LE PRIME QUATTRO TROMBE  Ap. 8:6-13 - PARTE 39 - di RR - 28-2-20

 

 

 (segue)

 

IL TESTO
Ap 8:6 I sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonare.
7 Il primo suonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.
8 Poi il secondo angelo suonò la tromba e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue, 9 un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
10 Poi il terzo angelo suonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. 11 Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.
12 Quando il quarto angelo suonò la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo.
13 Guardai, e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per suonare!»

 

SPIEGAZIONE

Dopo il silenzio nel cielo gli angeli, uno dopo l’altro, hanno l’ordine di suonare le trombe per  l’avvio dei giudizi che esse comportano. Gli avvenimenti ora si susseguono rapidi.

 

«La tribolazione di questo periodo viene ora dipinta in modo più dettagliato. Se i primi quattro sigilli avevano dipinto i sigilli come l’inevitabile conseguenza dell’umana peccaminosità, le trombe rivelano il coinvolgimento attivo di Dio nell’infliggere la giusta punizione ad un mondo corrotto» (Mounce).

 

7 Il primo suonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.
 

Sulle interpretazioni di ogni singolo giudizio da parte degli studiosi abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: dalla interpretazione letterale si passa a quella simbolica e poi si arriva facilmente a quella fantasiosa. Ritengo che quando abbiamo dei dubbi dovremmo rimanere su quella letterale (salvo qualche leggero spiraglio su qualche possibilità simbolica, magari confrontandola con le profezie precedenti della Bibbia).

 

grandine e fuoco

Ci viene subito in mente la piaga agli egiziani.[1]

Grandinate fuori dall’ordinario succedono già e le condizioni climatiche degli ultimi tempi sono tali da non meravigliarci più di nulla. Anche gli incendi sono aumentati in quantità ed estensione[2] e, in qualsiasi modo essi siano stati originati, hanno prodotto danni incalcolabili alla terra alle piante agli animali e agli uomini.

In questa settima tromba quell’anticipo di “grandine e fuoco” sarà moltiplicato fino a raggiungere un terzo della terra.

 

Ap 8:8 Poi il secondo angelo suonò la tromba e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue, 9 un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.

 

una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare – Anche qui direi di rimanere sulla interpretazione letterale. Che cosa nella pratica sia questa massa incandescente non lo sappiamo; le ipotesi più verosimili riguardano un meteorite che cade nel mare[3] o le conseguenze di una devastazione vulcanica. La cosa sarà comunque di enormi proporzioni, come le sue conseguenze come essere un possibile tsunami: 9 un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.

 

10 Poi il terzo angelo suonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. 11 Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.

 

Si tratta probabilmente di un altro corpo celeste, forse un grande frammento di cometa che si incendierà cadendo, questa volta, sulla terra. Questo fenomeno causerà l’avvelenamento di un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque, che purtroppo porterà la morte di molte persone.

 

12 Quando il quarto angelo suonò la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo.
 

La terra, il mare, il cielo…  Ora i giudizi riguardano anche i corpi celesti. Su come questo possa accadere ci sono anche qui molte ipotesi,[4] resta il fatto che tutta la terra e tutti gli uomini ne pagheranno le conseguenze.

  

13 Guardai, e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per suonare!»

Dopo le prime quattro trombe c’è un veloce passaggio di un’aquila che urla nel cielo un messaggio drammatico: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per suonare!».

L’aquila  è un simbolo di forza, velocità e potenza nel cielo; essa suscita ammirazione e timore. I suoi versi sono grida vere e proprie molto forti, che si possono udire a grande distanza. Può esserci un riferimento biblico precedente: ".... volano come l'aquila che piomba sulla preda per divorare." (Abacuc 1:8c). Comunque sia l’aquila è un avviso che  ci si deve preparare ai prossimi terribili giudizi.

 

 (continua)

 


 

[1] Es 9:23 Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il SIGNORE mandò tuoni e grandine, e un fuoco si avventò sulla terra; il SIGNORE fece piovere grandine sul paese d'Egitto. 24 Così ci fu grandine e il fuoco guizzava continuamente in mezzo alla grandine; la grandine fu così forte, come non ce n'era stata di simile in tutto il paese d'Egitto, da quando era diventato nazione. 25 La grandine percosse, in tutto il paese d'Egitto, tutto quello che era nei campi: uomini e bestie; la grandine percosse ogni erba dei campi e fracassò ogni albero della campagna.

 

[2] Per avere un metro di paragone, gli incendi del 2019 hanno spazzato via 900.000 ettari di Amazzonia e 4,5 milioni di ettari in Siberia. Secondo le ultime stime dell’8 gennaio,  in Australia siamo a 10,7 milioni di ettari percorsi dal fuoco: un’area pari a Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia e mezza Emilia Romagna messi insieme (https://ilbolive.unipd.it/it/news/australia-brucia-cause-fake-news-bushfire-incendi);   «Nel 2019 il Brasile (e il mondo) ha perso nei roghi oltre 300.000 km quadrati di foresta Si tratta di un area grande più della Polonia e 7 volte più grande della Svizzera. Il totale raggiunto dai roghi nel 2019 è il terzo più grande del decennio» (https://www.globalist.it/green/2020/01/14/nel-2019-il-brasile-e-il-mondo-ha-perso-nei-roghi-oltre-300-000-km-quadrati-di-foresta-2051619.html)

 

[3] «Probabilmente un’enorme meteora circondata da gas che s’incendierà a contatto con l’atmosfera terrestre. Il Suo impatto creerà un’onda gigantesca che inghiottirà un terzo delle imbarcazioni del mondo» (MacArthur)

 

[4] Nonostante l’astrofisica e l’astronomia abbiamo fatto molti passi avanti, siamo di fronte ad eventi che non possiamo controllare né classificare. Si parla di corpi estranei nel ns sistema solare, di sconvolgimenti dell’asse della terra, o più probabilmente di conseguenze dovute agli impatti delle meteoriti cadute sulla terra o attività vulcaniche o incendi o la somma di tutto questo,  che causa una specie di nube scura nell’atmosfera che diminuisce la luce e il calore del sole e la vista delle stelle. Comunque sia sarà un evento globale.

 

 

 

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