CARATTERE DI SATANA - DA “EV.OG.– LIVELLO 3” - parte 6b - di Renzo Ronca - 13-10-19

 

 

(segue)

Abbiamo parlato di Lucifero, una creatura inizialmente molto elevata.[1] Esso, per motivi e con dei modi che non conosciamo bene, ripiegò su se stesso il suo interesse, cercando una autonomia da Dio. Lucifero-Satana pensò di avere i mezzi per poter sussistere autonomamente come un altro dio.  L’orgoglio di questa creatura produsse quello che chiamiamo “peccato”. Satana si vide bello e potente, e ammirò se stesso, non Dio. Il diavolo staccò la sua persona dal contesto perfetto dell’armonia celeste, pensando ad una sua autonomia eterna, in cui potesse ricevere adorazione dalle altre creature.

Come Dio quando creava inseriva qualcosa di Sé e ciò era “buono”,[2]  così Satana in tutto ciò che tocca o manipola, sia a livello mentale che fisico o spirituale, non può non trasmettere parte del suo carattere. Ma il carattere di Satana, essendosi esso distaccato da Dio, non può essere "buono", cioè dello stesso segno/tipo  di Dio. Sarà di segno e di contenuto opposto; noi lo abbiamo chiamato “il male”, nel senso di “non-buono”, “non-bene”.

Il carattere di Satana lo conosciamo perché ce lo rivela Gesù quando parla a quelle persone che indurendosi contro la Verità (cioè il Cristo stesso)  manifestano una “figliolanza spirituale” dal diavolo e non da Dio: “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna”(Giov 8:44)[3]  

Sulle caratteristiche bibliche del diavolo, ho trovato uno scritto in internet di una chiesa evangelica pentecostale ADI di Parma, che mi è piaciuto e ne trascrivo una parte:

«[…] UN RITRATTO PRECISO - L’apostolo Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, parla di lui come del “… vostro avversario, il diavolo …” (I Pietro 5:8). “Avversario”, infatti, è il significato di Satana, come è denominato in ebraico. Il termine “diavo­lo” invece è greco e significa “calunniatore”. I due termini conducono inevitabilmente alla conclusione che si tratta non di una forza o di un’energia impersonale, ma di una “persona” che agisce in opposizione a Dio, il Creatore e contro i seguaci di Dio e di Cristo. E’ descritto come “il vostro avversario”, perché il suo scopo e la sua ambizione sono di de­turpare e cancellare l’immagine divina impressa nell’uomo.

Satana è uno degli angeli che peccarono e “… non conservarono la loro dignità …” (Giuda 6). La Bibbia lo configura in modo ben preciso: egli è un angelo decaduto. Prima della creazione dell’uomo, Dio aveva creato degli esseri intelligenti, puri, spirituali chiamati nella Bibbia angeli, cioè inviati messaggeri:”… spiriti al servizio di Dio, mandati a ser­vire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza” (Ebrei 1:14; Vers. N. R.).

Un articolo di fede delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I., così si esprime: “Crediamo all’esistenza degli angeli creati tutti puri e che una parte di questi, caduti in corruzione e perdizione irreparabili, per diret­ta azione di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti”. Ora è”… il principe della potestà dell’aria …” (Efesini 2:2) che guida “… le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesi­ni 6:12). Spesso, per indurre gli uomini al male “si traveste da angelo di luce”, ma, per grazia, Cristo ha liberato dalle sue macchinazioni tutti co­loro che Lo riconoscono come Salvatore e Signore. Queste “tenebre” so­no intellettuali, morali e spirituali (cfr. Colossesi 1:13). Il diavolo è descritto nel Nuovo Testamento in diversi modi. In Apo­calisse 20:2 di lui è detto: “il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana …”; è descritto anche come colui che “va attorno come un leone ruggente …” (I Pietro 5:8; Vers. N.R.); “il tentatore” (Matteo 4:3); “il maligno” (Giovanni 17:15); “omicida”, “bugiardo” e “padre della men­zogna” (Giovanni 8:44). Questi particolari del suo carattere rivelano il suo scopo e la sua strategia malefica.

LA SUA STRATEGIA - L’avversario, siccome è astuto, sa camuffarsi in modo da raggiungere il suo proposito che, com’è stato detto, è quello di offuscare, deturpare e cancellare nell’uomo l’immagine divina. Generalmente non si fa nota­re, ma agisce con le sue insidie, con le sue manovre e le sue frodi. Agisce per mezzo di stimoli esterni, così da alimentare desideri smodati e pas­sioni brutali. Talvolta, agisce perfino servendosi di apparenti desideri innocenti e perfino legittimi, per nascondere la sua opera di seduzione. Non esistono limiti alla sua astuzia, tuttavia la strategia che adotta può essere identificata, perché la sua tattica è sempre quella di impedire l’opera di Dio nei cuori. Egli incoraggia quindi l’incredulità, le false speranze, la superbia, la vanità, la disubbidienza alla Parola di Dio. Mentre nell’Antico Testamento il diavolo si presenta genericamente come l’oppositore dei piani divini in favore degli uomini, nel Nuovo Te­stamento la sua personalità ed i suoi scopi sono messi molto più in evi­denza. Questo a riprova della fallacità delle concezioni moderne intor­no a lui, che farebbero risalire la sua esistenza soltanto a teorie, a miti e leggende pagane ed orientali. Il Nuovo Testamento lo presenta con maggiori particolari, rive­lando l’opera redentrice di Cristo in quanto “… Per questo il Figliuol di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3:8); e vi è ancora scritto che “… il mondo giace sotto il po­tere del maligno” (I Giovanni 5:19), nel senso che tutta la creazione, a causa del peccato, è tenuta in ostaggio dal diavolo. Gesù è venuto per “… annunziare la liberazione ai prigionieri, … a rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18), per liberare il territorio occupato dall’av­versario di Dio e ristabilire l’ordine. Purtroppo egli può manipolare gli eventi del mondo “con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati” (II Tessalonicesi 2:10). Certamente questo testo si riferisce direttamente all’anticristo, ma dobbiamo riconoscere che “… lo spirito dell’anticristo … ora è già nel mondo” (I Giovanni 4:3). Il diavolo confonde i pensieri degli “increduli, ai quali il dio di que­sto mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio” (II Corinzi 4:4; Vers. N.R.).

Il maligno infligge anche delle malattie, soprattutto di carattere psi­cosomatico. In Luca 13:11 si parla di “una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma”, e Gesù dice di lei “che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni” (Luca 13:16). Satana è descritto come “colui che aveva il potere sulla morte”, ma Gesù Cristo, distruggendo l’avversario, ha liberato “… tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita” (Ebrei 2:14, 15).

È LIMITATO - Nonostante sia sempre considerato potente ed incuta terrore, il diavolo, proprio perché “padre della menzogna”, si presenta molto più autorevolmente di quello che realmente è, infatti, egli è il millan­tatore per eccellenza. Si vanta esageratamente ed evidenzia la super­bia che inizialmente lo fece cadere dal proprio stato di angelo protet­tore del trono di Dio. Troppe persone, perfino cristiani, sono terrorizzati da Satana, ma ri­cordiamo che egli agisce quando gli si fa spazio e lo si riconosce come “dio di questo secolo”. Quindi in questo senso è l’antidio, ma non ha la stessa potenza ed autorità dell’Eterno creatore e Signore. L’idea manichea di due principi ugualmente divini, il bene ed il ma­le, che si scontrano sul campo di battaglia di questo mondo, è biblica­mente infondata. Secondo la Sacra Scrittura il diavolo è limitato ed agi­sce sull’uomo nella misura che questi glielo permette. Satana, “omicida fin dal principio” (Giovanni 8:44), ha lo scopo di separare l’uomo da Dio, perché sa che soltanto così può avere podestà su lui. […]»[4]

Penso che quanto detto sia sufficiente per farci un’idea senza scendere oltre in analisi teologiche troppo complicate.

Dunque quando il diavolo “toccò” Eva, trasmise queste parti del suo carattere in lei. E inesorabilmente le trasmise anche in noi che discendiamo da quei progenitori.[5]

La nostra degenerazione fisica morale mentale spirituale sarebbe stata irreversibile (il peccato che porta la morte) se non fosse intervenuta la grazia per la fede in Cristo Gesù, "nuovo Adamo".

Gesù è il primo della "nuova creazione" che noi aspettiamo quando il Signore tornerà, nel Suo secondo avvento. Allora avremo un corpo nuovo spirituale, perfetto, esente da ogni elemento alieno.

(continua)

 


 


[1]

Isaia 14:12-14 “12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo". [Gesù fece riferimento al v.12 per descrivere la caduta di Satana (Lc 10:18; cfr Ap 12:8-10) e ciò ha convinto molti a scorgervi più di un’allusione al re di Babilonia. Proprio come il Signore si rivolse a Satana, parlando al serpente (Gen 3:14-15), quest’ispirato canto funebre è rivolto al re di Babilonia come anche al diavolo che lo ispira. Vd Ezec 28:12-17 per parole simili rivolte a re di Tiro e a Satana che lo manovra. (MacArthur)]

 

[2]

“Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono.” (Gen 1:31)

 

[4]

Tratto da: CHE COSA DICE LA BIBBIA RIGUARDO AI DIAVOLO? In https://www.adiparma.it/a-domanda-risponde/che-cosa-dice-la-bibbia-riguardo-ai-diavolo/

 

[5]

Il mondo scientifico, per quanto non credente, ha recentemente ammesso che potremmo discendere da una unica donna, che ha chiamato “Eva mitocondriale”: « Una comparazione del DNA mitocondriale di appartenenti alla specie umana di diverse etnie e regioni suggerisce che tutte queste sequenze di DNA si siano evolute molecolarmente dalla sequenza di un antenato comune. In base all'assunto che un individuo erediti i mitocondri solo dalla propria madre, questa scoperta implica che tutti gli esseri umani abbiano una linea di discendenza femminile derivante da una donna che i ricercatori hanno soprannominato Eva mitocondriale. Basandosi sulla tecnica dell'orologio molecolare, che mette in correlazione il passare del tempo con la deriva genetica osservata, si ritiene che Eva sia vissuta fra i 99.000 e i 200.000 anni fa. La filogenia suggerisce che sia vissuta in Africa.» (wikipedia)

 

 

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