QUALCHE INTERPRETAZIONE ACCENNO BREVISSIMO PER CAPIRE MEGLIO LE SETTE CHIESE DI APOCALISSE  - CAP. 11 - di Renzo Ronca - 21-1-20

 

 

 

(segue)

Ricordate la volta scorsa, procedendo nella nostra lettura sulle sette chiese dell’Apocalisse ci siamo accorti che alcuni studiosi davano per scontato un certo periodo storico per un certo tipo di chiesa, ad esempio Pergamo come prefigurazione della Chiesa Ortodossa e  Tiatiri (che incontreremo tra poco) come prefigurazione della Chiesa Cattolica. Vediamo come mai e, se possibile, come comportarci:

 

Da un commentario prendiamo almeno tre linee interpretative, le più semplici, espresse nel modo più facile possibile:[1]

 

1) Le sette lettere esprimerebbero solo il racconto storico, le condizioni reali delle sette chiese nel periodo in cui Giovanni le riportò nell’Apocalisse. Quei fatti sarebbero accaduti in quel momento e basta, slegate le une dalle altre.

 

2) Le sette lettere offrirebbero la situazione generale del cristianesimo sulla terra in un qualsiasi momento della storia. I fatti e le condizioni raccontate si sarebbero verificate – e si verificherebbero- in ogni secolo dalla nascita della Chiesa fino ad oggi; una volta si verifica una condizione, un’altra volta un’altra condizione, senza un ordine preciso.

 

3) Le sette lettere rappresenterebbero la cronologia della storia della Chiesa fino ad oggi, in modo preciso ordinato ininterrotto, ciascuna in un diverso periodo storico ma tutti conseguenti, fino al  momento del rapimento della Chiesa stessa, che non sarebbe lontano.

 

Ora chi intravedeva la Chiesa Ortodossa in Pergamo e la Chiesa Cattolica a Tiatiri si riferiva al tipo di interpretazione n.3, che ora riportiamo in forma più estesa:[2]

 

 1- Efeso: la chiesa del I sec. [dall’anno zero (in cui viveva Cristo)  all’anno 100 d.C. incluso] era in genere degna di lode, ma aveva già perduto il primo amore.

2- Smirne: dal I al IV sec. [dall’anno 101 al 400 d.c]  la chiesa fu perseguitata dall’impero romano.

3- Pergamo: nel corso del IV e V sec. [nel corso dell’anno 400 e 500 d.C.] il cristianesimo fu riconosciuto come religione ufficiale sotto l’egida di Costantino.

4- Tiatiri: dal VI al XV sec. [dal 500 al 1400 d.C.] la chiesa cattolico-romana dettò le regole del cristianesimo occidentale fino a che non fu scossa dalla riforma protestante. In Oriente fu la chiesa ortodossa a detenere il controllo della religione cristiana.

5- Sardi: il XVI e il XVII sec. [dal 1500 al 1600 d.C.] rappresentano il periodo successivo alla riforma. La luce della riforma si sarebbe ben presto affievolita.

6- Filadelfia: durante il XVIII e il XIX sec. [dal 1700 al 1800 d.C.]  vi furono grandi risvegli e movimenti missionari.

7- Laodicea: la chiesa degli ultimi tempi e descritta come tiepida e apostata. E la chiesa del liberalismo e dell’ecumenismo.

 

Secondo il ns modo di vedere e di pensare, come accennammo già, non si deve mai dogmatizzare e tagliare via in assoluto una tipologia interpretativa a discapito dall’altra. In particolare queste tre linee hanno qualcosa di buono; una volta ammorbidite, tolti loro gli spigoli, potrebbero anche coesistere senza escludersi, magari facendovi riferimenti su diversi livelli. All’occorrenza si tratta solo di usarle con una certa saggezza, delicatamente, senza usare la falce. Questo è quello che desidereremmo fare.  Del resto tutti abbiamo bisogno di umiltà e quando ci avviciniamo alle rivelazioni del Signore nessuno è maestro: non lo è un individuo e non lo è una chiesa cristiana (soprattutto quando con la prepotenza volesse ergersi su un’altra o sul mondo intero). Abbiamo tutti da apprendere e da ridimensionarci, individui chiese e chiesette, come scopriremo presto.

 

(continua)

 


 

[1] Sunto liberamente tratto da “Il commentario biblico del discepolo- W. MacDonald - CLV

 

[2] Dallo stesso commentario sopra citato - le parentesi quadre e la numerazione sono nostre.

 

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