IL LIBRO DEL NOSTRO DESTINO DECRETATO DA DIO -  in Apocalisse 5:1 –  parte 28 - di Renzo Ronca - 16-2-20

 

 

 

(segue)

La volta precedente abbiamo cominciato ad entrare nel cielo, secondo la visione che il Risorto ha mostrato all’apostolo Giovanni.

Ci siamo resi conto che il cielo non è un luogo inanimato, ma un posto reale (seppure di una realtà diversa dalla nostra) e meraviglioso, al centro del quale regna la potenza di Dio su tutto il creato e sul tempo, prima che quel tempo arrivi sulla terra.

Dal trono di Dio si irradiano lampi e tuoni mentre alcune creature angeliche potenti sono in grande attività. In un certo senso questo è come un preludio all’attività che Dio sta per manifestare sulla terra coi suoi giudizi.

In qs parte vedremo “Il libro dei sette sigilli” che solo l'Agnello è degno di aprire.

 

 

Apocalisse 5 – IL TESTO
 

Ap 5:1 Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. 2 E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» 3 Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. 4 Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro, e di guardarlo. 5 Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli».
6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 7 Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.
8 Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».
11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. 12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode».
13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».
14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!»
E gli anziani si prostrarono e adorarono.

 

 

SPIEGAZIONE

 

E’ importante soffermarsi spesso ed approfondire, quando serve, anche le singole parole, perché la portata dell’Apocalisse è davvero grande e correndo velocemente si corre il rischio di scivolare sui contenuti.

 

IL LIBRO DEL NOSTRO DESTINO DECRETATO DA DIO

 

Ap 5:1 Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori,

 

Nella mano destra di colui che sedeva sul trono[1] Giovanni vede un libro. Si potrebbe dire che il libro del destino dell’uomo è nelle mani di Dio.

 

«Il termine biblico con cui è tradotto “libro” è biblion, da cui deriva la parola Bibbia» (Walvoord)

«indica uno scritto vergato su un rotolo di papiro» (MacArthur).

«opistografo, cioè una lunga striscia di pergamena, o papiro arrotolata, scritta all’interno e all’esterno, segno questo della pienezza del suo contenuto» (E.E.Schick[2])

 

(Abbiamo già trovato qs termine in Ap 1:11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».)

 

« [Gli uomini] pensano di essere i padroni assoluti della loro situazione e di gestirla come pare a loro. Ma qual è la realtà? La visione del rotolo con i sigilli, v.1, ci ricorda che le cose non stano così. Per capire il valore di qs visione bisogna ricordare che nell’antichità, quando si faceva un contratto, venivano stilati due atti o documenti, con la descrizione di tutti i diritti di colui che aveva fatto un acquisto o riscattato un terreno. Uno di qs documenti veniva sigillato, perché in futuro, in caso di contestazione tra gli eredi, ci fosse un documento che facesse fede in maniera indiscutibile dei diritti acquisiti. Nel libro di Geremia abbiamo un esempio di qs procedura…. (Ger 32:6-15). Così il libro con i sette sigilli, nella mano di Colui che siede sul trono è il documento che stabilisce i diritti divini. Sia i diritti che Dio ha su qs terra come Creatore, sia i diritti acquisiti dal Signore Gesù Cristo con la sua opera redentrice. Il fatto che sia scritto di dentro e di fuori significa che non c’è più nulla da aggiungere: quello che è stato scritto è completo e definitivo (Gv 19:30) perché Dio non dimentica nulla e tutto è registrato (Mt 10:42)»[3]

 

Ap 5:1 ….sigillato con sette sigilli.

«Pieno di scritte, tanto da non poterne più contenere e sigillato con sette sigilli per garantire la segretezza dei suoi decreti, esso contiene il resoconto completo di ciò che Dio nella sua sovrana volontà ha stabilito essere il destino del mondo» (Mounce).

 

«La rappresentazione simbolica raffigura un testo scritto su un rotolo arrotolato su se stesso e chiuso da sette sigilli affissi sui lembi in modo tale che per svolgerlo completamente i sette sigilli devono essere rotti uno dopo l’altro» (Walvoord).

 

L’Apocalisse è anche centro su cui convergono i fatti e le profezie precedenti di tutta la Bibbia. Ecco qualche riferimento:

 

Ezechiele 2:1 Mi disse: «Figlio d'uomo, àlzati in piedi, io ti parlerò». 2 Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi; io udii colui che mi parlava. 3 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. 4 A questi figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando. Tu dirai loro: "Così parla il Signore, DIO". 5 Sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro. 6 Tu, figlio d'uomo, non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché tu stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiché sono una famiglia di ribelli. 7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono ribelli. 8 Tu, figlio d'uomo, ascolta ciò che ti dico; non essere ribelle come questa famiglia di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che ti do». 9 Io guardai, ed ecco una mano stava stesa verso di me, la quale teneva il rotolo di un libro; 10 lo srotolò davanti a me; era scritto di dentro e di fuori, e conteneva lamentazioni, gemiti e guai.

 

Sal 139:13 Sì, tu hai formato le mie interiora, tu mi hai intessuto nel grembo di mia madre. 14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene. 15 Le mie ossa non ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me, anche se nessuno di essi esisteva ancora. 17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quanto grande è l'intero loro numero!

 

Dan 8:15 Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di comprenderla, ecco in piedi davanti a me una figura simile a un uomo. 16 E udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: "Gabriele, spiegagli la visione!" 17 Ed egli venne vicino al luogo dove stavo io; alla sua venuta io fui spaventato e mi prostrai con la faccia a terra; ma egli mi disse: "Sta' bene attento, o figlio d'uomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine". 18 Mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi. 19 Poi disse: "Ecco, io ti farò sapere ciò che avverrà nell'ultimo tempo dell'indignazione; perché la visione riguarda il tempo della fine. 20 Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia. 21 Il capro irsuto è il re di Grecia; e il suo gran corno, fra i suoi occhi, è il primo re. 22 Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza. 23 Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall'aspetto feroce, ed esperto in intrighi. 24 Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli sarà causa di rovine inaudite, prospererà nelle sue imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi. 25 A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà; distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano. 26 La visione delle sere e delle mattine, di cui è stato parlato, è vera. Ma tu tieni segreta la visione, perché si riferisce a un tempo lontano".

 

Is 29:11 Ogni visione profetica è divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si dà a uno che sappia leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non posso, perché è sigillato!».

 

(continua)


 

[1] Per rispetto del comandamento “Es 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano…” i giudei evitano ancora oggi –giustamente- di pronunciare direttamente il nome del Signore.

 

[2] Preso dalla nota n.46 pg 171 de Apocalisse di R. H. Mounce - GBU

 

[3] S. Negri – La rivelaz di G. Cristo – Comment. pratico sull’Apocalisse - MBG

 

 

 

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