SECONDA CONSIDERAZIONE: IL PERIODO DI TRIBOLAZIONE SI RIFERISCE A TUTTI I POPOLI? – CAP. 25 - RR 11-2-20

(segue)

Il periodo di tribolazione si riferisce a tutti i popoli?

Questo è un punto abbastanza importante che è bene accennare subito per dare almeno un’idea approssimativa.

L’UMANITA’ BIBLICA DIVISA IN TRE COMPONENTI

Ricordiamoci che da un punto di vista biblico siamo di fronte essenzialmente a tre componenti mondiali: le “Nazioni”, “Israele”, la “Chiesa”.[1]  

Per Nazioni intendiamo tutti i popoli pagani o falsamente cristiani;

Per Israele intendiamo tutti quei giudei che non hanno accettato Gesù come Messia;

Per Chiesa intendiamo l’insieme di tutte le persone credenti –compresi i giudei messianici- ritenute giuste dal Signore, che si trovano in ogni parte del mondo.

Secondo la linea di fede che noi abbiamo scelto, la Chiesa sarà rapita dalla terra prima del periodo della “tribolazione”; per cui rimarranno due componenti sulla terra: le Nazioni e Israele inconvertito.

Ora la Bibbia, non dimentichiamolo mai, pur se riguardante tutti i popoli della terra, fu pensata, ispirata e scritta per Israele. Dio voleva che questo popolo da Lui preso e formato, fosse un modello per tutte le altre nazioni del mondo, per portare tutti alla vita eterna, spiegando e rivelandosi pian piano.[2]

Dopo l’indurimento di Israele (che non volle accettare Gesù come Messia) il Signore attraverso il dono dello Spirito Santo fece sviluppare la Chiesa (già fondata da Gesù in ambiente giudaico) in un ambiente di non-giudei, tra i pagani convertiti, tra i quali siamo anche noi.

La Chiesa cristiana, come abbiamo visto nelle riflessioni sulle lettere alle sette chiese, pure se avrà fatto conoscere il nome di Gesù al mondo, si è corrotta, ha apostatato gravemente e solo un rimanente sarà riconosciuto dal Signore e rapito.

Quindi, tolta la Chiesa dalla terra, la Bibbia continua la sua esposizione che sarà comunque principalmente rivolta al popolo di Dio, cioè Israele. Gli avvenimenti che l’Apocalisse descrive nei giudizi allora, riguarderanno si tutte le nazioni (come la guerra di Harmaghedon), ma saranno sempre visti nell’ottica della mentalità giudaica. Riteniamo che alcuni avvenimenti della “tribolazione” avranno proprio Israele come centro escatologico, geografico storico e fisico.

«Una volta che i santi saranno stati rapiti in cielo, il Signore tornerà a occuparsi del popolo d’Israele. Inizierà, allora, la tribolazione. Si tratta di un periodo di sette anni in cui il Signore si occuperà del popolo giudeo in relazione al loro rifiuto del Messia. Coloro che si volgeranno a Cristo durante la tribolazione saranno salvati e accederanno al suo regno glorioso sulla terra, mentre coloro che lo rifiuteranno saranno distrutti. Molti Ebrei increduli faranno ritorno in Israele all’alba della tribolazione (vd. Ez 36:24-25). La potenza mondiale siglerà un trattato con gli Israeliani, garantendo loro liberta di culto (vd. Da 9:27). Di fatto, i primi tre anni e mezzo della tribolazione saranno relativamente miti (il Signore Gesu descrisse questi anni in Mt 24:4-14).

A meta tribolazione, pero, un idolo pagano sarà posto nel tempio di Gerusalemme e gli uomini riceveranno l’ordine di adorarlo, pena la morte (vd. Mt 24:15). Ciò segnerà l’inizio della grande

tribolazione, “un tempo di angoscia per Giacobbe” (vd. Gr 30:7), un periodo di sofferenza quale il mondo non ha mai conosciuto ne mai conoscerà (vd. Mt 24:21).

Il cap. 4 ci porta all’inizio della tribolazione. La prima scena avviene in cielo, dove Giovanni riceve una visione della gloria di Dio. Il Signore mandava spesso visioni della sua gloria ai suoi profeti, prima di permettere loro di predire il futuro (vd. Is 6; Ez 1). Nel cap. 1 Giovanni vede la gloria di Cristo prima di poter documentare la storia futura della chiesa. Ora riceve una visione di Dio prima di apprendere quali giudizi si abbatteranno sull’Israele incredulo e sugli stranieri.»[3]

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