flagelli precedenti.

 

Ap 16:17 ….e dal tempio uscì una gran voce proveniente dal trono, che diceva: «È fatto».

Si tratta del tempio nel cielo in cui sta l’Eterno. La voce “E’ fatto[4]. Questo ci richiama alla mente il terribile momento in cui Gesù, come uomo, morì sulla croce: “Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.” (Giovanni 19:30). Ma qui è IL SIGNORE DIO A PARLARE e non ha certo il capo chinato! E’ il proseguo di una ubbidienza come avrebbe dovuto fare Adamo, di una ubbidienza al posto di Adamo, che vinse il peccato già allora e fu l’anticipo di questa liberazione/realizzazione reale fisica completa di tutto il mondo e di tutta la vita dell’umanità redenta. Gesù Cristo torna come Re e viene ad essere distrutto tutto ciò che non appartiene a Dio e che ha seguito in qualche modo l’inganno di Satana.

 

Ap 16:18 E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso. 19 La grande città si divise in tre parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. 20 Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati. 21 E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello.

Sarà uno sconvolgimento inimmaginabile; il più grande flagello tra tutti gli altri che erano successi prima. Tutto questo sistema di cose attuale, tenuto in piedi da un governatore ingannatore avversario del Signore e ribelle, crollerà, sarà disfatto all’arrivo del vero Re e Signore Gesù Cristo, Il Quale stabilizzerà la terra e le persone rimanenti in un regno millennale perfetto.

 

L’accenno a Babilonia sarà ora rivelato nel dettaglio nei prossimi capitoli, perché è giusto per noi capirlo bene, molto bene. Se il Signore ci apre la mente potremo avere grandi sorprese.

 

(continua)


 

[1] Gen 41:1 Alla fine di due anni interi, il faraone fece un sogno. Egli stava presso il Fiume; 2 e dal Fiume ecco salire sette vacche, di bell'aspetto e grasse, che si misero a pascolare nella giuncaia. 3 Dopo quelle, ecco salire dal Fiume altre sette vacche di brutto aspetto e scarne, che si fermarono accanto alle prime, sulla riva del Fiume. 4 Le vacche di brutto aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. 5 Poi si riaddormentò e sognò di nuovo: ecco sette spighe, grosse e belle, venir su da un unico stelo. 6 Poi, ecco germogliare sette spighe sottili e arse dal vento orientale che germogliavano dopo quelle altre. 7 Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. E il faraone si svegliò: era un sogno. 8 La mattina, lo spirito del faraone fu turbato; egli mandò a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d'Egitto e raccontò loro i suoi sogni, ma non ci fu nessuno che li potesse interpretare al faraone [….] 25 Allora Giuseppe disse al faraone: «Ciò che il faraone ha sognato è una stessa cosa. Dio ha indicato al faraone quello che sta per fare. 26 Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni; è uno stesso sogno. 27 Le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia. 28 Questo è quello che ho detto al faraone: Dio ha mostrato al faraone quello che sta per fare.

 

[2] Efesini 2:2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.

 

[3] Giovanni 12:31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo;

 

[4] interpretabile anche con: “tutto è compiuto e tutto rimarrà” (MacArthur).

 

 

 

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